L'opera fu commissionata dalla S. Chiesa ad uno scultore la cui identità non giunge a noi, essa però non fu mai riconosciuta in quanto considerata sacrilega, si ritiene che l'autore fosse in realtà molto distante e discordante dalle vedute ecclesiastiche.
Partendo da una visione globale, si può notare una buona composizione d'insieme che mette volutamente in risalto la figura principale rispetto alle tre figure degli angeli, e buone risultano le proporzioni.
Effettuando un'analisi più approfondita, riconosciamo l'ottima abilità nel riprodurre le singole parti anatomiche, soprattutto per quanto riguarda le mani della figura principale, volte al cielo, con una ricercata posizione delle dita che dona una straordinaria espressività e plasticità; plasticità che ritroviamo soprattutto nella postura di tutti e quattro gli elementi componenti la scultura, anche se limitata da un drappeggio soltanto accennato.
Espressività anche nei volti, quello dell'angelo alla sinistra dell'osservatore, che si volge alla figura principale con devozione spirituale; quello dell'angelo posto alla destra dell'osservatore, che lo vede gaio, luminoso; quello dell'angelo posto centralmente in basso, nel quale lo sguardo è volto verso l'osservatore, con l'espressione di chi testimonia ciò che accade e che rafforza con gioia l'evento stesso; l'espressione del volto della figura protagonista fa trasparire una soave visione mistica che lo attira a se avvolgendolo in uno stato di grazia.
Infine, osservando bene la scultura fin nei dettagli, riusciamo a scorgere chiari elementi che avvalorano la tesi precedentemente detta riguardo il pensiero religioso dell'autore:
I baffi costituiscono di fatto l'atto più oltraggioso nei confronti della S. Chiesa, quasi a volere schernire non solo la figura che viene rappresentata dalla statua protagonista, ma il concetto stesso a cui la scultura si ispira.
Concludendo, gli occhiali sono un elemento che, all'interno dell'intero panorama scultoreo, appare per la prima volta; l'autore lo introduce allo scopo di ricreare una sorta di allegoria, in cui proprio gli occhiali indicano la conoscenza, un guardare le cose dal punto di vista espressamente razionale, scientifico. E rifacendosi a questo l'autore si spinge oltre, lasciandoci un chiaro incitamento ad accostarsi alla Scienza, e lo fa apponendo gli occhiali anche ad uno degli angeli che, con la sua postura e gestualità, dimostra essere fedele discepolo del suo maestro di Scienza, la figura principale per l'appunto.
Lo scultore rafforza in tal modo il suo messaggio subliminale e pone al centro le differenti correnti di pensiero che vedono contrapposte Religione e Scienza.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
domenica 21 marzo 2010
Analisi di un'opera d'arte
U scriviu: Statua A u iornu: domenica, marzo 21, 2010
Argomento: arte, CAZZATE VARIE
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6 commenti:
Scusa Longu se ho preso in prestito la tua scultura... mi perdonerai spero...
Un suggerimento: per apprezzare meglio "l'opera d'arte", leggere con la stessa ingrandita.
Ottima expertise. Con cognizione di causa, e vorrei vedere.
Dopo anastomosi, subliminale. Stavota u Longu s'incazza
E' un'opera apocrifa, comu e Vangeli.
Bella Statua (chi cazzu i nomi ti mintisti ?)l'ironia scorre e la cosa mi fa molto piacere.
A proposito dovrei avere altre foto, mi piacerebbe la tua analisi critica, piccatu che perdo sempre tutto.
Per la giusta riconoscenza, fu il maresciallo, marito dell'angelo di sinistra, ad immortalarci in quel lontano ferragosto jonico.
Naturalmente l'idea e la scenografia me li devo ascrivere, avec non chalance, compresa la pretesa Ascensione.
Quando sarai sposato e con figli, forse, qualche volta, in un lontano paese, verrà anche a te la voglia di ascendere, speriamo ti passi, come poi è passata a me.
Comunque bravo e spiritoso, farai presto parte del club dei filosofi favazzinoti.
Un'esposizione perfetta, da vero critico d'arte, che fa apprezzare e sublima ancora di più l'opera dell'artista,
Grazie Arcade, ma pari chi u Longu non sa pigghiau poi tantu... o no runa a viriri..
P.S. oggi ho incontrato tuo fratello N. mi ha fatto davvero tanto piacere!
Longu, onorato di entrare a far parte del club, ma a dire il vero.. ancora nd'haiu a mangiari pani..
Salutami il simpatico maresciallo.
Grazie Spusiddha, ma questi sono gli effetti scaturiti dalle opere del Longu.
Bene così Statua, continua che te la cavi molto bene. Mi fa piacere che hai visto N. Scialativi nta du Riggiu
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