Distesa, con le spalle a Brancatò,
di fronte a te si estende il mare.
Nessun poeta mai di te cantò,
cosa che invece è doveroso fare.
A destra, oltre l'omonimo torrente,
arrivi fino ai piani di Samperi.
Vi trovi, solo, della brava gente
piena d'orgoglio e sentimenti veri.
A manca, passata Favagreca,
dove riposano i defunti,
chi verso la si reca,
si trova, in un baleno, Suttafrunti.
Qui io sono nato, sotto il sole,
e ho imparato ad amare il mare,
da qui, col cuor che ancor mi duole,
un dì, me ne dovetti andare.
Penso ai limoni con le verdi foglie,
lontano in una grigia palazzina,
vorrei lasciare a te queste mie spoglie,
ti amo, o mia dolce Favazzina.
Domenico Velardi
Nessun poeta mai di te cantò,
cosa che invece è doveroso fare.
A destra, oltre l'omonimo torrente,
arrivi fino ai piani di Samperi.
Vi trovi, solo, della brava gente
piena d'orgoglio e sentimenti veri.
A manca, passata Favagreca,
dove riposano i defunti,
chi verso la si reca,
si trova, in un baleno, Suttafrunti.
Qui io sono nato, sotto il sole,
e ho imparato ad amare il mare,
da qui, col cuor che ancor mi duole,
un dì, me ne dovetti andare.
Penso ai limoni con le verdi foglie,
lontano in una grigia palazzina,
vorrei lasciare a te queste mie spoglie,
ti amo, o mia dolce Favazzina.
Domenico Velardi
3 commenti:
Bravo Spusidda !!!
Un vero inno alla diaspora Favazzinota.
Tutti noi dovremmo esserti grati per queste parole.
Ma possibile che nessuno di voi ha l'indirizzo di Mimmu u Poeta? Mi piacerebbe tantissimo farlo iscrivere!
AI RAGAZZI DEL BLOG
No, Favazzina, tu non sei una teoria di luoghi comuni,tu non sei un campionario di profumi e nemmeno un cinerama di splendide visioni. Sei quel che sei, bella come tutte e brutta come tutte.Sei madre e sei matrigna,illusoria e consolatrice,un fiume in piena e un fiume in secca.
La vita di questi ragazzi, generazione via generazione,ti veste di splendore. Indossi un abito ricamato con i fili della loro
anima d'oro.
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