Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

martedì 24 novembre 2009

POKER DI NATALE parte prima

Tra qualche giorno si inizierà, come tutti gli anni, ad organizzarsi a casa di questo o di quello per farsi la classica "stoppiata" o magari un pokerino tra amici. Questo pensiero mi ha fatto venire in mente un episodio accaduto tanti anni fa, durante le feste natalizie. Comew dicevo eravamo in piazza a parlare e pino carota, disse che la serata saremmo andati a gocare a carte da lui. Ci presentammo dopo cena in sei o sette, troppi anche per una stoppata, così alcuni di noi ci mettemmo da parte e lasciammo gli altri giocare. In queste occasioni era bello comunque partecipare anche come spettatore per stare insieme agli altri. Ricordo che fabio m. si presentò da carota con una bottiglia di ballantines che usammo pre condire un'insalataq di limoni appena colti dal giardino di carota. dopo aver magiato, si sedettero a tavola per il poker:U pacciu, fabio m., carota, tempesta e francesco u liuni. Io mi sedetti tra quest'ultimo e u pacciu, anmche perchè u liuni a suo dire no era molto bravo e voleva che gli consigliassi le scelte. Di quella serata ci fu una giocata ru liuni che va citata. Carota da le carte e u liuni si trova un poker d'assi servito. io non dico niente e quando tocca a lui cambia una carta. I giocatori e u longu lo può confermare spesso fanno questi giochetti per trare in inganno gli altri. U liuni fece anche una faccia non proprio soddisfatta quando spizzicò la quinta carta e io pensai che stava ancora bleffando con gli altri. Fatte le puntate con i relativi rilanci, u liuni vinse la mano. Naturalmente una volta girato il punto si fecero i soliti commenti: "Ti nchianau u quartu asu, ti tinisti u jack pu full, eri sirbutu e ndi pigghiasti pu culu scangianduti a carta ecc ecc.". U liuni di risposta "Veramenti quandu mi nchianu u jeck mi incazzaia pirchì speravu chi mi viniva nautru asu!" E la tutti iniziammo a ridere, anche chi in quel giro ci perse un pò di lire.
FINE PRIMA PARTE
Dò la possibilità di raccontare le altre due battute ru liuni a chi ebbe il piacere di vivere quella serata con me.
Metto questo post tra i personaggi mitologici perchè u liuni si nmerita un posto di riguardo anche se non tutti u sannu cu è.

13 commenti:

arcade fire ha detto...

se posso fare il tecnico, non è che ne abbia le competenze ma cusì pi parrari, chi ha un poker servito rilancia e si dichiara servito (anzi sirbuto, in favazzinotu shtrittu). Se hai intenzione di mascherarti cambiando una carta allora non puoi rilanciare. se rilanci e cambi una carta u capisciunu puru i liuni del caso. Certu chi nu poker cu cinqu asi non è mali.

Spusiddha ha detto...

Era l'asu i piccoru o chiddu i quadrisciuri chi ci mancava.
Quanti ricordi legati a quelle serate passati con gli amici a giocare a carte, bravo Mbu a ricordarlo.
Ma u Liuni cu è?

u'longu ha detto...

E' perchè, Mario ?-
Non si può rilanciare con un tris portandosi dietro un rimorchio ?
O una doppia coppia vistuta ?
O quattro quinti di colore ?
E' proprio quando hai un gioco debole che devi rilanciare, per fare scappare chi, magari chiudendo un gioco stupido, ti batte.
Naturalmente sono punti di vista e certamente è valido anche il tuo ragionamento.
Bravo 'Mbu, tuo nonno materno era un ottimo giocatore anche di poker, tuo padre purtroppo, non avi a minima idea del gioco delle carte

romanaccia ha detto...

cavolo ma allora c'entra anche il poker! allora posso ficcare un pezzo di poesia sul poker.

Pensa che bello una mano avara,/che al cambio delle carte, così, senza parere,/tra lo sfacelo dei quattro quinti di scala/ e doppie coppie presuntuose in apertura,/ si lasci sfuggire un tris

poi non me la ricordo perchè peggiorava

arcade fire ha detto...

certo sono punti di vista ma a me pare che al poker meno indicazioni si danno all'avversario meglio è; qualsiasi scarto si può interpretare, un sirbuto è muto. Se ho un poker io mi dichiaro servito, forse è per questo che quando gioco perdo pure la via di casa.

Malumbra ha detto...

Nel poker ci sono tutti i punti di vista, ecco perchè è un gioco famoso! Mbù ma cu è u liuni?

arcade fire ha detto...

peggiorava così (perdonami capo e non mi licenziare)


tris con rimorchio/uno scontro frontale/investire nel colore/trovarselo misto/un full mezzo vuoto/non era da fare/con quel po po di poker/chiedere carta e poi balbettare

romanaccia ha detto...

anzi mi pare che così migliori

u'longu ha detto...

All'americano quando diceva "sirbuto", gli brillavono gli occhi.
Lo diceva anche con un senso di disprezzo, come volesse dire, "non ho bisogno di niente e mene fotto da te", non di te, proprio da te.
Una volta che aveva un poker servito, è andata via la luce e se mandato a monte.
Non voleva mollare le carte e ci ha chiamato porcarusi per un mese

arcade fire ha detto...

Bellissima Mimmo. ah se putissi parrari 'a bisca-casa bianca?

u'longu ha detto...

Sede dell'Azione Cattolica, scantinati di donna Virginia nella discesa della piazza,quelli con il soffitto basso che si picchiava la testa.
Periodo di Natale, partita a Stop, giocava pure il prete, don Rocco F.
Si danno le carte, avevo due
cinquantacinque e un sette.
Il piatto lo vinse il prete con un cinquantacinque di mano.
Mi sfuggì un leggero commento sulla verginità della Madonna.
Espulso dall'Azione Cattolica.
Intervento di miei parenti chiesastri molto influenti nel ramo, riabilitazione.
Ancora oggi ricordo quella mano, non ho risolto però il mistero della verginità della signora.
Dovrei chiedere a Spusey

arcade fire ha detto...

Destino cinico, prete e baro

Nino u ficonsgi ha detto...

Mbù, sabado sira mangiaja cu liuni mi lorunu ancora i janghi i quantu riria.