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UGRECU
sabato 19 maggio 2012
U scriviu: mbù u iornu: sabato, maggio 19, 2012 6 commenti
sabato 12 maggio 2012
PASCUNI
Il pic-nic favazzinotu per eccellenza era u pascuni, pasquetta per i non addetti ai lavori, “lunedì dell’Angelo” per gli osservanti. Quand’ero una ragazzino il pascuni veniva organizzato molto spesso dall’Azione Cattolica favazzinota, con a capo il previti don Roccu, che diciamoccelo, non aviva tanta fantasia e forse mancu tanta gana, pertanto gli itinerari eranu sempri i stessi. Gambarie con la seggiovia e Ganzirri con il lago salato. Per Gambarie affittavano un vecchio pullman con enfisema al motore, specialmente d’inchianata a Ganzirri invece, una volta traghettati fino a Messina, a pedi finu alla meta, almeno deci chilometri. Attraversare Messina e Torre Faro a pedi, più che un pascuni era un pellegrinaggio senza Madonna finale, un atto di fede che allora non mancava, se no eranu maschiatuni autru che dibattiti teologici. Un po’ più grandicelli finalmente l’affrancamento. Una sera in una libera e democratica riunione presso i noti scaluni dedicemmo, prossimo pascuni da soli a Taormina, senza tutori. educatori e scassa minchia vari. Per noi ragazzini di quei tempi, andare a Taormina era un po’ come andare all’estero, dimenticando che i nostri padri erano tornati dalla Russia, dai campi di concentramento tedeschi, dalla prigionia in Inghilterra, Sud Africa e chissà da quali altri posti, ci avevano cresciuti nella bambagia ancora impauriti di quello che era successo a loro. Fervevano i preparativi, tutto era pronto, unica incognita il tempo, ci sarebbe stato il sole o chiuviva ? La sera di pasqua bisognava guardare il tempo in televisione, poi ci saremmo regolati. Bernacca quella sera mise tra Messina e Catania, quindi a Taormina, quattru umbrella, una saetta e gocciuluni d’acqua comu muluni, pertanto significava che se non era diluvio pocu ‘nci mancava. :- Che fare ? – disse Lenin e puru nui. Decidemmo di partire lo stesso, però equipaggiati per la bisogna, umbrelli, ‘mpermeabili, giacchi pisanti,cazettuni. Il sospetto mi vinni i prima matina aspettando il treno, faciva caddu e di nuvole nemmeno l’ombra. Ma andavamo all’estero e oltre lo stretto c’era l’incognita, il salto nel buio. Per farla breve quando arrivammo a Taormina si facevano i bagni e pure noi, di sudore. Da quel giorno non ho più amato i pic-nic e Bernacca, bonanima, non l’ho più tenuto in considerazione, anche se, qualche volta c’inzirtava. p.s – questa storia vera può essere che l’abbia già raccontata, se così fosse perdonatemi
U scriviu: u'longu u iornu: sabato, maggio 12, 2012 8 commenti
venerdì 11 maggio 2012
La prima Comunione
U scriviu: Spusiddha u iornu: venerdì, maggio 11, 2012 3 commenti
Argomento: Ricordi
mercoledì 9 maggio 2012
Picnic
La merenda all'aria aperta, mi ha detto mia moglie. E' arrivata la bella stagione, c'e' il sole, andiamo in valle per un picnic. Nino prepara: presto fatto, mi precipito in cantina e pigghju u tavulinu. Cazzu! I seggi non mi ricordu aundi i mintia, intantu cogghjiu borracce e bidone i cincu litri pi l'acqua, mi manca u focu e u carbuni e simu al completo, ah! Ecco, truvai i seggi erano dietro u muntarozzu ri giurnali e giochi di Lorenzo. Carico in macchina e poi partite. Io sono gia' scoglionato. +
U scriviu: chinnurastazioni u iornu: mercoledì, maggio 09, 2012 3 commenti
sabato 5 maggio 2012
Sdraiato sulla poltrona a guardare il cielo
Colpi di sole e profumo di zagara, spadderi ingiallite di ginestre, strisciati di sciroccu sulla spiaggia e in lontananza una leggera foschia che avvolge lo stretto …
U scriviu: chinnurastazioni u iornu: sabato, maggio 05, 2012 4 commenti