Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 10 settembre 2012

Avevamo pagato anche per l'ombrellone e due gazzuse al caffè.

sabato 8 settembre 2012

Piero tuttofare

Fra tutti i mai che affliggono Favazzina e sono davvero tanti, quello sul quale più diffusamente vogliamo soffermarci, sono la pulizia della spiaggia e quella delle strade. Da quando Guglielmo, ormai novantaduenne e al quale mando un saluto affettuoso, è andato in pensione e ha smesso di pulire il paese, le strade, la colpa è solo nostra, sono diventate una pattumiera a cielo aperto e i rifiuti si trovano ovunque. Il comune non manda nessuno a raccoglierli e tanto meno si impegna a far lavare le strade, per rimuovere la scia appiccicosa e maleodorante che il camion della nettezza urbana lascia tutte le volte che viene a prendere i rifiuti nei cassonetti. In questi ultimi anni il nostro paese è sempre più invaso dai villeggianti, così detti della domenica, che arrivano in massa e creano un caos indescrivibile, parcheggiano ovunque, perfino a ridosso della spiaggia, intasando interamente il paese e per ultimo, come regalo, ci lasciano i sacchetti con i rifiuti. Il comune non fa niente per ovviare a questo stato di cose e a nulla sono valse le nostre richieste per farci inviare un vigile a disciplinare il traffico e a limitare almeno il sabato e la domenica l’afflusso di macchine nel paese. In questo scenario non certo edificante, come una goccia d’acqua nel deserto, per fortuna nostra e del paese c’è Piero. Ma chi è Piero? Piero, per quelli che non lo conoscono, è un milanese che ha sposato Grazia L., una nostra compaesana, e che da diversi anni vive ormai nel nostro paese. Animato da una voglia e da una carica inesauribile e soprattutto da un grande senso civico, lo vedi, nelle ore più disparate, armato di scopa e bidone pulire strade e a tirare su rifiuti con solerzia ed allegria. Non solo e dato che anche lì il comune latita, pulisce il cimitero invaso dalle erbacce e cura gli alberi e i fiori, rendendo quel luogo di mestizia e preghiera, caro a tutti noi, decisamente più presentabile. Sempre disponibile non si tira mai indietro quando qualcuno lo chiama per qualsiasi genere di lavoro, ricevendo in cambio, spesso e volentieri, solo un grazie e il più delle volte neanche quello. E pensare che vi è gente che lo deride, che trova disdicevole quello che fa, pazzesco! Ve ne fossero di Piero, certo non basterebbero a cambiare lo stato di cose che vige dalle nostre parti, ma almeno contribuirebbero a rendere più vivibile e civile il nostro paese. Grazie Piero, a nome di tutti i favazzinoti, che come me, apprezzano e condividono il tuo operato.

La mia casa di Favazzina

"Clank". Lo scatto secco della chiave che fa scattare la serratura mi riporta indietro nel tempo, quando da ragazzo, rientrando a casa ad orari impossibili, volevo evitare di farmi sentire dai miei per non dover dare spiegazioni. Maledetto "Clank". Eppure, ogni estate, questo suono mi accoglie nella mia casa di Favazzina quasi fosse un saluto .
Aprendo la porta arriva l'inconfondibile l'odore di casa mia. Un misto di sabbia, plastica, legno, polvere, salsedine che mi porta alla memoria tante emozioni. La mia casa di Favazzina vive solo pochi giorni l'anno, per il resto conserva gelosamente mobili e oggetti in una bolla temporale immobile. Si sovrappongono stili, mode, età. Il mobiletto con le rotelle del Nordmende a colori si affianca allo Sfornatutto retaggio degli anni '80. Il calendario datato 1995, sul quale è annotato il numero del fornitore della bombola, sporge dal sovrastante 2011. Gli oggetti vari creano accostamenti di forme e colori assolutamente improbabili. "Tanto è solo per l'estate" è la frase che accompagna la scelta degli oggetti e "magari tra qualche anno serve" è la frase che li salva dal cassonetto.
Saluto il vecchio granchio impagliato che fa bella mostra di sé dalla parete del soggiorno e, come ogni anno, penso di buttare 'sto schifo, mi specchio in bagno e mi vedo un po' più grigio e calvo dello scorso anno. Dal comodino della camera riscopro il volto di due calciatori dimenticati di qualche squadra ignota che sorridono dalle figurine appiccicate lì da un bambino che ormai mi somiglia poco. Mi addormento leggendo un Topolino datato 1982.

mercoledì 5 settembre 2012

Il Trofeo mancato

Questa estate l’ormai tradizionale Trofeo Arancino d’oro, organizzato e sponsorizzato dalla rosticceria “Nonsolopizza” di Luca e Peppe De Franco, per la disperazione dei numerosi turisti e in particolare modo dei favazzinoti, purtroppo non si è potuto svolgere. A differenza dell’estate scorsa il comune, anche se in un primo momento l’aveva promesso, non ha messo a disposizione il palco, pare che in quei giorni fosse impegnato a Scilla per delle manifestazioni in occasione della festa patronale di San Rocco, e così a malincuore abbiamo dovuto rinunciare ad una manifestazione che ormai era diventata l’evento principale dell’estate favazzinota. Vi è d’aggiungere che, dato l’afflusso dei turisti che sempre più numerosi accorrono alla rosticceria a gustare le svariate prelibatezze, arancino in primus, che la cuoca Patrizia, Lina e Lorena propongono, nei giorni in prossimità di Ferragosto era praticamente impossibile per Peppe, impegnato a servire e a intrattenere i clienti, trovare il tempo per organizzare ed allestire la serata (vero è che per l’estate prossima Peppe ha deciso di far svolgere il trofeo anziché a Ferragosto nei primi giorni all’inizio del mese). Un contentino comunque Peppe ai suoi fan l’ha dato e alcune sere dopo, in piazza della Rimembranza nel chiosco di Pasquale, dopo una piccola parentesi alla Celentano nella quale ha evidenziato alcuni problemi ormai atavici che riguardano Favazzina (la mancanza di acqua potabile su tutti), si è poi esibito riproponendo alcuni dei più famosi brani di Mino Reitano, riscuotendo come sempre un grande successo, culminato con una vera ovazione quando si è messo a ballare il twist con una carriola che si trovava li per caso nella piazza, evidenziando, se ancora ve ne fosse bisogno, le sue doti di showman. Il mancato svolgimento del trofeo, oltre che tutti noi, ha lasciato nello sconforto proprio Peppe, conscio di aver deluso i suoi numerosi estimatori che aspettavano con palpitante attesa l’evento, tanto da impegnarsi fin da ora, costi quel che costi, (cchiuttostu cantu nte scaluni ra cresia) a riproporre per la prossima estate il trofeo. Conoscendolo sappiamo che nonostante la mancanza di aiuti, sia da parte del comune che di altri (il trofeo è sponsorizzato solo dalla rosticceria “Nonsolopizza”), farà di tutto per onorare l’impegno, poiché, anche lui ne è consapevole, sarebbe troppo deludere ancora una volta i suoi fan, che ogni estate attendono con ansia questo irrinunciabile evento.