Premessa: sono un po' perplesso sull'argomento scelto, non perchè ci sia qualcosa di sbagliato nel parlare di questo, ma perchè forse il nostro blog è adatto a temi più leggeri e/o concernenti in qualche modo il Paese (in senso vasto), comunque rispetto la scelta del Negretto e stò al gioco.
Sono profondamente convinto che chiunque sano di mente debba avere il diritto di scegliere autonomamente fin quando la sua vita sia degna di essere vissuta. E' un principio di libertà che non lede i diritti di nessuno.
Nel caso della povera Eluana la situazione era la seguente:
- Quasi sicuramente non si sarebbe mai risvegliata
- Quasi sicuramente non era cosciente e quindi in una condizione di non vita
- Qualora fosse stata cosciente si sarebbe trovata in una situazione di enorme sofferenza (provate a pensare di passare 17 anni senza la possibilità di rapportarsi con l'esterno)
- Nella rara eventualità di un risveglio, oltre ad aver perso 17 anni di vita, quasi sicuramente avrebbe riportato danni gravissimi con una conseguente qualità della vita che è facile immaginare.
In tal caso a chi spetta decidere se sia giusto vivere una vita così? Sicuramente a Lei, ma visto che non può? Secondo me la decisione spetta alle persone che le sono più vicine. La Sua famiglia. E tale scelta, nella sua drammatica complessità, andrebbe rispettata.
In tutta questa storia non riesco a comprendere la presa di posizione della Chiesa cattolica che, con un'ostinazione che le è propria da secoli (senza andare troppo lontano basta pensare al caso Welby) continua ad imporre il proprio punto di vista in una Stato che è/dovrebbe essere laico.
2 commenti:
bravo Grecu, è da sottolineare che il nostro stato è laico, senza il 'dovrebbe'
Grecu non essere perplesso, cu u rissi chi i temi debbano essere per forza leggeri?Viva la pesantezza di certi argomenti dove chi ha le palle per dire la sua la dice!Ben vengano anche gli argomenti leggeri naturalmente,,,sarà bello disquisire anche di "cazzate" leggere
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