Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 25 marzo 2011

Viva la Svizzera


Il primo concorso pubblico per la riqualificazione urbanistica di Favazzina fu vinto da un consorzio riggitano.
A cavallo degli anni ottanta e novanta le scelte costruttive di tale consorzio furono improntate alla valorizzazione del cemento armato che meglio di tutti si prestava a soppiantare la caducità e obsolescenza dei limoneti. Una bella casa solida, un giardino asfaltato e la doccia accanto al garage, vuoi mettere? sotto un limoneto che ci fai, una spremuta?
Nei primi anni duemila il consorzio vincitore venne dalla chiana e privilegiò la scelta della bioedilizia con l'impiego di materiali naturali spesso di riciclo come truciolato di livari rosarnesi, cartongesso di panicolo solanese, ferramenta e viteria in piombo di risulta. Le prospettive sembravano buone nondimeno la cubatura degli edifici cresceva in maniera incontrollata cosicché all'inizio del secondo decennio del duemila fu indetto un nuovo concorso pubblico.

Notizia fresca di stampa: hanno vinto gli svizzeri.

Il consorzio venne a Favazzina in delegazione completa di borgomastro, la banda comunale di Sankt Gallen, quattro cantanti di jodel, gli esperti urbanisti, e le due mucche, Heidi e Klum.
Le mucche furono le prime ad acclimatarsi, si nutrivano di nuciddi sottratte all'orto degli eredi di Ninu Pinghi e defecavano cioccolata a quadretti con nocciole: al latte Heidi, fondente Klum.
Una delegazione di svizzere fu accolta nell'abitazione di Mariuzza. La casa nuova era già conforme agli standard elvetici, balconi di legno e vasi di gerani compresi: detto per inciso, al marito di Mariuzza non par vero di avere un rifugio alpino tutto per sè e la pista da sci Micuni-Officina a due passi e se proprio vogliamo pure la clinica ortopedica di Reggio è vicina.
Le signore svizzere apprezzarono il garbo di Mariuzza ma più di tutto restarono incantate dalla freschezza dell'infuso di stelle alpine raccolte a Brancatò Alta.
L'aspetto culturale fu curato dal poeta Spusidda che insieme al collega Otto Narien individuò i luoghi poetici per l'amor platonico e quelli per l'amor na mpilata e via. Il filosofo Longu organizzò con il collega Gigi Rousseau un corso di studi da tenere all'università di Ginevra con traduzione simultanea nelle varie lingue cantonali. Titolo del corso : Ma cu ndi chiama? / Pourquoi nous le faisons? /Warum wir es tun? /Ma chi ce lo fa fare? / Ma quai che lo fam?
Nel settore trasporti e viabilità Chinnurastazioni e Hansi Banhof presentarono un piano di isola pedonale totale e servizio di navette con atabussi di Bergamo a carica solare lungo gli assi Rustico-Suttafrunti, Supraponti-Caserma, Filanda-Villa; il biglietto costa 0,75 Euro / 1 franco svizzero, ha durata di novanta minuti e può essere utilizzato per il libero accesso all'antico Mulino e al museo della Cereria.
L'esperto svizzero delle politiche agricole e forestali valutò male utilizzato e improduttivo il grande spazio che si estendeva a ovest del paese.
-Chiddu è mari!- nci rissi 'u Mister.
Embè? Essi, gli svizzeri, ne avevano fatto a meno. Venne dato ordine di concimare e seminare, prima di sera era già spuntata una marezzatura verdolina. La mattina dopo, lanciando dal molo, Joe Birrittedda pescò un gallo cedrone.
Statua A fu felice, il primo esperimento era riuscito e dunque se si poteva ricavare un gallo cedrone dal corredo cromosomico del cazzo di re, sarebbe stato possibile ottenere lo stambecco dallo scazzupolo e la marmotta dall'octopus pruppo. Insieme ai colleghi scienziati svizzeri aveva preso in affitto il laboratorio del mago e già che c'erano avevano creato pure la granita allo stinco di maiale. Sistemate la flora e la fauna si doveva studiare la creazione dell'uomo favazzinoto-cantonale, preliminarmente si capì che la XY doveva essere favazzinota e la XX elvetica pertanto fu programmato l'arrivo di numerose fattrici del Canton dei Grigioni e la prenotazione dei donatori favazzinoti. Alla conta questi risultarono più numerosi del totale dell'ultimo censimento comprese donne e bambini, furono cancellate le iscrizioni doppie e depennati quelli che si erano segnati col nome del nonno morto nel corso della seconda guerra mondiale.
Va bene, finiamola qua. Come si può capire tutto andava bene e c'era solo da trovare un edificio imponente dove issare la superba bandiera svizzera. Scelsero quello che sta accanto alla chiesa, quello rosso pompeiano più precisamente rosso casa cantoniera (anvedi il destino?). Modestamente, fu mia l'idea e fui io a eseguire: due righe di vernice bianca perfettamente ortogonali con quattro angoli retti, ecco la croce/ kreuz/ croix/ crus/ cruci.
Ora che ognuno aveva la sua croce potevano cominciare i festeggiamenti, la banda Sankt Gallen partì in tromba, i cantanti di jodel passavano di vicolo in vicolo autopaccariandosi e intonando il famoso bitonale. Nel terzo vicolo Aspromonte, l'ultimo dei quattro cantanti si ebbe na cannata di pisciazza in testa ma non ci fece caso: lui lo sa, gli irriducibili son duri a morire.



7 commenti:

u'longu ha detto...

Certu chi Jean-Jaques, da me chiamato affettusuamente Giacuminu, comu a chiddu ra lapa ca frutta, è duro i testa.
Continua a parlare di Rivoluzione, Libertà, non capisci cu problema è quello di scoprire chi ischi usa u Mister quando pisca a delfini.
Nto megghiu ra sciarra o contesa filosofica, all'inizio ra vinedda, cumpariu Michelle Hutinger ca minnera quasi i fora,
Come per incanto mi sono sentito svizzero, cantone tedesco.
Sono felice di avere amici tanto spiritosi quanto geniali,
mi fate sentire piccolo

romanaccia ha detto...

Bravo, bellissimo. Anche io felice e pusilla.

arcade fire ha detto...

tu sei Longu e grande e basta.

Me lo ricordo bene quel Bond. Ciao Ursula

Quali pusiddi, siete grandi entrambi.

Statua A ha detto...

Spassosissimo, dall'inizio alla fine.
Arcade nd' hai 'na testa tanta!!

Ciao Bahino

Spusiddha ha detto...

Bellissima Mario, finalmente sei tornato e ad altissimi livelli.
Sotto, sotto solo gli svizzeri ci potevano salvare!

mariuzza ha detto...

oh ngarbatu, scienziatu figghiu bellu! binirittu u pani chi ti mangi chi non sacciu cchiu chi taja diri! Foramalocchiu e foramaravigghia quantu ndi poi!
Genio indiscusso.

Galanti ha detto...

Autru chi Micheli Serra !!!!!!