La scaletta di pietra con la ringhiera di ferro conduceva in alto. Al mio paradiso.
Negli assolati pomeriggi di agosto le cicale erano le nostre compagne di avventura preferite. Ci accompagnavano ovunque con il loro canto stridulo e sfacciato, una melodia un po' stonata.
Un piccolo sentiero sulla sinistra, pochi passi ed eccolo il cancelletto di rete: aldilà, il giardino in ombra con le sue panche di pietra, il ficus maestoso al centro, i giocattoli, qualche bracciolo colorato abbandonato dopo il mare della mattina e Topolino sparsi in giro.
Ci aprivano sempre i due bambini: bruna e un po' timida lei, biondissimo ed esuberante lui.
I giochi avevano inizio in sordina.
Il patto era di non disturbare nonna Grazia nella sua pennichella pomeridiana pena l'inibizione di qualsiasi altro incontro nel nostro piccolo Eden.
Rispettosissimi del precetto, davamo inizio ai nostri pomeriggi di gioco in coppia, le bambine da una parte e i due Alessandro dall'altra.
Il tempo, come sempre quando si è felici, scorreva velocissimo.
Affacendati nella nostra febbricitante allegria, l'unica distrazione era il treno delle cinque in transito sui binari, proprio sopra le nostre teste.
L'attesa elettrizzante che accompagnava quel momento era indescrivibile: lo sentivamo sopraggiungere in velocità, i fili scossi dalla corrente, le foglie del ficus ondeggianti all'impazzata e noi con il naso in su, scossi da un leggero brivido di paura.
Di lì a poco compariva puntuale Cummari Grazia ancora un po' assonnata e con quella sua espressione gentile sul volto.
Ci offriva sempre qualcosa, anche quando avevamo fatto più rumore del dovuto: latte di mandorla, biscottini, frutta. Una merenda frugale che riempiva di dolcezza i nostri pomeriggi che terminavano quasi all'improvviso così come erano iniziati, con la richiesta della nonna di sistemare tutto perchè:"figghioli, facistu abbastanza bbuci".
Ad Elisa e Alessandro, compagni di giochi e di allegria per tanti anni, a mio fratello Alessandro, la parte "folle "di me e a Cummari Grazia per la Sua pazienza e per i Suoi dolcissimi sorrisi.
Benvenuti a Favazzinablog
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
venerdì 23 luglio 2010
U giardinu ' i Cummari Grazia
U scriviu: trilly u iornu: venerdì, luglio 23, 2010 7 commenti
Argomento: Ricordi
giovedì 22 luglio 2010
Favazzina e lo Sport
U scriviu: mario bross u iornu: giovedì, luglio 22, 2010 9 commenti
Argomento: Ricordi
lunedì 19 luglio 2010
19 luglio 1992
Riaffiorano, violente,
le emozioni di quella
sera.
Incredula, triste,
confusa.
Immagini di morte
negli occhi
dopo le risa
nel pomeriggio.
Nessuno dei presenti
ha più parlato
a tavola.
Nel mio cuore solo
una promessa
e un grazie.
Per il sacrificio,
il coraggio.
L'amore per la
libertà.
U scriviu: trilly u iornu: lunedì, luglio 19, 2010 3 commenti
Argomento: Poesie favazzinote
mercoledì 14 luglio 2010
A Libretta
Le donne andavano a fare la spesa a crirenza ca "Libretta", si facevano segnare tutto e poi si pagava a fine mese. Così si riusciva a respirare, e gestire meglio la spesa della famiglia. L’ordine era “signa”. Si pagava a fini misi oppure appena c’era la disponibilità, si chiuriva u cuntu, e sindi iapriva nastru. La frustrazione era tanta ma il bisogno era altrettanto.
Oggi non è cambiato molto vai al supermercato è paghi con la carta di credito, il debito rimane sempre. Prima ci finanziava a putiara ora a banca.
Con questo caldo africano mi viene da dire < c’è bisognu di liquidi>
U scriviu: chinnurastazioni u iornu: mercoledì, luglio 14, 2010 1 commenti
Argomento: Ricordi
sabato 10 luglio 2010
'A Liva
Oggi mi è venuta in mente un'altra storia che integra la sezione dedicata al mitico Pelè. Per scelta narrativa esporrò il racconto con le modalità da me usata nei primi tempi del blog. Prego tutti i blogger di pubblicare le loro storie sui vari personaggi mitici in modo che non vadano perse nel dimenticatoio.
U scriviu: u Grecu u iornu: sabato, luglio 10, 2010 2 commenti
Argomento: Storie 'i Favazzina
venerdì 9 luglio 2010
Calabria d'Estate..
Ferie e sagre. Partenze intelligenti ma soprattutto soggiorni intelligenti, una vacanza del gusto. Quest’anno vale la pena di andare per i primi di agosto a Spilinga, tra (Tropea e Capo Vaticano), per la Sagra della ‘Nduja, un vero e proprio trionfo del gusto piccante calabrese. Un classico gastronomico morbido-piccante da spalmare. Insomma satizzi che i francesi i chiamavunu << anduille>>, e noi calabresi in maniera originale ne abbiamo insaporito il nome e anche il contenuto chiamandola ‘NDUJA
U scriviu: chinnurastazioni u iornu: venerdì, luglio 09, 2010 1 commenti
Argomento: Curiosità