Ogni annu, quandu c'era a festa ru paisi, a Santa Cruci, viniva a banda i Scilla, composta da una ventina di elementi, tutti fiati, tranne la grancassa, u tamburu, i piatti, ed il triangolo, chi non sunava mai.
Stranamente puru chiddu chi sunava i piatti era fornito di spartito, nu pezzu i carta tuttu 'mpaddatu, che ogni tanto consultava.
Incuriosito, una volta, mi sono avvicinato per vedere cosa c'era scritto.
C'era scritto semplicemente - "ora mina" - e sotto - "ora sta fermu" -
La grancassa era gigantesca e, non so per quale nemesi, era trasportata sulla schiena da un omino piccolo, che sbandava ad ogni colpo che il suonatore, richiamato dalla musica, era costretto a vibrare.
La divisa era bellissima, di colore neutro, dato i lavaggi negli anni, che erano responsabili, secondo me, anche del restringimento dei pantaloni, che arrivavano tutti alla caviglia alta, mentre per le giacche tutto dipendeva dal suonatore precedente, quindi immense tipo cappotto o striminzite da impedire il respiro, e capirete per uno che deve usare il fiato per suonare.
Il programma
La mattina presto, all'alba, la banda si recava di fronte alla casa dell'autorità politica del momento (statista chi Churcill c'ha putiva sucari) e lo svegliava con inni e marcette varie, con grande gioia, immagino, del vicinato.
Poi faceva, suonando, il giro del paese, con tutti i cani e bambini dietro (io non mancavo mai) e ogni tanto si fermava a bere in qualche fontana, familiarizzando con quelli del paese, che offrivano vino e frutta in abbondanza.
Poi seguiva la processione eseguendo inni sacri, molto sfiatati in salita (specialmente il clarinetto) molto meglio in discesa, solo il suonatore della grancassa era costretto ad inseguire il portatore che trascinato dal peso, correva in avanti.
La sera, dopo cena, il clou, il concerto finale
Tutto il paese si radunava in piazza, ognunu si purtava a seggia ra casa, e dopo il riscaldamento degli strumenti (strombazzate, pernacchie, sputazzate) incominciava il concerto.
Sul palco Rossini e Verdi andavano per la maggiore, il capobanda era in estasi mistica e musicale, sudava, richiamava, si alzava sulla punte dei piedi per poi ricadere sulle note della Gazza Ladra, del Nabucco, del Gugliemo Tell
Noi bambini, dietro il palco, giocavamo a fare canestro con i ciceri dentro la bocca del trombone, il cui suonatore, nella pause musicali, ci diceva - Eh figghi di buttani -
Voglio dirvi una cosa, a parte tutto, erano veramente bravi
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
venerdì 24 ottobre 2008
LA BANDA
U scriviu: u'longu u iornu: venerdì, ottobre 24, 2008
Argomento: Storie 'i Favazzina
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21 commenti:
longu mu ricordu chiddu chi purtava a grancassa era cusì picculu chi era davveru incredibili comu a putiva!
Longu è bellissima.
Verso a fini mi chiaristi puru nu dubbiu: seguivi la banda come bambino,aiva capisciutu comu cani.
Tu cani eri e non bbaiavi?
Arcade u nutasti l'umurismu ru longu e troppu forti, sicundu tia u cu ndi pigghiau?
Bella Longu...se non sbaglio chiddu chi coordinava tutto era nu certu Pizzarellu...e poi Longu curregimi, non trasiu puri nta banda nu paisanu nostru,to cumpari...TRUMBA(R.....o L....o)
quantu siti spiritusi, M...puru ora se viru na banda ci vaiu arretu, sia comu cani chi comu cristianu
Ninu all'epoca ri fatti ma cumpari trumbetta iva ancora a nasciri, dopu non sacciu, divintai, purtroppo, milanisi
Notaia l'umorismu ru Longu? Spus ma chi dici? Ieu mi mbiviraia cu so umorismu e mi reputu so discepulu...speriamu degnu.
Vardati chi non staiu cugghiuniandu.
Longu Milanesi i fora....u cippu sempri chiddu esti....:-)
INCONTENIBILE LONGU, non ti confundiri viri che scrivia incontenibile non incontinente
Georgie, stasira siti tutti spiritusi, aiu l'età i to z. N., annu cchiu o menu, ancora scacciu i mendula....
fissa a cu ci criri
Ninuzzu ieu sugnu favazzinotu 'nto sangu, cu tutti i pregi e difetti.
Pozzu stari a Milanu cent'anni, ma sempri, arretu all'angulu, mi spettu m'incesti u mari
Milanu Marittima. Veni longu chi ti portu. Mari militari: grigioverde con riflessi merdolini
M.... quello che mi preme di più è riuscire a trasmettere l'ironia a sti ragazzi, cu to niputi e quarchi autro, simu 'nta bona strada, u restu.....speramu cu tempu
Cu tempu e ca pagghia maturunu i nespuli. Speriamu...
Parimu a Giannini signor Carunchio travolto dall'insolito destino: Speriamo
U vitti u mari i Milano Marittima, è megghiu l'Idroscalo.
U mari non è u mari, è na sensazioni, nu sciaru, nu rumuri, na voglia mi t'indi vai senza mi sai quandu torni.
Chi cazzu di malinconia, stasira
Non ti rispundu sennò scifulamu nta tristizza. Ora scrivu na canzuna comu veni veni...alla cazzu di cani
Arcade, Spusiddha e Longu. Qualche anno fa ho ritrovato a casa un vecchia pellicola (super 8) girata da mio padre. Si vede la festa di Favazzina con la banda (circa metà anni '70). Nta a Piazza Santa Cruce c'è uno strano tipo, sembra un po' matto, suona un tamburo rullante, ma non penso che faccia parete della banda. Dagli atteggiamenti della gente si capisce che è un po' fuori! Noi bambini chiaramente siamo intorno a lui che si esibisce con il suo tamburo. Ricordate questo misterioso tamburine man di Favazzina? Penso che sia stato presente ad un paio di edizioni della festa. Sono anni che ci penso, ma non lo ricorda nessuno!
E' proprio lui Grecu: u prufussuri i Bagnara, l'occhi spiritati e divergenti. Nu pacciu assolutu, free rispetto alla banda. Vuoi vedere che il grande Ciccio ha ripreso pure la sciarra?
Caro longu, è stupenda.
Mi pare d'essere lì a correre dietro la banda insieme a tutti gli altri bambini.
Penso d'averlo fatto qualche volta,gli ultimi anni della processione della Madonna Assunta.
Omaggio 'o professuri.
Longu,Spusiddha, Arcade aprite questo link e molti ricordi ritorneranno impetuosi:
http://www.bagnaracalabra.biz/professuri.htm
Il Professore Rosario T. aveva anche un'altra particolarità: andava ad alcol come i Maggiolini sudamericani.
Spesso dopo le sue esibizioni si incamminava a piedi per tornare a Bagnara e più di una volta veniva raccattato da qualche anima pia devastato sul ciglio della strada.
Anche per te "Professuri" un commosso ricordo.
Mi scappello alla tua onnipotenza di ricercatore Galanti, non fici a tempo mi nci ricu o longu u nomi ru prufussuri (imparato stamattina oralmente) e tu già ndi mintisti u link.Bravo è dir poco.
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