Spusey e Montalbano erano vecchi amici e, come tutti gli amici, a parte l’età, avevano parecchie cose in comune. A tutti e due piaceva mangiare bene, bere, farsi lunghe nuotate, leggere un buon libro e, cosa che li univa ancora di più, avevano ambedue la donna del nord.
Talvolta Spusey si recava a Vigata ospite di Montalbano, oppure era Montalbano ad andare a Favazzina da Spusey e molteplici erano i casi che i due, insieme, avevano risolto.
Quella sera Spusey e Montalbano con le rispettive donne, Flaminia e Livia, se la scialarono al Principe di Scilla il miglior ristorante della zona, dove su una sorta di pontile costruito sul mare si sbafarono, al lume di candela, di tutto e di più, dagli antipasti di pesce fino al dolce, una torta a base di ricotta e cioccolato da far resuscitare i morti. Invece del sorbetto, tornati a Favazzina, si fermarono al bar del mago e si mangiarono una granita al limone e Spusey e Montalbano per chiudere la serata in bellezza si vippero pure due Whisky a testa brindando alla loro vecchia e consolidata amicizia.
Al mattino, come al solito, si alzarono di buon’ora per andare a farsi la solita nuotata. Montalbano era un ottimo nuotatore, ma Spusey non era da meno. Stavano nuotando da una buona mezz’ora, quando giunti all’altezza della Snam, Montalbano si fermò di colpo. Aveva avvertito una forte scossa in tutto il corpo e subito pensò di aver urtato un branco di bromi, ma guardandosi intorno tranne qualche monacedda, non vide altro.
«Chi nc’è?» Spusey gli chiese, vedendo che Montalbano si era fermato.
«Sintia na scossa e pinsaia ch’iva tuccatu nu bromu, ma non viru nenti!» gli rispose
Spusey lo guardò divertito e sorridendo gli disse «Puru ieu a sintia, ma oramai sugnu abituatu. Ca sutta passa nu cavu ca currenti a 380.000 Volt chi arriva in Sicilia, ma non c’è periculu. Anzi t’aia a cunfissari na cosa, i quandu nc’è stu cavu, ieu mi sentu assai mugghiu, sti scossi mi ringiovanirunu e puru a lettu mi senti comu nu vintinu. U me amicu Arcade, mericu i fama mundiali, rici chi i scossi rinnounu i celluli e unu si senti rinvigoritu e iavi novi energi, comu ntò film Cocoon, ti ricordi? Puru u Longu, me cuginu, è cuntentu pensa chi i quandu nc’è u cavu pigghia orati e saraghi i dui tri chili. Cririmi stu cavu pi nui i Favazzina na furtuna fu!»
«U sai chi ti ricu puru ieu mi sentu mugghiu, mi sentu chiù forti, non aiu nudda stanchizza. Quasi, quasi mi ndi tornu a Vigata natandu» e salutatu Spusey, natandu a tutta forza si ndi turnau in Sicilia.
Rimasto solo Spusey ripensò a tutti quelli che non volevano che l’elettrodotto passasse sulla spiaggia di Favazzina, Malumbra in testa, e sul suo viso baleno un sorriso beffardo. Poverini, se sapessero i benefici che l’elettrodotto a lui, Spusey, e a tanti favazzinoti aveva portato, di sicuro non avrebbero parlato e, in più, a sproposito.
Un monumento bisognava fare al sindaco, un monumento, magari sott’acqua, come il Cristo degli abissi che c’è nella baia di San Fruttuoso, tra Camogli e Portofino, altro che attaccarlo continuamente. Speriamo che quanto prima faccia costruire anche una centrale nucleare, chissà magari con le radiazioni potremmo diventare tutti dei Superman.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
lunedì 28 settembre 2009
Spusey, Montalbano e l’elettrodotto
U scriviu: Spusiddha u iornu: lunedì, settembre 28, 2009
Argomento: Storie 'i Favazzina
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9 commenti:
Lo sapevo che sarebbero diventati quattro, Spusey Spusidda Montalbano e Zingaretti (pi forza, cu tuttu du whisky). Il migliore però è Spusidda che scrive cose bellissime e regala onori graditi benchè immeritati. Dopo aver letto, pa cuntentizza pozzu puru muriri. Oggi no, rumani.
Bellissima Spusidda, io preferisco a currenti scindenti o muntanti, ma se quella elettrica serve a ringiovanire, m'indi futtu dell'ecologia.
Se poi fannu a centrale nucleare e le radiazioni possono insaporire i cuccuzzi longhi che ci governano, megghiu ancora.
Purtroppo contro la stortame non ci sono rimedi, anche se non è colpa nostra se il lenzuolo si è strappato dove sappiamo.
Comunque, caro cugino, sei veramente bravo
Caro cuginazzu, tu e Mario siete uno stimolo continuo e per cercare di stare alla vostra altezza, mi costringete a dare, sperando di riuscirci, sempre il meglio per il blog.
L'unica cosa che mi dispiace, è che siamo rimasti tristemente soli!
Bella storia Spusiddha.
complimenti spusuddha, bella protesta la tua
Ma lo sapete cosa mi disse un dirigente della terna a roma a proposito di elettrodotto e turismo a favazzina? Che noi ancora non ci rendiamo conto dell'attrattiva turistaca che avrà l'opera. "In che senso? replicai" e lui: "tu pensa, quando il lavoro sarà ultimato, quanti ingegneri verranno a vedere l'opera incuriositi dall'innovativa tecnologia (vi ricordo che l'opera sarà, a detta loro, interamente interrata tanto che non si vedrà niente).
A Favazzina, quindi, aspettiamoci un turismo fatto per chi ha ingegno...
....o pi surici orbi (la talpa)
Malumbra non ci credo è una tua battuta
Romanaccia io non giuro mai, ma se ti serve a crederci..
Ci hanno invitato nella sede della Terna a Roma per dimostrare come l'approdo dei cavi non poteva essere possibile se non sulla spiaggia di favazzina e mentre io rivendicavo la vocazione turistica del posto il capo mi ha "illuminato" con quella battuta.
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