Finalmente anche quell'anno per Micia,bellissima gatta meticcia del nord,erano arrivate le tanto attese vacanze estive:giornate intere a sonnecchiare all'ombra dell'abete cresciuto rigoglioso in giardino e a dar la caccia alle lucciole,la notte.Almeno così credeva.
Vano ogni tentativo di dissuadere i suoi padroncini con moine e fusa varie: di consueto affidata alle amorevoli cure della nonna paterna, quell'estate la micia li avrebbe accompagnati nel lunghissimo viaggio fin giù nella selvaggia terra di Calabria.
Dodici ore di viaggio accucciata al fresco, sotto il sedile anteriore del padrone, poi di nuovo la terra ferma. Ma dove era finita?
"Uffa, perché ora mi hanno messo sta' corda al collo!Che strani odori qua dentro.Ma dov'è il mio giardino???? E le mie lucertole, le lucciole e l'erbetta.Vediamo un po' cosa posso trovare".
In un lampo, Micia è in cima alle scale e lentamente inizia ad annusare tutto,con agilità si infila in ogni più piccolo pertugio, esplora anche l'angolo più remoto della casa. Incurante del resto, è come ipnotizzata, non ha tregua.
Il giorno dopo,appisolata dentro un vecchio comodino, è lei la vera padrona.
"In fondo non è male qua, è sempre bello fresco, posso curiosare in tranquillità, correre su e giù per le scale e poi il pomeriggio anche i miei padroni schiacciano un pisolino. Ora che ci penso: c'è quella porta giù sempre socchiusa.Chissà dove si va.
Oddio questa curiosità, non riesco proprio a resistere. Com'è che dicono? Ah sì! CURIOSITY KILLED THE CAT! Cosa vorrà mai dire??"
Ecco fatto, una leggera spinta con la zampetta e...voilà!
Come sospinta da una forza misteriosa, Micia inizia a percorrere il vicoletto e, giunta al bivio, svolta a destra. DIREZIONE: vinedda ra' sciumara.
"Si,si,da qui è giusto.Ma questo profumo che sarà? Buonissimo, mai sentito prima.
Da dove viene? Forse da quegli alberi che sporgono oltre il muro.Voglio proprio vederli".
Un balzo e lei,funambolica,è sul muretto: davanti ai suoi occhi distese di meravigliosi alberi di limoni gialli e colori, profumi, UN PARADISO.
In quel mentre una mano forte e decisa la afferra per la collottola e la tira giù."ACCIDENTI! Il mio padrone mi ha trovata".
Micia è spaventata, si divincola e d'istinto si dirige proprio verso casa.In un baleno è in cima alle scale.
Tutti tirano un sospiro di sollievo e bisbigliano "Menu mali chi non pirdimmu a iatta se no a sta' ura cu a sintiva Irma..."
Alla mia bellissima micia che per un soffio non ho perso nei giardini di Favazzina
e a mio padre che è riuscito a riportarmela a casa.
p.s.l'anno dopo Micia è rimasta a casa assieme alla nonna romagnola!
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
venerdì 30 gennaio 2009
Micia nel paese dei limoni profumati
U scriviu: trilly u iornu: venerdì, gennaio 30, 2009
Argomento: Ricordi
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5 commenti:
Bella Trilly, ogni anno rischio anch'io con il mio, si perde sui terrazzi, forse gli piace il profumo dei peperoncini che crescono nei vasi
Una bella storia la tua, che mette in risalto il tuo animo sensibile.
Ma perchè l'anno dopo non l'hai riportata a Favazzina?
Io credo che le sia dispiaciuto, chissà come gli saranno mancati i limoni!
Un abbraccio Mimmo
Spusy, se l'avessi persa nei giardini non me lo sarei mai perdonata!
trilly mi hai fatto ricordare l'angoscia di quando il mio micio si era perso a natale a favazzina...l'ho ritrovato perchè ho seguito il suo pianto!!e intanto piangevo pure io!...siamo state fprtunate :)
bella storia :)
Trilly, sono profondamente solidale con la tua storia. Per anni ho portato a Favazzina la mitica Cleopatra, la ricordate? Un bellissimo persiano che in tanti anni non ha dato mai un problema. Mai scappata, mai fatto casino, insomma una signora di gatta! Ora però, dopo la dipartita di Cleopatra (aveva 18 anni), la mia casa ospita un nuovo gatto, maschio, rosso, cattivissimo (spesso aggredisce l'essere umano)... di chiama BENOZZO e... data la sua indole penso che non toccherà mai suolo favazzinoto!
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