Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

martedì 12 aprile 2011

Mike Spusey e la strana lettera


La lettera con lo strano messaggio che Mike Spusey seguitava a fissare, era davvero inquietante. L'aveva trovata sotto la porta di casa sua quando, dopo una piacevole serata passata nte scaluni ra cresia a discutere con le Long e Arcade ru Cefulu, ra Lappara e ra Sarpa (ma a tia ti piaciunu i pisci i fangu o nci runi a jatta?), era rientrato all’alba.
Sarà stato il sonno oppure la complessità della discussione che l’aveva impegnato parecchio, ma sebbene cercasse di concentrarsi non riusciva assolutamente a decifrare quei geroglifici.
«Chi cazzu vonnu significari?» Spusey seguitava a scervellarsi e con quella domanda che gli martellava in testa faticò e non poco ad addormentarsi.
Al mattino appena sveglio telefonò al suo amico Montalbano e gli riferì della lettera e questi gli disse di inviargli un fax, avrebbe provveduto a fargliela decifrare a Catarella, un mago del computer.
Fu lo stesso Catarella con voce concitata a telefonargli «Spittori! Spittori Spusiddha a ttruvai u significatu» (storpiandolo era riuscito a dire il vero nome dell’ispettore) «trattasi di carattiri addiversu, a scrissiru in Wingdings, ma ricurdai picchì vitti i pisci, "Durante la tavolata la mia mano vi colpira! Nessuno mi sfuggira", chistu voli diri»
Ringraziò di cuore Catarella e si recò al molo dove sapeva di trovare le Long ed Arcade. Il primo come al solito, con la sua famigerata canna, era intento a pescare, piscispata. Piscispata? E’ chi nc’è i mali? Ora è a so stagiuni.
Il secondo invece dopo aver letto il famoso trattato “ Ma u pruppu cu tutti ddi tentaculi è i desra o i sinisra” ne stava ora leggendo un altro altrettanto famoso “ Ma a siccia quando ietta u niri, u faci mi si mmuccia o canta Faccetta nera?” Salutò e non volendo perdere ulteriore tempo, mostrò loro la lettera. I due interrompendo controvoglia, la loro piacevole occupazione, osservarono attentamente quei strani caratteri e il significato che Spusey aveva aggiunto al margine del foglio.
«Pi mia è ncarcunu chi ndi spirdimmu mu mbitamu e a quantu pari non sulu sapì usari u computer ma ti vosi puru sfidari» sentenziò le Long dopo una lunga riflessione.
«Hai ragiuni, ma pi mia è puru gnoranti, viristi chi non mintinu l’accentu supra all’a?» confermò Arcade al quale non sfuggiva mai niente, nemmeno il più piccolo dettaglio.
«E’propriu i chistu chi vi vuliva parrari, mi ndiva ccurgiutu subitu chi mancava l’accentu, pirciò aiva pinsatu mi vardamu i tema nta l’archiviu ra scola elementari»
La scuola, come tutte le strutture pubbliche, (Per opere pubbliche si intendono quei manufatti, realizzati a spese della collettività da enti territoriali quali Stato, Regione, Provincia o Comune, per essere fruiti indistintamente dai cittadini, e cioè destinate al conseguimento di un pubblico interesse.), versava ormai da anni in totale degrado, e l’archivio era messo piuttosto male, ma i tre amici non si scoraggiarono e si misero a frugare tra le montagne di temi che, in tutti quegli gli anni, gli alunni avevano svolto.
A Spusey ne capitò in mano uno di le Long che aveva per titolo “Fin che la barca va, lasciala andare” e un’altro di Arcade “La delicatissima e difficilissima fase dell'adolescenza, in cui l'equilibrio psichico dei ragazzi è particolarmente delicato” .I temi erano stati svolti in maniera esemplare e avevano fruttato ai due un 8+.
Era ormai da parecchie ore che erano impegnati a rovistare tra i temi, ma la ricerca pareva essere infruttuosa e lo sconforto si stava per impadronire dei tre amici, quando le Long, riemergendo da quella montagna di carta ed emettendo un grido di vittoria, sventolò sotto gli occhi di Spusey ed Arcade un tema svolto nel lontano 1977 da P.D. che aveva per titolo “A don Cicciu nci futtiru li banani, mi sapiti riri cu fù?” i due lo lessero velocemente e notarono che, oltre a fare schifo, all’interno non vi era nemmeno una vocale accentata …… (continua)

2 commenti:

u'longu ha detto...

Bella la trama, bello il contesto, aspettiamo fiduciosi la definizione del giallo, caro cugino.
Le Long ringrazia per la fiducia sulla pesca del pescespada, ma uno solo è capace a Favazzina di tale pesca con la canna,u Mister.
Concludo facendomi e facendovi una pregunta scientifica :
ma il maschio della "viola" è il "violo" o il "cazzo di re" ?

Spusiddha ha detto...

Caro Longu come diceva l’Americano “abbiamo rimasto soli”, se non ci inventiamo noi qualcosa non scrive più niente nessuno.
A proposito della tua domanda vorrei farne una anch’io, ma quando a viola e u cazzu i re si accoppiano, fanno i violini o le violette?