Negli anni '80 andava di moda a Favazzina il torneo di calcio che si svolgeva 'ntà chiazza Rimembranza. Questo era considerato un evento "serio" rispetto agli altri tornei organizzati da noi ragazzi più piccoli.
Si provvedeva, prima di ogni incontro, a bagnare bene il terreno di gioco per evitare polveroni poichè, a quei tempi, la piazza era ancora coperta di terriccio. Temibili, infatti, erano le reazioni di alcuni abitanti che avevano casa proprio a ridosso della piazza. Prima fra tutte una coppia di coniugi anziani, una certa Marina col marito, che non vedevano l'ora che il pallone oltrepassasse il limite del loro giardino per impossessarsene ed eccitarsi bucandolo.
Dentro questo scenario si scontrarono un giorno due squadre nelle quali giocavano come avversari due fratelli: Lello D... e Francesco D..., rispettivamente attaccante e portiere.
Sugli "spalti" c'era un tifoso d'eccezione a cui stava, giustamente, a cuore la partita. Era il padre dei due protagonisti, Don P... Cicala, il quale assisteva con ansia alla sfida incitando i figli a tenere alto il nome della famiglia!
Nelle fasi finali dell'incontro Don P... Cicala era estasiato a tal punto che, in un'azione d'attacco di Lello, pronunciò una massima che divenne negli anni un "aforisma" favazzinoto degno di essere ricordato in eterno! Trovandosi Lello di fronte al fratello portiere, Don P. Cicala con foga esclamò:
"Tira Lellu..... Para Francescu....."
3 commenti:
davvero un bel blog complimenti!!!
Ciao giò.... chi sei?
La storia di Favazzina è strettamente legata a questi avvenimenti calcistici! Ne ricordo un paio veramente belli... mi hai fatto venire voglia di fare un altro post!
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