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Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

martedì 1 marzo 2011

Divagazioni di un aspirante poeta

Otre ad essere, a mio parere, il più grande cantautore della musica leggera italiana, Francesco De Gregori è sicuramente anche un grande poeta. Lo testimoniano i versi delle sue canzoni, autentiche poesie. Eppure in una sua vecchia canzone, "Le storie di ieri" riferendosi ad un personaggio tristemente famoso, della pagina più nera, della nostra recente storia, dice: “ i poeti sono brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa”.
E’ vero quanto De Gregori afferma? Oppure ha voluto, come suo solito, cercare di scandalizzare?
Ad ogni modo, a parte quello che dice De Gregori, a me piace scrivere poesie e, siccome non ho la pretesa di credermi un poeta, non credo nemmeno di essere una brutta creatura.
Ma allora se non sono un poeta, come potrei definirmi?
Un esteta? Forse!
Un ammiratore delle cose belle? Più verosimile!
Sicuramente un amante della poesia. Un inguaribile romantico che fin da bambino, non conoscendo né metrica, né poetica, si divertiva, per gioco, a trovare rime e a cercare di comporre versi. Un eterno ragazzo, che si abbandona facilmente alle fantasticherie e che ha una fervida fantasia. Un uomo, che ha un animo sensibile e che guarda con interesse al presente, e a tutto ciò che lo circonda, ma che non dimentica il passato e, talvolta, pervaso da un velo di malinconia, si rifugia nei ricordi.
I ricordi! Come separarsi dai ricordi, soprattutto di quelli legati alla fanciullezza. Quando da ragazzi, dopo il lungo inverno, si aspettava con gioia l’arrivo della primavera. E poi col sole già caldo di marzo, le corse a piedi nudi sulla sabbia e, ancora, il primo timido contatto col mare.

IL SOLE DI MARZO

Il sole di marzo
timido scalda
la sabbia alla marina
e, a piedi nudi,
liberi corrono i bambini
segnando orme,
e ridono felici
al tiepido contatto
sulle piante molli.
Gettano le reti
in mare i pescatori
e urlano e fanno rumore
battendo a prua
con forza il tavolato;
e buttano pietre in mare
spingono i pesci verso la cattura.
Finito il rituale
tutto si placa,
veloci a riva
approdano le barche
e tirano le reti,
colme i marinai.
Anche i bambini
corsi a curiosare
dividono con loro la fatica,
diventa un gioco,
un semplice pretesto
per bagnarsi i piedi,
rigenerarsi al mare
e rifiorire, ancora,
a primavera.

4 commenti:

u'longu ha detto...

Bella Spusidda.
Sei veramente una persona molto sensibile è per questo sei un poeta, riesci a raccogliere attimi di vita, sensazioni, sapori, non importa di quando e dove, riesci a raccoglierli.
La poesia, secondo il mio modesto parere, è uno stato d'animo, musica della parola, lirica, non importa se in rima o in metrica,
è qualcosa che si ha dentro e a volte, solo a volte, riesce ad uscire.
Credo che De Gregori intendesee per "truffa" l'esternazione di un sentimento che altri non riescono a raccogliere o che raccolgono travisandolo, per questo truffaldino o forse semplicemente perchè gli suonava bene in quel modo.
Sei sempre il migliore, Spusey

arcade fire ha detto...

A tratti mi ricorda il sabato del villaggio la tua poesia, Mimmo: mi torna in mente "i fanciulli gridando su la piazzola in frotta...fanno un lieto romore".
Credo che quella di DG sia frase ironica, accomuna i poeti in genere al dittatore-poeta e tramite quelli enfatizza la negatività di questo: l'ho sempre intesa così.
FDG è sempre stato il mio preferito ma penso che Conte, De Andrè e Guccini gli siano superiori.
Ciao

Spusiddha ha detto...

Daccordo con voi in tutto cari amici.
La citazione di De Gregori, corretta in ambedue le vostre interpretazioni, mi è servita solo per aggangiarmi al resto dello scritto.
In quanto al migliore lo divido, senza il minimo dubbio, in parti uguali.

chinnurastazioni ha detto...

Bella Mimmo. La poesia è carica di suggestioni, un'atmosfera ricca di speranza.