Sembrava un azzardo, una scommessa persa in partenza, quello che Peppe De Franco l’estate scorsa si apprestava a fare. Aprire una rosticceria a Favazzina dove il mercato era praticamente saturo e da sempre vigeva il monopolio, pareva ai più un’impresa difficile da realizzare. Invece grazie alla sua caparbietà e all’intraprendenza di suo figlio Luca, un giovane dinamico e molto capace, quello che prima, come detto, poteva sembrare un azzardo, si è rivelata , alla faccia degli scettici, una scelta molto azzeccata.
Grazie alla bravura della signora Patrizia, una cuoca eccellente, e della moglie Lina, la rosticceria ha riscosso un successo davvero inaspettato, ma oltremodo meritato.
La decisione di puntare su prodotti locali e genuini e di mettere prezzi molto contenuti è stata la mossa vincente dei De Franco, padre e figlio, premiati oltremisura per la loro oculatezza.
Come lo stesso nome “Nonsolopizza” evidenzia, nella rosticceria non si prepara solo pizza, peraltro ottima e di diversi tipi, ma un po’ di tutto, dagli arancini, ai tramezzini, ai panzarotti, alle piadine (ottima quella con pecorino e capicollo) alla parmigiana, alla pasta al forno e alle lasagne.
Ma quello che più di tutti l’ha fatto da padrone è stato l’arancino, realizzato dalle due cuoche in diversi e svariati modi. Da quello più tradizionale con ragù e piselli, a quello ai formaggi, al salmone, ai frutti di mare e alla nduja, a quello più originale, senza riso, a base di salsiccia e melanzane.
Grazie all’idea di Luca, un favazzinoto davvero brillante, di suo padre Peppe e alle bravura delle due cuoche, l’estate scorsa abbiamo gustato dei prodotti eccellenti, che ci hanno fatto ricordare sapori oramai dimenticati (chi si prende più il tempo e la pazienza per fare la parmigiana o la pasta al forno come la facevano le nostre madri?).
Mi auguro che anche quest’estate e per molto tempo ancora noi tutti, villeggianti e non, possiamo godere delle prelibatezze che la rosticceria “Nonsolopizza“ saprà regalarci.
Io, conoscendo molto bene sia Peppe che Luca e la loro originalità, non ho alcun dubbio in proposito, anzi sono certo che ci regaleranno altre novità, e la domanda che mi pongo e che pongo a tutti voi è questa, cosa dobbiamo aspettarci ancora da Peppe e Luca De Franco?
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
lunedì 27 giugno 2011
NONSOLOPIZZA
U scriviu: Spusiddha u iornu: lunedì, giugno 27, 2011
Argomento: Vacanze
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26 commenti:
Lina è un'artista, lo sappiamo bene. Complimenti per l'attività e auguri. Però, Negretto, il nome Nonsolopizza mi lascia dubbioso, pensando che avevate in casa un "da Maciste"
Un arancino alla cozza, che ve ne pare?
M'immedesimo nella tua ortodossia siciliana, Nino.
Fondare una corrente di pensiero sull'arancino in tutte le salse, anche al pesto, Mario
Beh, di sicuro la novità è che da quest'anno, per chi ne avrà voglia, si potrà gustare le prelibatezze seduti comodamente nel gazebo non solo pizza.
Per quanto riguarda nuove pietanze mi vanno bene anche quelle dell'anno passato, lasagna, parmigiana e arancino alla favazzinota le mie preferite.
Tornare all'insegnamento arcaico dell'arancino. Come impastare il riso? A muddica sava tostare n'ta paredda? U zuccu sava a fari chi pumaroru i 'banda a sciumara? Quale acqua usare pi bugghiri u risu, chidda ra sciumara oppure la fontalba fresca. Sono pieno di dubbi, Mario.
L'ufficio Marketing di Favazzinablog a conclusione dell'indagine di mercato condotta in collaborazione con la Saatchi&Saatchi esprime il proprio parere positivo per il cambio di insegna da "Nonsolopizza" a "da Maciste"
Tra pochi giorni potrò gustare le prelibetezze di Lina.
L'unica non menzionata è a sarda in tortiera, uno scialo per il palato, spero che anche quest'anno rientri nel menù, mi raccumandu Lina.
Propongo anch'io l'insegna"da Maciste", non solo pizza mia pari nu furnu i Quarto Uggiaro.
Grande Spusidda, Carosello ta poti sucari
Scusate ma il gazebo aund'è, in via Marina o 'nta chiazza ?
MACISTE. Un punto di riferimento cult per chi non si accontenta della solita minestra.
"Da Maciste" sarebbe perfetto, bravo Mario a farcelo notare.
Anch'io non vedo l'ora di arrivare e scialarmela con le prelibatezze di Lina e company.
Caro Longu non ho citato le sarde in tortiera (io modestamente le faccio in modo divino, ci metto pure la scorza d'arancio grattugiata, i pinoli e l'uva passa, ricetta originale siciliana)
perchè la cara Lina, vista l'amicizia, le ha fatte solo per te, cosa che in molti non abbiamo digerito (non le sarde che hai mangiato solo tu). Speriamo che quest'anno diventino un piatto che si aggiunge alla svariata scelta della rosticceria "da Maciste" e così anche noi le possiamo gustare.
A rivederci a Favazzina da Peppe.
gli arancini. ah gli arancini e i crispeddi? ah i crispeddi!
Non vedo l'ora.
Caro Spusey tutto potevo pensare tranne che sai fare anche le sarde in tortiera e con le varianti siciliane sicuramente interessanti.
Pertanto, qualora, casu mai, a li voti, ti venisse l'idea di farmela assaggiare, aumenteresti (se mai possibile) la stima ) che nutro nei tuoi confronti.
Che ruffianu chi sugnu, ma di fronte ad una tortiera di sarde,
con bucce d'arance e pinoli, mi commuovo
Ma sardi o lici? se c'è una differenza. Secondo me c'è.
Mario le sarde sono quelle che vengono dale sardegna e appena catturate fanno "Ohhiiii e lampu".
Le lici invece vengono dalla Licia, dove stanno bombardando Gheddafi con grande dispiacere della Lega.
Appena catturata la licia se la tira un pò poi si rassegna e si fa fare sotto sale.
Qualche volta si fa chiamare acciuga, ma non sempre.
Genio, certo che c'è la differenza,
fanno parte del pesce azzurro, la sarda è più grassa, favolose quelle ripiene, la licia o acciuga
più delicata è bona marinata o meglio ancora sotto sale a filetto con pane caldo la mattina.
Mi vinni fami
La tortiera la preferisco d'alici, le sardine mi piacciono alla brace o in umido.
Onore a Spusidda, bravo cuoco però certi voti i siciliani sunnu n'esagerazioni: scorze d'arancia, pinoli,magari pezzettini di frutta candita, qualche goccia di cioccolato fondente, pronta la cassata di sardine.
Spusidda, hai solo un modo per convincermi.
In Sicilia, come ben sapete, uno dei piatti più tipici è la pasta con le sarde e gli ingredienti della ricetta "classica" sono le sarde, il finocchio selvatico, le cipolle, l'uva passolina, i pinoli, una bustina di zafferano, olio, sale e pepe.
Come vedete l'uva passa e i pinoli sono presenti e anche se ad Arcade u sdingunu, sono elementi principali anche delle sarde in tortiera, sarde e non alici.
Attenzione ci sono svariate ricette per le sarde in tortiera, ma quella tipica siciliana prevede sarde, pane grattuggiato, succo d'arancia (per far macerare le sarde), buccia d'arancia grattuggiata, pinoli, uva passa, cipolla, olio e sale.
Si fanno più strati e si mettono in forno a 180° gradi per mezz'ora
Caro Arcade nonostante il tuo scetticismo ti posso assicurare che è un piatto veramente ottimo e se riesco quest'estate spero ti fartelo assagiare, anche o Longu naturalmente (come potrei non farlo assagiare o me cuginazzu?) e a tutti gli amici in quella famosa tavolata che Mariuzza vuole organizzare.
"Da Maciste" all'unanimità!
siete impossibili...pure cuochi di ricette esotiche..e quantu ndi pututi!!
la tavolata non posso organizzarla se tu soprattutto Spusy non mi iuti! intanto avete pensato dove farla? piazza Santa Croce o Piazza rimembranza?
Cià ficimu, Longu: u pigghiammu nta rizza. Siamo ufficialmente invitati.
O, ma io sono d'accordo che la tortiera di sarde si fa con le sarde. Obiettavo che nel desco mio favazzinoto la tortiera si è sempre fatta con le alici.
Questione di gusti, comu riciva me nonna: mangia a gustu toi e vestiti a gustu ill'autri.
'Da Maciste' all'unanimità!
vedo che abbiamo a che fare con sapienti chef e pasticcieri...la cassata con le alici poi.. una goduria!!
Io la tavolata la organizzo volentieri ma non senza il tuo aiuto caro Spusidda e di tutto il comitato scientifico..piuttosto avete pensato dove possiamo farla? Piazza santa Croce o piazza rimembranza? non è chi avimu a mangiari o scuru...i lampioni a Favazzina ora si spengono ora si accendono! lanciamo un sondaggio alla Negretto: in quale tra le magnifiche piazze ti piacerebbe cenare a lume di candela?
Caro Mario ma com'è stu fattu ?
Nui ittamu a rizza e l'autri mangiunu ?
Spusey nella sua generosità s'allargau troppu, chi mancu a pruvamu a tortera.
In qualità di egoista, maleducatu e cinicu, mi pigghiu a responzabiltà per proporre una riduzione drastica degli invitati all'assaggio della tortera spusiddiana, una rappresentanza qualificata, insomma quattru iatti.
miaao
Spusiddha si jttau a pisci :-) è un signore...tortiera per tutti!!!!
ava jari minimu tri notti i fila mi pisca i lici, i sardi
comunque anche se rischiamo di essere asociali.. se ci sono solo 4 jatti ieu sugnu nu jattu russu chi gira nta vinedda
Scatolette
Ma si na vota all'annu basta con il sociale e la democrazia, ma cu s'indi futti.
Spero solo che le gattine, sicuramente previste nel mio tavolo clandestino, abbiano un appetito limitato.
Ma u sapiti comu va a finiri ?
Rimarrà un sogno di mezza estate
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