Aveva piovuto la notte prima, ora il sole scaldava l'aria e il boulevard St Germain finiva d'asciugarsi, Lipp non ci aveva pensato due volte a piazzare sulla strada i tavolini per la prima colazione. Seduto a uno di questi tavolini, leggeva Libèration e versava nel bicchiere vino alsaziano: Le Long beveva e si leccava i baffi. Allo stesso tavolino, mangiava aringa marinata e beveva birra alsaziana: il gatto si leccava i baffi. Assorti nelle loro attività ignoravano il rumore di fondo della città e le ciacole dei passanti, si godevano le ultime ore rimaste prima del rientro in Italia. Le Long sollevò il bicchiere di vino per osservarne il colore e poi bere, lo vide e riconobbe quelle lenti spesse come culi di bottiglia, la capigliatura, la grandeur della sua andatura tra la folla.
-Democrito, tieni la testa bassa e fai finta di niente. C'è il rompicoglioni.-
Il gatto infilò per intero il muso nella scodella delle aringhe, Le Long affondò la faccia nel mezzo tra le pagine 24 e 25 del giornale.
-Olalà, quelle coïncidence! Il professor Le Long, c'est extraordinaire.-
Le Long tenne duro, non si mosse e non parlò. Il gatto fece lo stesso.
-Mon cher Dominique, vi ho ascoltato da Gallimard hier soir. J'admire votre pensée philosophique.-
Abbassò il giornale, rassegnato. Il gatto sollevò la testa.
-Le cynisme favazzinien, voglio ammettere, è une théorie très intéressante.-
Le Long represse uno sbadiglio dentro il palmo della mano, ne venne fuori un pernacchietto in sordina.
-Mais trop élémentaire, je pense, voi dovete venire définitivement à Paris. La mia scuola è toujours ouverte a un discepolo come voi.-
-Mi sposto poco da Favazzina, con la mente mai, e quel poco ça suffit. Comprenez-vous, monsieur...monsieur?-
-Vi piace scherzare, mio caro, tutti mi conoscono, tout le monde. Anche il vostro gatto Eraclito, ci scommetto.-
Il gatto lo guardò in cagnesco, Le Long corresse: -Democrito, monsieur.-
-Mais oui, mais oui, Democrito, Eraclito, il n'y a pas différence. Io non prendo in considerazione queste filosofie vecchie.-
Le Long lo guardava fisso negli occhiali senza parlare, il gatto pure.
-Io considero la vostra filosofia, Le Long, tributaria del grande fiume che è l'existentialisme come io l'ho concepito.-
Le Long come prima, il gatto pure.
-Per questo voi siete un mio discepolo e dovete venire alla mia scuola.-
Continuavano a guardarlo.
-Io sono pronto a insegnarvi, voi dovete imparare, io perfezionerò le vostre idee, io sono...-
-Un cazzone!-
Le Long immobile, il gatto pure.
-Chi ha parlato? Chi si è permesso de dire ça?- sbraitò irato.
Le Long e il gatto non risposero.
Si passò una mano sui capelli incollati al cranio, si aggiustò gli occhiali sul naso e si tuffò tra le onde umane che scendevano lungo la rive gauche finché divenne irriconoscibile alla loro vista.
Le Long riprese a leggere il giornale dalle pagine culturali, il gatto lo guardava. Lo sport e poi gli spettacoli, le previsioni del tempo e i necrologi, il gatto continuava a guardarlo.
Era insopportabile e non sopportò, abbassò il giornale, voltò la testa verso di lui e disse:
-Va bene, te lo dico. Sono ventriloquo. Embè?-
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
martedì 23 febbraio 2010
Passeggiate filosofiche (en attendant le maître)
U scriviu: arcade fire u iornu: martedì, febbraio 23, 2010
Argomento: CAZZATE VARIE
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4 commenti:
Anzi che non c'è scappata la solita rissa
Je suis ici, le voila - turnai pa casa - Ho avuto un rendez-vous con mon ami Jean Paul, un autre maitre a penser.
Ho ribadito che quando ce ne fottevamo a Favazzina, lui non era ancora nato.
Sono stato costretto dal cazzone, ha dare due lezioni sulla cazzunaggine, a Paris la chiamano "cazzunage", aula stracolma, applausi a scena aperta, Democrito poi è passato col piattino per le spese vive.
Ho serie possibilità pour l'Academie e forse per una strada, Rue de Le Long, ma a stu puntu 'nci dissi:
:- O nu boulevard o nu quai,o nenti -
I piazzi non mi piaciunu, tranne quella della Bastiglia, per ovvi motivi.
Parigi è bellissima, seguirà post
Qualcosa dalle parti des Invalides.
Per Napoleone, non per altro.
Bentornato Mimmo, era ura.
Le Voltaire long e Monsieur Democrito uno scambio culturale interessante, esportiamo la nostra filosofia.
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