Questa storia risale ad un bel po' di anni fa.
In quella torrida estate io e Marco I****, trovandoci a Favazzina in un mese di luglio desolato, decidemmo di fare un po' di attività fisica: maratona serale alla stazione. Il programma era semplice: qualche giorno di allenamento per poi dare il meglio in un Favazzina-Bagnara di corsa. Per un corridore allenato percorso facile, ma per noi accaniti fumatori e fondamentalmente poco avvezzi alle attività sportive (almeno il sottoscritto) un compito arduo!
Detto fatto ci demmo appuntamento per il primo giorno di allenamento. Arriviamo alla stazione alle 18. Non c'è un'anima in giro. Iniziamo a riscaldarci... quand'ecco che dal nulla esce un tipo di mezza età "figghioli.... ma chi cazzu state facendu.... sbagghiati tutti i cosi! non v'aiti a scaddari così" e subito inizia 'na pippa sul riscaldamento, sui suoi risultati podistici ottenuti in gioventù e altre minchiate. Io e Marco ci guardiamo perplessi e lo lasciamo dire. Dopo una buona mezz'ora iniziamo a correre, quand'ecco che spunta un altro tipo: "ma chi faaaaaaattttiiiiiiiiiii. Prima aiti a fari u streeeeeeeeccccccciiiiiinnnnnnnggggg!".
"Malanova a tia e u streccing" pensammo all'unisono.
Giorno dopo giorno ci rendemmo conto che l'allenamento non era cosa. Appena iniziavamo ci trovavamo in preda a Lippi, Trapattoni, Bearzot e Sacchi che volevano darci consigli su ogni cosa!
L'apoteosi avvenne l'ultimo giorno di allenamento quando nu figghiolo un po' paffuto, dopo averci squadrati per un'ora esordi con "Ma vui da figghioli eravati zassi?"
Dopo un'attenta analisi retrospettiva io e Marco decidemmo di andare a Bagnara camminando e, per non mandare persa la passeggiata, di fermarci a comprare le sigarette.
NDR: durante il tragitto venimmo sfottuti da almeno 20 favazzinoti che, superandoci con l'auto si sentirono in dovere di dire la loro!
4 commenti:
..."eravate zassi"....non pronunciavo questa parola da secoli come del resto anche altre mitiche affermazioni "stile Favazzina". Ciao
Questa non me l'avevate mai raccontata.Comunque ho già l'immagine di voi due alla stazione pronti per il riscaldamento.
Marco con calzettoni al ginocchio e tu, Greco, in posizione plastica, come sempre.
E poi immagino il ritorno dal Bagnara con il lauto bottino "fumante".
greco, ma "aiu u brazzu" non l'hai mai raccontata!
io la so... un tormentone estivo infinito! Dai, greco, raccontala!
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