Da ragazzo mi piaceva suonare le campane, avete capito bene, proprio le campane, purtroppo non essendo un'assiduo frequentatore, la possibilità di suonarle era scarsa, molto scarsa.
Le campane favazzinote erano speciali, nel senso che le corde tiranti, due quanto le campane, erano direttamente collegate ai batacchi, quindi si poteva governare il suono, il clamore, la melodia.
William, il sacrestano, era un'artista eccelso, le faceva parlare, mentre suonava andava in estasi, un rapimento dei sensi quasi mistico, quando tirava le corde sembrava mungere una vacca molto alta.
Io, a volte, mi avvicinavo e mungevo insieme a lui, poi preso il ritmo mi lasciava suonare per pochi secondi da solo, riprendeva lui per il finale, velocissimo, un crescendo rossiniano, un'esplosione di bronzo, vita, allegria, Pasqua perenne.
Alla fine dei colpi secchi, isolati, per indicare se era la prima, la seconda o la terza.
La mia partecipazione occasionale all'estasi campanara dipendeva sia dagli umori di William, cangianti come lo scirocco a mezzogiorno, sia dal prete che la riteneva poco seria, dissacrante se non addirittura blasfema.
Fui allontanato, come al solito, il prete non fece mai un piccolo tentativo per recuperarmi alla fede, dava per scontato possederla, come fosse un'eredità, il vestito la domenica, un favore concesso.
Nottetempo, non so come, qualcuno staccò i batacchi delle campane, appoggiandole alla parete interna del campanile, era uno scherzo, un semplice scherzo dei soliti nottambuli, probabilmente frequentatori dei famosi scaluni.
Non penserete che sia stato io ? Io non frequentavo i scaluni, andavo a letto subito dopo cena e mi addormentavo dopo le preghiere e l'atto di dolore.
Se non ci credete fate bene, però siete dei malpensanti, e a pensare male si fa peccato.
Peccaminosi
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
mercoledì 27 gennaio 2010
Le campane
U scriviu: u'longu u iornu: mercoledì, gennaio 27, 2010
Argomento: Storie 'i Favazzina
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10 commenti:
Mi annovero tra i peccaminosi e, più importante, tra i fans dell'autore.
Bella Mimmo, bellissimo il ritratto della passione di William.
Anche io fan dell'autore. Molto fan. Anche se è un tizzone d'inferno.
A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, per citare un vero cattolico.
Ebbene si, dopo tanti anni lo devo confessare, sono stato l'ideatore per togliere i battacchi alle campane.
Era un Capodanno e se vi ricordate a Favazzina la notte del 31 si facevano degli scherzi, come quella volta che sbarrarono con un masso l'entrata del paese.
Eravamo in piazza e non sapendo che scherzo fare, a me vennero in mente i battacchi, solo che non era di facile attuazzione, ma uno di noi, del quale preferisco non fare il nome, che era un gatto riuscì a salire sul campanile e a togliere i battacchi, lasciandoli li per terra.
Al mattino, ricordo, eravamo tutti li a vedere la faccia di William che dopo aver tirato le corde e non udendo alcun suono, uscì sulla porta della chiesa con una faccia che dire stupita è poco.
Caro Longo hai fatto un ritratto, oltre che perfetto, bellissimo di William, uno dei personaggi di Favazzina a me più caro.
Ricordo bene che solo a te, faceva suonare le campane e questo non l'ho mai capito!
si scoprono gli altarini
Che belle le campane di Favazzina. Altro che il suono registrato che viene dalle chiese moderne!
Romanacciaaaa... e pensa tu a tuo figlio che quando crescerà potrà dire... E IO LE HO PURE SUONATE!!!!! hiihhiihih
E appena in tempo Mister, se aspettava un po' gli cadevano sulla testa.
La storia di un artista incompreso, e di un bieco prete, il quale non favorì l'ascesa a campanaro professionista il povero LeLong. Tuttavia la banda V&V passò per la via di mezzo. DIN DON DA' Mimmo.
Non mi putiva viniri a passioni, che ne so, per la chitarra, pianoforte, trumba, no, pi campani.
Da ragazzo qualche rotella mi girava al contrario, mancu ora girano in sincronia.
Spusidda per lo scherzo delle campane i nostri ricordi non coincidono, evidentemente ci riferiamo a scherzi diversi.
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