La sera di Ferragosto si è svolto in piazza S. Croce a Favazzina il 2° Trofeo Arancino d’oro, organizzato e sponsorizzato dalla rosticceria “Nonsolopizza” di Luca e Peppe De Franco.
Il comune con una solerzia mai vista, ha montato il palco a tempo di record e grazie alle sedie della chiesa che Rosina ci ha gentilmente messo a disposizione, abbiamo potuto allestire un parterre di primordine.
La serata, con la piazza gremita in ogni angolo di posto, ha avuto inizio con un toccante ricordo che Peppe ha voluto fare al nostro amico e compaesano Salvatore, prematuramente scomparso.
Subito dopo tra la sorpresa generale si sono diffuse nell’aria le note dell’inno di Mameli, mentre due bambine salite sul palco reggevano in mano la bandiera italiana.
Dopo il prologo, la palla è passata a Letterio Musumeci, il presentatore della serata, showman di Bagnara molto conosciuto nella zona e ottimo interprete delle canzoni di Domenico Modugno.
Fatte le dovute presentazione la gara canora ha avuto inizio e i cantanti molto agguerriti si sono dati battaglia all’ultima nota. La giuria presieduta magistralmente dal Longu ha svolto il suo compito in maniera esemplare e, è doveroso ricordare, in modo imparziale e ha emesso un verdetto che ha trovato tutti d’accordo, proclamando vincitrice Eleonora L. alla quale è andato in premio l’arancino di circa tre chilogrammi preparato dalle cuoche della rosticceria Nonsolopizza.
Per dare un tocco culturale alla serata, tra una canzone e l’altra, sono state lette delle poesie che il pubblico ha fatto vedere di apprezzare molto, sottolineando ogni lettura con numerosi applausi.
Ma il momento clou della serata, quello da tutti febbrilmente atteso, è stato l’entrata in scena di Peppe Maciste il quale, secondo un copione ormai consolidato, si è presentato verso la fine dello spettacolo.
Un momento prima del suo arrivo, sul palco è comparsa una foto di Mino Reitano, al quale da anni ormai il nostro amico rende omaggio, poi in un abbaglio di luci, in un completo grigio, nonostante il caldo che si squagliava, sulle note di uno dei suoi cavalli di battaglia “Una ragione di più” Peppe ha iniziato a cantare.
La folla in delirio ha sottolineato la sua performance con fragorosi applausi anche se in verità, e qui parla il cronista e non l’amico, dobbiamo dire che l’esibizione di Peppe non è stata delle migliori (alla fine del concerto si è giustificato dicendo che le basi delle canzoni non erano quelle che lui usa normalmente). Comunque il successo è stato strepitoso e il pubblico come sempre ha mostrato di gradire la sua interpretazione e gli ha regalato oltre che un’accoglienza calorosa, una ‘standing ovation, culminata quando Peppe si è tolto la giacca e la lanciata ai suoi fan in visibilio.
Tra ringraziamenti, premiazioni e saluti la serata ha avuto termine e Peppe ci ha dato appuntamento alla prossima estate, al 3° Trofeo Arancino d’oro, ricco di sorprese, si è affrettato ad aggiungere, come del resto conoscendolo è nel suo stile.
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Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
mercoledì 7 settembre 2011
2° Trofeo “Arancino d’oro”
U scriviu: Spusiddha u iornu: mercoledì, settembre 07, 2011
Argomento: Storie 'ì favazzina
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6 commenti:
Serata memorabile.
Il clou, secondo me, dopo il commovente inno nazionale, è stato quando Maciste si è tolto la giacca e l'ha lanciata verso il pubblico.
Che momenti, che spettacolo.
Faccio presente, caro Spusidda, organizzatore e regista dello spettacolo, che i seggi da chiesa erano molto scomode.
Per la terza edizione, se mi volete in giuria, o mettete una poltrona o trasportate una masso dei moli.
So spoke Zarathustra
Mi perdo sempre il meglio.
Grazie Longo il lancio della giacca mi era rimasto nella penna.
Per il prossimo anno Poltronesofà con la penisola come piace a Felice Caccamo.
Non c'ero Mimmo! Ma penso che sia stata una vera e propria serata di divertimento intelligente che vi ha tenuto letteralmente inchiodati sulle sedie, con poesia e incontri culinarie.
Bello. Ci sono tutti gli ingredienti per un successo duraturo. Non vorrei perdermi la
50^ edizione.
Leggermente ottimista il dottore.
A me basta la prossima, se non piove.
L'inno con la bandiera viene subito dopo il lancio della giacca.
Che vi siete persi
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