Mite ricordo dicembre
quando adolescente,
coi compagni,
con le piastre
per strada giocavo.
E come, prima del gioco
alla marina si scendeva
a cercare tra la sabbia
le più lisce,
quelle che il mare
meglio aveva levigato.
Quante speranze
ognuno riponeva
in quella pietra,
come se fosse lei
l'artefice di gioie
o delusioni.
Guida al bersaglio
e non dalla mano guidata,
custodita con cura
o dalla rabbia spezzata.
Un timido sole
lieve accarezzava
sui davanzali
i gerani ancora in fiore,
e le giovani donne
al balcone.
E così, lieto,
un'altro giorno
veloce andava.
Quanto tempo
è già passato
mite dicembre.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
venerdì 11 dicembre 2009
MITE DICEMBRE
U scriviu: Spusiddha u iornu: venerdì, dicembre 11, 2009
Argomento: Poesie favazzinote
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5 commenti:
Bella Mimmo, un saluto. A presto
Molto bella mimmo. Penso che la mia generazione sia stata 'ultima a giocare con le pietre lisce. ( a 'ciappa)
Bellissima Spusy!
Che bei ricordi.
Custodisco ancora il mio tesoro di bambina in un vecchio secchiello rosa: vetrini coloratissimi raccolti lungo la battigia ogni santo giorno con pazienza e devozione.
Li bagno e risplendono alla luce del sole!
E vai Spusidda, ti dobbiamo intitolare il litoraneo, lungomare Spusidda alias Spusidda
Se mi consenti, caro cugino, preferisco 'nciappi', lastre è un pò freddo, quasi tombale
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