Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 9 settembre 2009

Un caso strano per l'ispettore Spusey

Cadeva una pioggia sottile ghiacciata, un friddu ra Madonna, tramontana piena, la cosa strana era che questa soffiava solo da Sutta a Frunti a Sanperi, dal mare verso le colline, invece verso Scilla e Bagnara, estate piena, nu suli chi spaccava i petri.
Non ci crederete ma era il 15 agosto, ferragosto
I lupi della Sila, alla perenne ricerca di fresco, attraversarono la Sila Piccola, le Serre, lo Zomero e dalle pendici dell'Aspromonte, dai tagghi di Solano sopra Favazzina, ululavano ad una luna nata piccola, pirchì s'iva pigghiata i friddu.
Le lucertole i 'dda banda a sciumara', credendo ad un autunno precoce, si prepararono per il letargo, mentre gli ultimi pescespada sull'incazzato perchè speravano ancora di farsi qualche altra trombata, presero il largo dato il mare gelato.
I paddechi con le macchine stracolme di ogni ben di Dio, pasta o fornu, piscistoccu, satizza, satizzuni, 'nzalati i pumaroru, bracioli, muluni di ogni forma e colore, finocchia, pira camiscina e pira a coscia, torte gelato, torte al mascarpone, caffè a ettolitri dentro thermos grandi come bambini di sei anni, borse frigo con acqua sufficiente ad attraversre il Sahara dall'Atlantico a Mar Rosso, quando si trovarono di fronte a quel muro di freddo si fermarono dirigendosi subito dopo verso lidi più caldi.
La telefonata lo svegliò da un incubo, sognava di essere al Polo Nord a fare una partita a scopa con un orso bianco, un caro amico, e non riusciva a concentrarsi pirchì schiattava i friddu.
:- Trimila graniti aviva priparato, sugnu ruvinatu - era il Mago
:- Scusati e a mia chi m'indi strafutti ? - rispose Spusey tra i brividi di freddo
:- Comu ? Vui siti l'autorità in loco, vi pari normali stu friddu a ferragosto ? Indagate, specialmente sui comunisti chi comu dici qualcunu in alto, c'intrunu sempri - e chiuse il telefono
Dopo aver indossato un maglione trovato dintra nu casciuni, Spusey cominciò a pensare
:- Com'è possibbili na cosa i chisti, stu friddu a ferragostu ? -
Accese il televisore per guardare il meteo, niente, tutto normale, anzi c'era un'anticiclone africano che faceva morire di caldo tutta l'Italia, Alpi comprese, allora com'era possibile ? Le Long, maledetto, non c'era cosa al paese di cui lui non fosse responsabile, e poi era comunista, dimenticando che magari anche lui lo era, ai tempi belli, quando tutto era russu o niru, al massimo bianco con venature
rosse o nere
Nonostante il freddo, Le Long pescava sul molo
:- Attia assassino di saraghi, ch'indi rici i sta tramuntana ? non sai niente come al solito ? - chiese Spusey
:- La tramontana mi vuliva telefonari prima m'arriva, ma stavo parlando cu ponenti e u telefunu era occupatu, u sciroccu è pacciu e s'indi vai aundi voli, u libici (chi mai beni fici) è in vacanza in Sardegna, cu maestrali parlo sulu a domenica, cu terraneo non aiu cunfidenza - rispose seccato Le Long
:- Occhio, anima longa, qualcuno sta rovinando l'economia del paese, sarò inflessibile -
Quello che pensò e disse Le Long non è riferibile in questo contesto
Mentre saliva verso casa incontrò Lo Smilzo che scendeva dalla macchina
:- Bongiorno dottori,ben arrivato, sta tramuntana a purtasti tu dal nord ? - chiese, cercando di essere spiritoso
:- Si, m'attaccai o parafangu d'arretu e poi sono due giorni che sono arrivato e c'era il sole, scusa se non ti saluto - e se ne andò lasciandolo di marmo
Spusey pensò :- Lo Smilzo che si giustifica, non mi convince, e poi è n'autru comunista, che avesse ragione il grande sciupafemmine specialmente se buttane ? -
La bufera infuriava a Favazzina mentre nel promontorio di Scilla e nelle costiere di Palmi, solenne brillava il sole, Spusey non se ne faceva capace, era un sortilegio, na mavaria.
Infreddolito decise di andare ancora sulla spiaggia dove sorprese Lo Smilzo e Le Long che, sul molo, parlavano fitto fitto, si avvicinò cambiando atteggiamento:
:- Caro amico dottore, caro cugino, mi fate partecipe di questa vostra conversazione ? -
Allora Lo Smlzo, che era un buono, lo fece partecipe
:- Caro Spusey devi sapere che ieri sera io e Le Long insieme a due ballerine cubane esperte dell'occulto, abbiamo fatto una seduta spiritica chiamando i nostri antenati favazzinoti per farci proteggere dall'invasione paddeca ferragostana, tale esperimento ha richiesto anche una certa partecipazione fisica, direi sessuale, e noi con grande sacrificio, per amore del paese, abbiamo provveduto. Come potevamo immaginare che i nostri antenati avrebbero scatenato una tempesta ? Mi sa che dovremo fare unaltra seduta per rimettere tutto a posto, io sono pronto al sacrificio, Le Long pure, naturalmente a mucciuni -
:- Se volete il sacrificio lo faccio pure io, ma non ci credo, la realtà è che siete dui fimminari e ogni scusa è bona - e se ne andò via verso casa
Cummari Peppa, na vecchiaredda piccula piccula e sicca sicca, l'aspettava all'angolo ra vinedda
:- Cumpari Spusey, na parola - chiese
:- Ditemi cummari Peppa -
:- Devo confessarvi una cosa, ieri sira ho pregato a Madonnuzza mi faci viniri na tempesta pirchì l'annu scorsu cu tutti i machini parcheggiati mi chiudiru rintra a casa finu a sira e menu mali chi non mi sintia mali, ma non pinzava a stu casinu, a Madonnuzza esagerau, ora 'nci dicu mi si calma - disse e scomparve dentro casa
Allora Spusey capì e fu contento
Praticamente in Cielo erano arrivate due raccomandazioni potenti ed incrociate, una laica e leggermente puttanesca dei due compari senza Dio che avevano messo di mezzo gli antenati, l'altra dolce e spirituale dettata dal reale bisogno della vecchietta di non essere soffocata dalle macchine.
Lui propendeva per le ballerine cubane, ma non era sicuro
Intanto la tramontana si attenuava e lasciava presagire un ritorno alla normalità
Puntuale arrivò la telefonata del Mago :
:- E allura ? -
:- Tutto a posto, domani ritorna l'estate - rispose Spusey
:- Menu mali, così vindu i graniti -
:- E certu, a vita è fatta sulu i graniti, poi ognunu pi cazzi soi - e chiuse il telefono

La morale di questa storia è che a Favazzina, data l'incapacità cronica di amministrare e di gestire anche il minimo indispensabile, è meglio rivolgersi al Cielo, attraverso le ballerine cubane per chi ci crede poco, attraverso la Madonnuzza per chi ci crede assai

9 commenti:

arcade fire ha detto...

Quel famoso sciupafemmine di soprattutto buttane non sa cosa si perde a non essere comunista e a non godere, come noi,delle compagne cubane e del loro amore. Per il partito.
Grande Longu come sempre.

romanaccia ha detto...

Bentornato Longu coi nani e le ballerine

Spusiddha ha detto...

Grande Longu e bella metafora sull'amara realtà dell'estate favazzinota. Speriamo che la leggano anche gli interessati!

Spusiddha ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
georgie ha detto...

Longu pescatore provo ad immaginare a chi ti affideresti tu.
ballerine cubane?

peppa ha detto...

longo, come al solito le tue storie sono piacevoli,divertenti e rispecchiano la vita favazzinota, ognuno per cazzi suoi ma facendosi i cazzi degli altri. ho impiegato troppo tempo a leggerla perchè il dialetto stretto che usi mi viene difficile a leggerlo. continua cosi ,sei troppo forte...bacioni

peppa ha detto...

longo, come al solito le tue storie sono piacevoli,divertenti e rispecchiano la vita favazzinota, ognuno per cazzi suoi ma facendosi i cazzi degli altri. ho impiegato troppo tempo a leggerla perchè il dialetto stretto che usi mi viene difficile a leggerlo. continua cosi ,sei troppo forte...bacioni

trilly ha detto...

Bentornato Longo! Mi è piaciuta assai.Si vede che l'aria favazzinota ti ha ricaricato.
Un caro saluto alla tua bellissima e dolcissima Koky.

u'longu ha detto...

Ragazzi diamoci una mossa perchè il blog sta perdendo mordente, ognuno scriva e commenti quello che più gli pare e piace, ma partecipate, se no finisci a festa.
Scusatemi per questo post, sono stato troppo lungo nel senso letterario, ma con gli anni sto diventando prolisso, sciarreri, e nu pocu fissa.
Benvenuta Peppa, oramai ti sei abituato con la lingua bagnarota, logico che ti veni difficili mi capisci u favazzinotu