Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 30 settembre 2009

Sta succedendo qualcosa

Stava succedendo qualcosa
L'aragosta (laustra in favazzinoto arcaico) attirata dall'esca, stava per entrare dentro la nassa, poi ci ripensò dicendo
:- Ma a mia cu mi chiama ? -
Un pescespada a cui avevano appena ammazzato la compagna, scappò via dicendo
:- Morta una s'indi trova n'autra -
Una seppia o megghiu, una siccia, spaventata da un apprendita cacciatore subacqueo, armato chi mancu un Rambo degli abissi (aviva nu fucili ad aria compressa a trimila atmosfere, praticamente sparava a Favazzina e putiva ffundari i navi chi passavunu ru Strittu) invece di lanciare la solita nuvoletta di nero, la lanciò tricolore, come le Frecce dell'aviazione.
Un sarago denti gialli, quando vide il boccone di pane e formaggio sospeso vicino al fondale, rise e commentò:
:- Maledetto Longu, sta vota non mi futti - e se ne andò snobbando l'esca
Anche agli uccelli succedeva qualcosa, fu scoperto un gabbiano che fumava Marlboro rosse, una dietro l'altra perchè non aveva da accendere
I pesci, gli uccelli, erano diventati intelligenti, il cefalo invece che era già intelligente di suo, era diventato un intellettuale di sinistra, leggeva Repubblica e odiava il nano.
Gli uomini invece erano diventati sciarreri, bastava na minchiata e giù parolacce, insulti, qualche volta venivano alle mani.
C'era qualcosa nell'aria, nel mare, cu sapi aundi, ma c'era qualcosa
La riunione si tenne sulla punta del primo molo, erano in otto o meglio in quattro, ma come fossero otto
Ora vi spiego
C'era l'ispettore Spusey, detective stimato, intelligente e pragmatico, leggermente (leggermente ?) alcolista e nel contempo c'era Spusidda, poeta sensibile, scrittore invidiabile ed ecologista
C'era Arcade (chi cazzu i nomi..) medico e scienziato e nel contempo c'era lo Smilzo, rivoluzionario della prima ora, seguace del Che
C'era le Long, pescatore dell'onda e amante delle solitudini marine e nel contempo c'era u Longu, filosofo nauseato, cinico e materialista, leggermente (leggermente ?) ateo
C'era la Romanaccia, poetessa fine ed ermetica nonchè scrittrice di fama e nel contempo c'era Armon, potente capo della Ciaponno, che la Mondadori n'cia putiva..
Parlò per primo le Long:
:- Non pigghiu cchiu nu pisci.....
:- E je m'en fouts - lo interruppe u Longu, facendo sfoggio delle sue frequentazioni sartriane - qui sta succedendo il finimondo, i gabbiani fumano, i sicci cacano tricolore, e dobbiamo sentire..
:- E vaffanculo - lo interruppe a suo volta le Long, primo caso di automandata a fanculo
Prima sciarra Le Long contro u Longu
Intervenne il medico scienziato: - Ragazzi dobbiamo fare una ricerca sul territorio, studiare la condizione di salute della popolazione....
:- Ma stai zittu, medico ra mutua - lo interruppe lo Smilzo - qui bisogna fare una rivoluzione, prendere il potere e fare fuori chi ha provocato questo disastro -
:- A parlato il rivoluzionario della domenica - rispose offeso il dottore - quando senti un colpo i fucili ti mucci sutta o lettu, Che dei fissa -
Seconda sciarra, Arcade contro lo Smilzo
Loro non volevano litigare, ma c'era qualcosa
:- Calma ragazzi - intervenne Spusidda - qui bisogna fare un sit-in di protesta, allarmare la popolazione, fare petizioni....
:- Ma quali petizioni - disse Spusey - qui bisogna fare delle indagini ed arrestare i colpevoli..
:- Ma chi capisci tu di queste cose, sbirro - lo incalzò Spusidda
:- A mia sbirro, poetastro -
Terza sciarra Spusidda contro Spusey
La poetessa come novella sibilla declamò :- L'Apocalisse, l'Apocalisse....
Subito Armon:- Ahò, a ballerina di seconda fila, quale Apocalisse, io c'ho i figli piccoli -
:- Capitalista e sfruttatrice di poeti e scrittori -
:- Ahò, che se nun c'ero io eravate con le pezze ar culo...
Quarta sciarra tra la Romanaccia e Armon
E mentre gli otto facevano un quarant'otto facendo buci e minacciando ritorsioni, al largo, negli abissi, all'altezza i l'acqua e spatulari, una spatola rotonda osservava quello strano relitto

9 commenti:

chinnurastazioni ha detto...

Mi piace longu, è ribellione, scardinare tutto, sovvertire il corso normale e debosciante delle cose, che vanno sempre nella stessa direzione. Svegliarsi dal letargo in cui siamo caduti con una nuova linfa .Peccato,è solo una fiaba.

arcade fire ha detto...

Magnifica Mimmo e come scienziato chiedo di poter ottenere per analizzarlo un campione (anche piccolo) della materia cerebrale ru longu o ru cinicu. A tua scelta.

Spusiddha ha detto...

Cosa sta succedendo? Ci dobbiamo preoccupare? Essere pronti a calarci le braghe o, anche se non è più tempo, prepararci alla rivoluzione?
La tua visione può sembrare catastrofismo, ma la realtà ci insegna che purtroppo certe cose per l’avidità dell’uomo, possono davvero accadere.
A parte tutto, caro Longo, ogni cosa che scrivi è arte!

trilly ha detto...

... CONTINUA....
Geniale caro Mimmo.

romanaccia ha detto...

Siamo molto lusingate di comparire su quel molo in quella compagnia.

Malumbra ha detto...

Bellissima longu, quando ti impegni sei geniale! A proposito di Apocalisse, nelle apparizioni a Medjugorje la Madonna continua a ripetere che i tempi stringono e che bisogna convertirsi! Così dice: "Queste mie apparizioni a Medjugorje sono le ultime per l'umanità. Affrettatevi a convertirvi."

u'longu ha detto...

Grazie per i commenti
Il fatto che ci siano delle navi cariche di chissà quali veleni affondate al largo delle nostre coste, mi ha veramente turbato.
A questo punto qualsiasi cosa è possibile.
Non amo fare catastrofismo, preferisco scherzare sotto qualche ombrellone, giocare a carte, fare qualche mangiata con gli amici.
Ma cosa lasceremo ai nostri figli, nipoti, affini?
Che diranno di noi ?
Di me diranno sicuramente che ero un pirla che pensava solo a pescare

Malumbra ha detto...

longu di te diranno che eri un padre eecezionale, con il vizio della pesca..

peppa ha detto...

ho letto e riletto il tuo post molto divertita ma nello stesso tempo spaventata e colpita.io ci sono dentro ma non affondata.hai ragione nel dire che anche l'uomo come i pesci e tutto il resto è impazzito, questo lo dobbiamo a quelle persone che non si sono creati scrupoli neanche per i propri figli a sconvolgere e distruggere tutto quello che ci circonda.la tua è una bellissima favola ,ma rispecchia la realtà.