Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 18 maggio 2009

Amore con la effe maiuscola

Una storia d'Amore scritto così con la a maiuscola e sotto il sole di Favazzina il caso non ha voluto che fosse per cui in mancanza di materia prima potrei finirla qua e sarebbe salva la mia partecipazione alla rubrica settimanale e sarebbero salvi gli eventuali lettori. Non sarebbe giusto. Per rispetto verso l'attuale titolare della rubrica settimanale parlerò di un altro amore tralasciando storie storielle storiacce che pure ci sono state ma che né il tempo e nemmeno la paglia portarono a maturazione: nespole marcite acerbe.
L'amore di cui voglio dire venne alla luce, alla lettera, in un giorno invernale e non potevo ancora sapere che sarebbe stato un amore per sempre: fra tutti gli amori, quello codificato nei geni e nella genia, nel sangue e nella terra. Amore contrastato, di abbandoni e riavvicinamenti, mai goduto del tutto e mai sopito. Andarsene zingaro per il mondo e attraversare il tempo seguendo una traiettoria che fatalmente -mi accorgo ora- conclude il suo tragitto là dove ha avuto inizio, descrivendo una figura geometrica che non saprei definire: un' ellisse esistenziale, forse. Andarsene assetato di conoscenza e tornare ubriaco di definitive (in)certezze. Ora che siamo già oltre la metà della rotta, dopo aver doppiato il capo della lontananza estrema, ritorniamo regredendo dal futuro e progredendo alle origini. Verso un vicolo che non calpesto più, verso una casa che non abito più. Di una patria dolce e amara. Come un amore con la effe maiuscola.

3 commenti:

romanaccia ha detto...

Questo io lo chiamo barare.

arcade fire ha detto...

barare in tutta onestà però:avevo preavvisato preambolando

u'longu ha detto...

Bella Mario, anche barando. Purtroppo io avuto tanti amori favazzinoti, nel senso che si sono svolti a Favazzina, non so quale scegliere senza fare torto agli altri.
Scherzo, non mi vuliva nuddu