Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 24 aprile 2009

La canzone: Buonanotte fiorellino

Era l'estate del 1975, l'estate di Rimmel. Il disco mi piaceva tutto ma scelgo la canzone Buonanotte fiorellino solo perché a essa è legato il ricordo di due fratelli francesi di Parigi. Lei si chiamava Paule, lui Philippe. Non so attraverso quali strani giri ma s'imbatterono in Favazzina e si fermarono; avevano una R5 azzurra e una tenda canadese. Montarono la tenda vicino al muro di Marina dove allora c'era sabbia e almeno venti metri di distanza dal mare. Li adottammo, sarebbero dovuti rimanere pochi giorni e invece restarono oltre un mese che quasi non avevano più nemmeno i soldi per la benzina. Quando Paule ascoltò Buonanotte fiorellino se ne innamorò. Ovvio che la cosa che apprezzava di più era la musica, ve la ricordate no?, quel valzerino leggero e sognante. Volle sapere cosa dicevano le parole, tradussi all'impronta "bonne nuit bonne nuit mon amour, bonne nuit entre le téléphone et le ciel, je te remercie pour m'avoir étonné" e via di questo incerto passo, più incerto di quanto appaia ora qui sulla carta. Forse tradussi da cane perché mi fece capire che la preferiva in lingua originale.
Lo so, vi state chiedendo se Paule fosse carina. Lo era: una graziosa biondina longilinea. Studiava medicina a Parigi, credo che avesse cinque anni più di me. Fu solo un'amica. Qualcuno vicino al Grecu (non rivelerò nemmeno sotto tortura) fu qualcosa di più che un amico. Per Paule, intendo.
Quel giorno saluti commossi e promesse: pas adieu, au revoir, à l'année prochaine. Non li ho più rivisti. Paule però dovrebbe avere la musicassetta di Rimmel che dimenticai sulla sua auto.

6 commenti:

u'longu ha detto...

Me li ricordo Mario, che simpatici.

chinnurastazioni ha detto...

Alice,Pezzi di vetro Buonanotte Fiorellino.metafore sfuggenti degli anni '70. Rimmel, "me lo ricorbene" come dice Venditti,non il suo primo disco mail suo primo capolavoro un disco bomba per quei tempi.Pablo,Pezzi divetro, Quattro cani,canzoni di grande fascino.De Gregori è stato sempre un anticonfomista

mariuzza ha detto...

Francesco De Gregori e' tra i miei cantautori preferiti. Quando arrivai a Roma (1989) la mia compagna di stanza mi disse:
- Mariella ascolta quest'album -
Non avevo molta esperienza di musica d'autore, l'album era "Terra di nessuno".
Mi piacque subito e da allora continuai ad ascoltarlo.
"Spalle larghe" è tra le canzoni che mi piacciono di più

georgie ha detto...

bella arcade, ma cu fu? cu fu u tombeur de femmes che fici capitolari Paule? vicino al Greco? e chi può mai essere?

Spusiddha ha detto...

Mariuzza di "Terra di Nessuno" vorrei segnalarti "Mimi sarà" la canzone che de Gregori a dedicato a Mia Martini, per me un capolavoro!

romanaccia ha detto...

"bonne nuit entre le téléphone et le ciel". Vero vero conosco la frustrazione. Una volta provai a tradurre in inglese a un tedesco
"Contro il tuo cielo di bufera appare e scompare e doppo riappare
questa mia faccia sincera
che ti sorride e ti regala
una buccia di banana, e ti canta se ti piace la nenia africana, ma tu mi vuoi?"
"...my sincere face that smiles at you and gives you a banana skin". Terribile.