Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 6 ottobre 2007

IL RITO DELLA MATITA

Nei riti Favazzinoti degli anni '90 emerge per originalità assoluta il "rito della matita" che ha suscitato parecchio successo tra noi giovani poichè il suo inventore, Pelè, lo praticava spesso e volentieri. C'è da premettere che il protagonista del rito era la bonanima di Scubidù, il cane più famoso di Favazzina, il cane di tutti!
Il rito si praticava nel seguente modo (possiamo citare una tipica scena):
Scubidù incontrava sul suo cammino Pelè il quale lo salutava e lo chiamava così "scubi, veni ccà!". Scubi gli si avvicinava e gli si sdraiava accanto. A questo punto Pelè con la punta della scarpa iniziava a praticare un leggero massaggio sul membro di Scubidù e fissandolo negli occhi esclamava: "Scubi, nesci a matita!".
Tutti a Favazzina, incontrando Scubi, avranno detto almeno una volta nella loro vita "Scubi nesci a matita"...... certamente il rito completo, con la punta della scarpa, non è da tutti!

Voglio farvi un regalo in ricordo del nostro amato Scubi e della sua matita, eccolo:

1 commento:

u Grecu ha detto...

Che post meraviglioso! Ricordare Scubidù è una grande emozione.... l'unico cane avvicinato da Scibbalocchiu! Vi ricordate quando, sulle panchine ra chiazza, lo interrogava dicendo "cu ti runa a carni?" o "tu si cani e non tu sperdiri mai!". A pensarci bene anche u Bambino, nella sua atavica paura degli animali, avvicinava Scubidù e lo accarezzava! Che cane mitico... e la volta c'u ittammu ntu giardinu i ....