Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 31 ottobre 2012

Il sogno

Si potrà mai avverare questo sogno?

venerdì 19 ottobre 2012

盆栽 (per Windows: bonsai)

Il maestro riconosciuto del genere bonsai è Galanti. Mi cimento con un episodio che mi ha divertito e che sembra avere i requisiti per essere tramutato in bonsai.

Il padre di uno studente liceale di Reggio a fine anno scolastico va a vedere i "quadri". Accanto al nome del figlio una sequenza di NG e il risultato finale: RESPINTO.
Va dal preside a chiedere spiegazioni.
- Non giudicato. Nessun professore l'ha mai potuto interrogare. Suo figlio ha fatto cinque presenze in tutto il secondo quadrimestre. L'abbiamo giudicato respinto.-
- Sbagghiastuvu.-
-Perchè, scusi? Gli ultimi tre mesi non l'ha visto nessuno.-
-Apposta! l'aivuvu a  giudicari disperso.-

venerdì 12 ottobre 2012

Massi che il mare ha consumato

Se penso al gruista che getta massi dda nterra non mi sorprendo: per scaricare nel mare ci vuole la patente nautica. Quella di quello che non voleva salire nè a prua nè a poppa e nemmeno a bordocazzo.
Certo che a Favazzina siamo sfortunati, sai il ritorno mediatico se l'avesse arenata qua?
Un evento che avrebbe attirato nuovamente l'attenzione dopo quella volta dell'uomo in mare forza 10.
Ci ha provato pure quest'anno ma ormai le mareggiate non sono più quelle di una volta.


mercoledì 3 ottobre 2012

Legambiente ritorna a Favazzina

Anche quest’estate e solo per un giorno abbiamo avuto la visita di Legambiente, un manipolo di bravi ragazzi prevalentemente del nord che, grazie a questa associazione, colgono l’occasione per farsi le ferie al mare nella nostra splendida Calabria. Al mattino e nel primo pomeriggio, dato che fa troppo caldo, se ne stanno sotto la tenda a bere, mangiare anguria e soprattutto a fumare (che diamine sono ragazzi!). Nel tardo pomeriggio poi, quando il sole brucia meno, (d’altronde come non giustificarli, sono del nord e hanno la pelle chiara) tirano su un po’ di rifiuti, una goccia nel mare che ci sommerge, peccato che, forse perché non avevano tempo, (purtroppo le loro giornate sono frenetiche, devono pulire tutte le spiagge della Calabria), qualche sacco lo hanno lasciato sulla spiaggia nella speranza che qualcuno lo portasse poi ai bidoni, sono sicuro che, se nel frattempo non c’è stata qualche mareggiata, i sacchi sono ancora là. Durante la loro permanenza sulla spiaggia, nel passare davanti alla loro tenda ho visto che vi era una ragazza, una dirigente suppongo, che parlava ai ragazzi seduti in cerchio davanti a lei, intenti ad ascoltarla. Il tema era la raccolta delle arance da parte degli extracomunitari nella Piana di Rosarno. Che ci cala ho pensato con Legambiente e soprattutto con la pulizia della spiaggia di Favazzina? Incuriosito mi sono fermato ad ascoltarla. La ragazza parlava dello sfruttamento degli extracomunitari costretti, sotto l'egida e le minacce dei caporali, spesso connazionali delle vittime, a raccogliere le arance per poche lire e della condizione miserevole nella quale erano costretti a vivere in tendopoli o baracche fatiscenti. Un argomento interessante e per certi versi anche drammatico, niente da dire, ma continuavo a chiedermi che ci cala con Legambiente? Sono intervenuto e all’oratrice ho fatto presente che il lavoro che adesso facevano gli extracomunitari tanti anni fa lo faceva mio padre, il padre ru Longu e tanti altri contadini di Favazzina che all’alba partivano col camioncino ru Magu (allora non faceva ancora le granite) a spaccarsi la schiena e non solo, tutto il santo giorno negli agrumeti della Piana e anche in quelli della Jonica e chi c’era allora ha difendere i loro diritti e ha dire se erano “sfruttati, malpagati e frustrati” (Mio fratello è figlio unico, Rino Gaetano)? Eppure mio padre lo vedevo ritornare sempre sorridente, felice nel portarmi un’ arancia, la più bella che era riuscito a cogliere. Che coglioni che erano i nostri genitori mi è venuto da dirle, invece le ho detto, se alzando gli occhi avesse visto tutta la mole di cemento che la circondava, se avesse notato le recinzioni sulla spiaggia, le costruzioni abusive sempre sulla spiaggia e se soprattutto fosse a conoscenza dei lavori della Terna e del disastro ecologico che era in atto, temi, a mio avviso, più inerenti con quelle che sono le finalità di Legambiente (salvaguardia e rispetto del patrimonio ambientale), che non lo sfruttamento degli extracomunitari nella raccolta delle arance. Mi ha risposto molto evasivamente che era a conoscenza del problema e che quello era un argomento del quale, loro di Legambiente, avevano intenzione di discutere. Come? Dove? Quando? Campa cavallo mi sono detto. Se non ci riesce un’associazione così importante a difendere l’ambiente, possiamo riuscirci noi quattro scalzacani che non vivono nemmeno sul territorio? Ecco perché sono demoralizzato, depresso, sfiduciato … “e ti amo Mariù” (sempre, Mio fratello è figlio unico, Rino Gaetano).

martedì 2 ottobre 2012

CRONACHE FAVAZZINOTE Notizie importanti da Favazzina, pare che dopo tanti anni ci sia stato un fermo biologico per i mesi di giugno-luglio, niente pesci per quel periodo, il mare si stava ripopolando. I meriti, come sempre, se li sono presi i politici, pare che l’assessore regionale alla pesca abbia fatto un accorato intervento in una TV locale prendendosi la civile responsabilità, la verità invece la conoscono in pochi ed io tra quelli e ve la dico: il Maestro inteso come Beppe Birrittedda aviva a sciatica. Alla fine dell’estate favazzinota, quindi fine agosto, abbiamo avuto l’onore di una visita istituzionale, niente popodimenoche il sindaco in persona che dopo aver latitato per l’intera stagione, preso da chissà quanti e quali problemi di governo, dopo una serata con cantante simil Ramazzotti, ha voluto, bontà sua, fare un bagno di folla. Ho dovuto interrompere una complicata partita di tresette per ricordargli che era il sindaco del paese più abbandonato d’europa , mentre dicevo questa pura e semplice verità, qualche coglione ha pensato bene di prenderne le difese, anzi come mi permettevo quell’eclatante lesa maestà. Servi e leccaculo, ma torniamo alle cose serie. Ho capito finalmente perché non decolla il progetto del grande molo,quello che doveva partire dalla Sena fino a sciumara, già approvato e finanziato. Voi penserete malignamente che le colpe sono della mafia, delle raccomandazioni, dell’interesse privato sui fondi pubblici, sbagliate, niente di tutto questo. La colpa è del gruista, di quello che mette i massi, siccome ha una paura fottuta dei fondali, arriva a qualche metro dalla riva e poi si schianta e torna indietro buttando massi a casaccio. Cosi fa un ammasso di pietre davanti alla spiaggia che per puro caso, solo per puro caso, vanno a difendere le costruzioni presenti e quelle future di quella zona. Non sento più quegli accorati appelli contro la Therna, centinaia di miglia di Kw che attraversavano la spiaggia, l’apocalisse, forse sono bastati un po’ di soldi per aggiustare la chiesa e i Kw sono diminuiti anzi fanno bene. Non riesco a capire come hanno fatto, in un paese dove arriva il gas per tutta Italia, l’elettricità per la sicilia, e noi siamo ancora con le bombole e con le luci pubbliche che si spengono ad intervalli, come nel programma di austerità energetica degli anni settanta. Mancu sa facivunu apposta. Vi lascio i miei doveri di nonno mi chiamano, sempre e comunque Favazzina uber alles