Mi stavo divertendo a rileggere i primi post del blog e mi è tornato alla mente uno dei racconti di quello che è un mito indiscusso: Pelè.
Per chi non lo conoscesse c'è una precisazione da fare: il racconto di Pelè rappresenta un genere letterario vero e proprio. E' un mix di elementi provenienti dalla commedia trash anni '80, da fatti di vita vissuta e... dalla smodata fantasia del narratore.
Gli elementi comuni sono il protagonista (spesso il narratore stesso), la donna peleiana (grassa, prosperosa, piena di soldi e sessualmente insaziabile), l'elemento grottesco che si conclude in una gag a sfondo erotico.
Naturalmente questi racconti sono al 99% frutto della fantasia dell'autore, ma, come in tutti i racconti favazzinoti, E' BELLO CREDERCI COMUNQUE.
Passiamo al racconto che cercherò di rendere in dialetto (compito per me assai arduo). Immaginate 'a rimembranza polverosa di un tempo, le tre di notte, una leggera brezza che soffia, un gruppetto di ragazzi che fumano e fanno cerchio intorno a Pelè.
"'na sira stava travagghiandu 'nta l'Uli***. nc'era 'na fimmena rossa cu ddu minni enormi chi nci niscivanu fori ru vestito.
Nta n'autro tavolo c'era unu chi stava mangiano l'antipastu e circau mi nfila 'na liva c'a furchetta. 'A liva schicciau 'nta l'aria e... si ziccau n'mezzu i minni 'ra rossa (scena di panico e imbarazzo totale).
Ieu mi nvicinaia... "aspetti signora", nci stringia i minni e a liva satau fora!"
Pelè, torna a Favazzina che ci mancano troppo i tuoi racconti!
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
domenica 9 novembre 2008
'A liva
U scriviu: u Grecu u iornu: domenica, novembre 09, 2008
Argomento: Storie 'i Favazzina
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9 commenti:
Grecu se sai chiddu chi mi cunta, ogni volta che ci sentiamo...mi faci pisciari ri risati...:-)
Greco...bellissima!!!
hai riesumato
una tra "I CLASSICI DI PELE'"
questa storia fantascintifica
la ricordo anche io...
nonostante il tuo dialetto molto scarso devo dire la verita'...
mi hai fatto ridere nel ricordare sta gran cazzata...!!!!
PELE'DOVE SEI????
Grazie Nino e Olivia, è bello ricordare le mitiche storie di Pelè, a proposito, perchè non postate quelle che ricordate voi? Sono sicuro che ce ne sono moltissime.
Anch'io rileggo spesso i primi post e devo dire che Menzu pagghiolu con traduzione a fronte rimane una delle più belle del blog.
Penso che sei l'autore più adatto per raccontare Peleeeeeè.
Grazie Arcade, ma la mia narrazione non può che impallidire di fronte all'originale! Pelè, ma quante serate ci hai fatto passare in allegria?
Ho riletto i primi post e devo dire che ero molto più preciso, traduzione a fronte, citazione della fonte, riferimenti incrociati. Mi sa che dovrò ricominciare a scrivere in quel modo :-)
Questa la ricordo perfettamente pure io.Era un classico.
Chissà cosa fa! E' tantissimo che non lo vedo.
Mi ricordo di una sera,quando era fidanzato con L****,che ci portò in giro per Reggio.Dopo esilaranti racconti,per nulla inibito dalla presenza della zita, infine ci ritrovammo a suonare alla porta del famoso hotel Miramare: voleva farci conoscere un suo amico che lavorava lì!!!!!
Bella Grecu, bravu a Pelè.
Lui più che dribblare, "stringiva"
caro Grecu, noi Pelè lo sentiamo e lo vediamo spesso, ndi cunta ancora i sti sorielli, faci muriri, è nu personaggiu.
Divertete storia Grecu, certu chi Pelè è un mito piccatu chi non si faci sintiri! Comunque il tuo dialetto non è niente male è quasi D.O.C!
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