Un'estate di qualche anno fa, a bordo della sua tipo grigia, arrivò, puntuale come tutti gli anni, u Bambinu.
Dopo qualche giorno di acclimatamento iniziò la sua consueta vita estiva fatta di dormite fino alle tre del pomeriggio, interminabili partite a carte e discrete mangiate in compagnia di Scibbalocchiu.
Finché il suo aplomb non fu turbato da un evento catastrofico: un giorno, rientrando a casa, con suo enorme stupore, notò che le sue chiavi non trasivanu cchiù ntu portuni ra so casa che era solito serrare a tre mandate ogni volta che usciva (per paura di improbabili ladri). U Bambinu, riavutosi dall'evento surreale (sti cazzu i chiavi hanno sempre funzionatu bonu) venne a chiedere aiuto a casa mia. Subito fu formata un'équipe di soccorso composta dal sottoscritto, da mia madre e da mia zia Rossana. Ci precipitammo in strada e, dopo un'attenta analisi del problema, si decise di passare dalla finestra del terrazzino, ma all'abbisogna occorreva:
1 scala
2 scalatore
Per il primo punto non c'era problema: Il mago delle granite è sempre stato ben fornito di scale (chissà poi perchè?).
Il secondo problema richiedeva una soluzione maggiormente articolata: mi madre e mia zia non sembravano particolarmente adatte, U Bambinu stesso men che meno. Di solito ero io quello indicato per tali gesta atletiche, ma quell'estate avevo un braccio rotto. Come fare?
La soluzione arrivò dal bar del mago. Si fece avanti in tutto il suo splendore, ai piedi ranfuli alla moda, costumino a fiori sundeck, occhiali Rayban era lui, il mitico Marco I***I. Non fece in tempo a dire ciao che subito fu messo al corrente del problema e, con gesto atletico si apprestò a salire la scala.
MOVIOLA
Marco senza nemmeno togliersi gli occhiali da sole inizia la salita, sfotte un po' u Bambinu e si avvicina al terrazino. La scala è un po' corta, è richiesto un piccolo salto per aggrapparsi alla ringhiera in ferro che... è nera ... e poi ... sono le tre del pomeriggio e... la ringhiera è ..... ROVENTE!!!!
Marco si lancia con un gesto elegante, con le mani si tiene alla ringhiera e si appoggia ad essa con il petto nudo
35° C .... 40°C ...... 50°C ..... 80°C...... 100°C!!!!!!!!! "MANNAJASSSANNNTTA***** CHI CAZZZU MI STAIU BAMMMMMPPPPAAAANNNNNNDDDDUUUUUU!!!!!!!!!" La scala cade, i ranfuli volano, Marco si dibatte come un indemoniato appeso al terrazzino, ma con uno sforzo estremo riesce a tuffarsi all'interno, scende le scale e apre il portone. Ha il petto, le mani e le gambe ustionate, ma il bello della storia è... che il suo sacrificio fu perfettamente inutile in quanto u Bambinu aveva tranquillamente sbagliato serratura cercando di usarne una dismessa da anni e non accorgendosi che quella giusta era a circa 10 centimetri sotto.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
lunedì 5 gennaio 2009
U bambinu e le chiavi di casa
U scriviu: u Grecu u iornu: lunedì, gennaio 05, 2009
Argomento: Storie 'i Favazzina
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8 commenti:
Almeno avete potuto provare le grandi doti atletico-ignifughe del nostro Marco in gratin.
Bella Grecu.
Grecu se jeu era o postu toi e i Marcu, mintiva o Bambinu a pani e acqua pi tutta a stati...:)
Bella Grecu, a Favazzina, quando si perdevano le chiavi di casa, la scala per salire su balconi e terrazzi è sempre stata la migliore soluzione.
L'ho adottata anch'io diverse volte, però senza scala, solo d'arrampicata.
Naturalmente quando pesavo qualche chilo in meno.
Divertente, ciao Grecu
Bella forza Mimmo: tu llungandu i brazza rrivi o barcuni ru primu pianu.
Aspetto con ansia i commenti dei protagonisti, U Bambinu e Marco!
Bella Greco!!Ho immaginato M.. e stavo morendo dal ridere!!povero!!e in tutto questo gli occhiali perennemente su!!grande M..!
Beh, devo dire che quella volta me la sono cavata proprio bene. Ah, a proposito i mitici Rayban li ho ancora ... indistruttibili!! Greco tu rissi già cattati i Rayban ...
Rikkiunazzu i Marco, ma quant ndi combinammu? Un abbraccio a te e a zita!
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