Peppa,
la tua storia mi ha colpito particolarmente, anche perchè non ero al corrente della tua situazione.
Mi è subito venuta in mente questa canzone di Giorgio Gaber,poco conosciuta ma molto toccante e che ben descrive gli umori di una corsia di ospedale.
Molti anni fa ,era l'89,anche a me è toccato frequentare un reparto di oncologia per la malattia di mio padre.E' stato veramente struggente venire a conoscenza di storie simili a quella che hai raccontato tu.Ricordo ancora i volti di bambini di 5/6anni colpiti da leucemia, completamente calvi e inconsapevoli di quello che gli sarebbe successo.
Ho imparato tanto in quei tre mesi e concordo pienamente con te ....la vita è BASTARDA.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
domenica 11 ottobre 2009
La Peppa
U scriviu: Galanti u iornu: domenica, ottobre 11, 2009
Argomento: storie vere
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
mi dispiace averti rinnovato un grande dolore, non era nelle mie intenzioni. mi scuso anche con gli altri, ma ci sono momenti che la sofferenza prende il sopravvento sulla ragione.conosco bene gaber ,la sua storia e le sue canzoni ,ma questa sentirla adesso che sto vivendo lo stesso dramma che ha vissuto lui ti colpisce di più.comunque su con la vita,godiamoci queste belle giornate di sole ,almeno qui da noi e, ti propongo di ascoltare una delle più belle canzoni di de gregori RAGGIO DI SOLE.
Peppa,
non devi assolutamente scusarti con nessuno.
Secondo me hai aperto un momento di riflessione in tutti noi.
Spesso non sappiamo apprezzare quanto sia bella la vita e diamo tutto per scontato.
Un abbraccio
Prima di scrivere su qualsiasi altro argomento di Favazzinablog, vorrei soffermarmi sul post di Peppa.
In questi frangenti non voglio trovarmi nella posizione di essere retorica o formale.
Mi ha colpito moltissimo il tuo post Peppa, mi spaventa l'idea che a un certo punto della vita dove tutto sembra perfetto ci si possa trovare catapultati in un altro mondo, fatto di sofferenza e di paura.
La riflessione è d'obbligo e ti ringrazio per avermi reso partecipe del tuo dramma.
Mi insegna come dice Galanti che è fondamentale cercare di vivere bene e di prendere di buono ciò che la vita ti offre, ma non è semplice, quando ti trovi difronte alle questioni quotidiane pensi che sia tutta lì la questione.
Sai quante volte mi viene in mente? giusto o sbagliato non saprei, scaccio via ogni cattivo pensiero.
Quello che voglio dirti è che hai fatto bene a scrivere questo post così accorato, la malattia non è una vergogna o un tabù, se si deve lottare contro di essa bisogna avere il coraggio di guardarla in faccia. Ti ammiro sei una donna forte.
Ti auguro di tutto cuore che possa superare brillantemente ogni ostacolo e che torni serena e guarita ai tuoi impegni e alla tua famiglia.
Posta un commento