C'era una volta... tanto tempo fa, un piccolo paese pieno di colori e profumi, con vigneti e giardini di limoni tutt'intorno, un mare scintillante davanti a sè e, poco lontano, un castello incantato... Un luogo magico, l'estate, dove ogni vicolo e ogni stradina raccontavano di amicizie e amori, di stelle cadenti e desideri.
A quei tempi (circa dieci anni fa, ormai), come ogni estate, si aggirava spensierata per le stradine e i vicoletti di Favazzina- questo è il nome del nostro paesello- una graziosa ed ignara fanciulla alla ricerca dei suoi amici canterini.Questi "musicanti", esibizionisti di notte, di giorno erano soliti "adombrarsi" e rilassarsi al suono di lente melodie... se ne stavano infatti riparati, a "meditare", all'ombra del grande ficus, cresciuto rigoglioso nel giardino di uno di loro, tale "Greco".
Apparentemente innocui e silenziosi... ne sapevano una più del diavolo!!
Dicevamo...la nostra ingenua fanciulla, convinta che i suoi fidati amici, così riservati e pieni di buon senso, l'avessero ormai accolta senza riserve nel loro storico gruppo, mai e poi mai avrebbe pensato...eppure era ben consapevole che i "maschi sono sempre maschi" e che, nel suo caso specifico, erano particolarmente attratti dalla sua camminata(preferibilmente se con i pantaloncini aderenti addosso!).
Così, un bel giorno, dopo aver trascorso nel giardino del Greco uno dei soliti pomeriggi in musica, con la testa ancora piena di parole e fantasie, la nostra Irmina (con i suoi pantaloncini corti), saluta tutti-"ci vediamo stasera"- dice- si gira e si incammina verso casa...
A quell'ora d'estate al bar, di fronte casa del Greco, c'è un sacco di gente: persone che tornano dalla spiaggia e vanno a prendersi la granita (quella del "mago"), bambini che corrono, Scubi che scondinzola felice qua e là... soprattutto c'è il nonno della nostra Irmina che gioca a carte con gli amici per vincere il famoso "concertino"....ecco, allora che, improvvisamente, si ode prima un mormorio, poi una voce, poi un vero e proprio coro che strilla all'unisono:"IRMAAA.... NON SCULETTARE!!!"
Da non credere! L'avevano proprio fatto, lì, davanti a tutti, senza nessuna vergogna... La nostra Irmina si gira pietrificata e li guarda ammutolita: quei malefici se ne stanno lì, uno accanto all'altro (e c'è pure il Geco con la sua stampella!) a sorriderle come se nulla fosse, come a dirle: "lo sapevi che prima o poi l'avremmo fatto! Era tanto che ti osservavamo Irmina..."
Tutti intorno mi guardano (ormai avrete capito che Irmina la dolce sono proprio io che scrivo) e io non posso far altro che pensare: quei perfidi ci sono proprio riusciti! Dopo giorni e giorni di attenta e subdola "preparazione" le Brigate erano esplose nel loro terribile grido di gioia!!!! Ma
come avevo fatto a fidarmi di loro???
Mah.. chi lo sa.. me lo chiedo ancora oggi...
4 commenti:
AHAHAHHAHA!!! Irma mi hai fatto piegare dalle risate! Be... ne è valsa la pena di aspettare il tuo primo post.
Il mitico coretto polifonico "IRMA NON SCULETTARE"..e a dire che ci eravamo preparati con tanta attenzione! Giorni e giorni di prove per raggiungere la perfezione... ore di teoria per decidere quando esprimere tanta leggiadria vocale! Magari una volta lo incidiamo e lo mettiamo nel blog :-)
irmina il tuo post è stupendo... anche quando scrivi sculetti!!!!!
E' vero! Ha uno stile... come dire... "ondeggiante", ti ricordi? Irma era anche l'unica capace di sculettare anche da ferma! :-)
Greco.. penso che sculetti anche da seduta!!
ps. mò ci mena...
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