La coppia era molto affiatata, un sacco di figli a breve distanza l'uno dell'altro.
Lui mingherlino, quasi anemico, lei piazzata ma non molto, tosta.
A parte il procreare condividevano poche cose del vivere in comune, ed erano sciarre furibonde, drammatiche, culminavano quando lui, imbracciando un vecchio fucile, dichiarava che voleva fare una strage.
Allora tornava la calma, perchè se pur vecchio il fucile, avrebbe potuto funzionare, ed era meglio non correre rischi, anche se lui in fondo era un brav'uomo e non avrebbe mai sparato, gli serviva solo come gesto estremo, per far capire che era esasperato, e lei vi garantisco, era veramente una rompi palle.
Queste scene si ripetevano diverse volte all'anno e ormai i vicini non intervenivano più per sedare la sciarra, conoscevono l'epilogo, anzi lo suggerivano quando infastiditi dallo schiamazzo gridavano:
:- Pigghia u fucili -
Poi, inesorabile, la morte di lui, naturalmente per vecchiaia, ma per qualcuno ben informato, per eccesso di sciarra.
Inconsolabile, la vedova era inconsolabile.
Lutto stretto, con guanti neri e calzamaglia d'identico color, anche d'estate, un foulard, sempre nero, le copriva la testa e parte delle spalle.
Un burqua, sembrava una donna afgana dalla parte dei talebani.
La tomba era bella, lapide in marmo bruno dove spiccava la foto del defunto, sembrava vivo, una piccola lampadina elettrica, sempre accesa, lo aiutava ad attenuare la tenebre della morte.
Andava al cimitero due volte al giorno, la mattina e la sera, per pregare sulla tomba.
La gente del paese era molto meravigliata da tanto attaccamento, dato che in vita non erano state rose e fiori, e i soliti ben informati sostenevano che la preghiera fosse sempre più o meno di questo tono:
:- L'eterno riposo.... ta quagghiasti finarmenti disgraziatu....dona loro o Signore...iva a muriri prima....la luce perpetua... i quanti m'indi facisti ... -
e via di seguito, prima di andare baciava sempre la foto del povero marito.
Io non ci credevo date le mie profonde convinzioni religiose.
Una sera il fattaccio.
Mentre baciava la foto dell'estinto per poi andare via, una forza misteriosa la teneva attaccata alla tomba, non solo, un forte tremore le pervadeva il corpo, come se qualcuno volesse impossessarsene.
:- Molla disgraziatu, mi voi purtari cu tia ? O mamma mia, aiutu -
Riuscì a staccarsi e scappò via
Fine del lutto
Era una semplice scossa elettrica dovuta al filo scoperto della lampadina.
Ma a me piace immaginare, che fosse lui, che in qualche modo volesse porre fine alle preghiere troppo devote, preferiva, come tutti i morti, essere lasciato in pace.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
lunedì 2 febbraio 2009
La vedova
U scriviu: u'longu u iornu: lunedì, febbraio 02, 2009
Argomento: Storie 'i Favazzina
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11 commenti:
Mimmo sei il più bravo scrittore vivente
Per cui, di cui sopra, lunga vita o Longu.
Altra perla.
Quattro giorni a Montecarlo, una stecca di sigarette e una cassa di brandy per il gatto. Omaggio della Ciaponno.
la preghiera dell'eterno riposo e' il massimo...
longu ti prego pubblica un libro io saro' la prima a comprarlo!!!
sei un grande...
Bella Longu.
La fine del lutto sembra sia stata una liberazione per entrambi.
Longo eccezionale come sempre! Mi pare di essere la, nascosto nel camposanto, a guardare la scena!
grande longu!!..sentivo la voce stridula della vedova :)
Mimmo la tua scrittura diventa sempre più bella e mi piace sempre di più.
Frasi limpide che sembrano di scarna semplicità eppure dentro ogni frase trovi sensazioni ed emozioni uniche. Cito ma non ricordo bene da dove, il tuo si può definire "realismo magico".
Il premio che l'editore ti ha voluto riconoscere è ampiamente meritato, ti ringrazio per l'invito ma non posso accettare:come ti dicevo, dovrò guadagnarmelo. Ndaiu a mangiari panini...ah ecco ora capisco il significato di certi metaforici regali natalizi
Grazie amici, m'imbarazzate.
Io non sono altro che un vecchio affabulatore ri scaluni ra cresia, dove mi divertivo a fare domande ed inventarmi delle risposte, le più divertenti possibili.
Cerco d'innestare l'ironia, che non è solo mia ma di tutto il paese, sicuramente dei miei amici, nelle cose che scrivo.
Sono contento vi piaccia, tutto qua
La riedizione dell'eterno riposo e' fantastica.
continua a deliziarci di queste perle che ci fanno ridere e che ci fanno commuovere.
Raccogli i tuoi racconti e registrali alla SIAE
Grazie Mariuzza, troppo buona
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