Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 21 marzo 2011

Un delfino di nome Musa

Sbuffi, penetri, ti innalzi, ti inabissi...
sinuosa, leggiadra, docile e aggressiva...
mostri nudità inespresse al cielo, ad ogni balzo...
per poi sprofondare negli abissi
timida,
di un'ingenuità latente...
tu, delfino...
il tuo mondo sorride a te:
sbruffi e risa,
onde pacate e tenui risacche
è un tenero e continuo abbraccio, questo respiro del mare,
che rasserena e induce a docili pensieri...
il vento,
tuo ora fragile ora violento compagno di giochi,
ti spinge ad osare
e a non fermarti mai...
tu, delfino...
adorabile creatura che non conosce orizzonte,
né corrente capace di frenarne la corsa,
né una tempesta degna e capace di invertire la tua rotta...
chissà se un delfino sia capace di sorridere...
se così fosse per un tuo sorriso affronterei il mare aperto
senza bussola né motore...
soltanto vela e timone,
e fiducia,
e certezza di aver incontrato un delfino
che mi farà sentire a casa
sussurrandomi parole così dolci, e lievi,
da non voler più tornare...
alla terraferma...

di Roberto Tarli

4 commenti:

u'longu ha detto...

Carmela, la moglie dell'on. Cetto La Qualunque, dice che sfilettato, il delfino, sia una bontà.
Io lo preferisco al carpaccio, lo fanno in una bettola illegale di Pizzo Calabro.
A Messina lo fanno alla ghiotta, non male, ma ricorda u piacistoccu.
Che bello il delfino, come si digerisce

arcade fire ha detto...

Insomma Le Long, u putivi riri alla favazzinota ca poesia non ti piaci. Mancu a mia, megghiu chiddi i Spusidda.
Non capivo tutta quella serie di buchi a tre a tre poi ho letto il nome dell'autore, Tarli, e ho capito: un crivellatore.
Ciao Spusidda, sei meglio come poeta che come antologista.

Spusiddha ha detto...

I sti tempi chistu passa u cunventu e ndavimu ccuntintari,
mi dispiaciva pu maru delfinu.
Ciau Longu e ciau Mariu, vi staiu spittandu, se non vi muviti vui cca nudddu scrivi nenti.

mariuzza ha detto...

certo se leggo la poesia e poi guardo la foto altro che Musa..mi fa un po' orrore...povero delfino!
Spusi ti stai allenando per la stramilano?