Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 30 gennaio 2013

F. Nome proprio di luogo s.f.

Rassicuro, la casa della Signora appare in buono stato, non così quella del Signore.
In buono stato e non solo: ritirerei le malanove al pittore che la pittò, si tinse di rosso porpora in prima giornata uggiosa (ma che colore ha? M&B), virò in rosso pompeiano sotto il sole del secondo giorno. Il pigmento, vabbè il murice ma ci devono stare pure sangue di camaleonte e fluido di lava vesuviana, sennò non si spiega.
Non sto a dirvi il godimento di parcheggiare sul pavè santacrociano.
Finisco prima di ridurvele a pignolata (è stagione, ndp).




18 commenti:

romanaccia ha detto...

Divina cavalleria!

romanaccia ha detto...

parcheggiatore? postante? perfezionista? promotore di dolci aventi come iniiale la p?

arcade fire ha detto...

pasticciere, hai visto il casino coi petrali?
O, mi sono portato a casa una pignolata vera: mo me la magno intera, na spasa da mezzo chilo, bianca e nera

arcade fire ha detto...

promotore di dolci con la p era moltissimo vicinissimo, considero che ciai preso

u'longu ha detto...

Propendo per un rosso sangu di porcu scannatu nella fase finale del deflusso dovuto alla scannatina.
Sempre meglio del verde pisello di un palazzo che svergognava la piazza.
Claudette, qualsiasi colore si dia alla tua magione è sempri a megghiu.
Ciao Mario

romanaccia ha detto...

Ringraziando sempre il Signore.
Ciao Mimmo, che si dice nel club dei nonni?

Spusiddha ha detto...

Il colore porpora (o rosso porpora) è un colore appartenente al gruppo dei rossi dalle origini antiche e dai vasti significati, pigmento di origine organica.
Il pigmento si estrae dal murice comune (Haustellum brandaris Linneo, 1758), un mollusco gasteropode appartenente alla famiglia dei Muricidae. Viene secreta da una ghiandola, come liquido vischioso di colore violaceo e già nell'antichità veniva utilizzata per la colorazione delle stoffe. In età imperiale rappresentava il colore per eccellenza.
In realtà, soprattutto all'epoca, la porpora poteva avere diverse sfumature di colore, in base alla preparazione. Il più ricercato era sempre il colore rosso porpora come conosciuto oggi, simile al colore del sangue e del fuoco. Per riuscire a tingere anche una sola veste occorrevano migliaia di esemplari.
Inoltre era un colore molto resistente ai lavaggi: era quindi preziosissima e solo in pochi potevano esibire in pubblico questo colore. Per lungo tempo fu riservata all'uso sacerdotale e regale, ma in seguito venne utilizzata anche dagli aristocratici romani per abbellirne le vesti. Sembra che i primi a produrre la porpora fossero i Fenici. La lavorazione della porpora costituì la fortuna delle città di Tiro e Sidone, quindi di numerose città greche, italiane, spagnole e nordafricane. Questa tecnica andò perduta, almeno in Europa, dal periodo che va dal pieno Medioevo al XVII secolo
Il colore caro Mario non è stato scelto a caso, “uso sacerdotale” e “aristocratici romani”

arcade fire ha detto...

ah, la nostra sacerdotessa di nonproprioroma!
Grazie Mimmo, ora il tutto assume un colore diverso.

u'longu ha detto...

Certo Spusidda, io parlo di rosso sangu di porcu e tu te ne esci con un trattato.
Claudette fare il nonno è bello ma è pure na grandissima camurria.
Mario mi hanno regalato la sigaretta elettronica, mi zuco puru a plastica,aggiunta alle solite quaranta.
Cu nasci tundu non poti muriri quadratu.

arcade fire ha detto...

Consiglio in ordine decrescente d'inefficacia: agopuntura, ipnosi, omeopatia, fiori di Bach, yoga.
A meno che tu non voglia ricorrere al rimedio magistrale: estrema minzione di bagnarota.

u'longu ha detto...

L'ultima mi sembra appropriata, non mi resta che reperire la bagnarota.
O forse va bene anche una di Soverato ?
Ah. saperlo

arcade fire ha detto...

stavo per consigliarti Lourdes o puru na caminata (anita) a Santiago di Compostela (sai, da quando mi hanno convertito...) ma poi, e chiccagghiu, di che si tratta? devi smettere di fumare non è chi t'avi a crisciru nu brazzu!

romanaccia ha detto...

eddire che da quando vedo in giro tutte queste sigarette elettroniche m'è tornata voglia di smettere. non che abbia ricominciato ci tengo a precisare.
non so se ve l'ho detto ma io ho letto pure il libro
http://www.anobii.com/books/E_facile_smettere_di_fumare_se_sai_come_farlo/0114b4c8fc4da39b95/
che a suo modo funziona. se non altro a un certo punto la voglia di fumare è di gran lunga superata dalla voglia di prendere l'autore a calci nel sedere

arcade fire ha detto...

che, non ce l'ho? pure in duplice copia e non so manco com'è entrato in casa. Ne regalerò una copia a Mimmo così lo prendiamo a puntati nto culu in due.
La fumatrice mi pare di conoscerla ma non mi ricordo il nome.
Era più allegra "l'impaticatore di tombe" (Tomb rider)

arcade fire ha detto...

Raider, stu cazzu i ngrisi, un tallone d'Achille

u'longu ha detto...

Premetto che il mio ragionamento è primordiale.
Nonostante fumi numerose sigarette con l'aggiunta di quella elettronica, sto bene, mai una tosse, mai una febbre, mai un cazzo.
E allora perchè smettere ? se deve venire la gran consolatrice venga pure, me ne sto fottendo anche di lei

chinnurastazioni ha detto...

Devo cominciare a somministrare nicotina al gatto cosi' cumincia a mangiari i menu, pisa carchi tri chili e non si movi chiù.

chinnurastazioni ha detto...

A proposito i ngrisi, dannata lingua, mi condiziona la vita lavorativa