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UGRECU

mercoledì 21 dicembre 2011

La carta del torrone

Bordighera, addì 21 dicembre 1892

Premiata ditta Cardone Francesco e Antonio, per conto di Sua Maestà la Regina veniamo a chiedervi la spedizione di casse in numero di due del torrone varietà a poglia, parimenti numero due casse di quei biscotti quaresimali di cui codesta ditta è produttrice.

Porgiamo distinti saluti
S.A.R. Margherita di Savoia
Il Segretario
*


A Reggio il torrone non lo sanno fare. Gira e mena, al torronaro non gli viene mai come dev'essere: duro e friabile che appena appena lo mastichi si scioglie in bocca senza una minima gommosità.
Siccome non lo sanno fare si sono inventati il torrone gelato, un ammasso di zucchero fondente incastonato di mandorle, frutta candita, pezzi di cioccolata: così sono in pace con la loro maestria, se non gli viene duro, lo fanno morbido. Il risultato finale non è sgradevole a vedersi con la forma a tronchetto e figure a tema natalizio istoriate sulla copertura di cioccolata, pure è piacevole da mangiare, poco però, essendo prodotto che "sdinga" a causa dell'eccesso zuccherino.
Mangiavo di questo torrone nell' adolescenza reggina e aspettavo: prima che venisse la vigilia di Natale sarebbe arrivato il torrone di Bagnara.
Quello sì era un torrone che mentre lo mangiavi non bastava dire quanto fosse buono ma dovevi ascoltare la leggenda che aveva dentro e il mito dei Cardone fornitori della regina e Frosina suo eterno rivale e l'astro nascente Careri allievo di Cardone e Minutolo allievo di Frosina e tutta Bagnara a cuocere torrone e mia zia di Porelli li conosceva tutti pure Pauleddu Cundari allievo di Staceppa, autodidatta.
Basta torrone, ottimo ma basta. Era della carta che volevo parlarvi.
La carta che avvolgeva la poglia era un foglio rettangolare di stagnola argento sul lato esterno, bianco a contatto col torrone, una cosa normale come un qualsiasi condorello.
Invece un involucro esterno così ce l'aveva solo Cardone: un foglio rettangolare rosso in trasparenza con piccole incisure lungo il bordo dei due lati minori che quando s'incaramellava il torrone le estreme sfrangiavano fuggendo via leggere dallo strozzo della torsione.
Sdipanavo l'attorcigliamento e stiravo con il palmo della mano il foglio, in leggera controluce prendevano vita la testa di uno che poi era il re d'Italia e le parole di uno che commissionava torrone per la regina Margherita.
Quando fui in grado di capire il testo -il torrone lo mangiavo da molto prima- la comprensione dovette coincidere, penso, con il mio periodo salgarian-patriottico-garibaldino: m'immaginai piroscafi sulla rotta Reggio-Genova, con una sosta a Civitavecchia forse. La spedizione delle poglie: rosse, erano rosse.
Passato quel tempo e altro tempo, non ho imparato la storia tanto da potermi dire illuso o disilluso.
Allora non avevo dubbi sull'Italia unita, sennò a che minchia serviva quel via vai di casse di torrone da Marineja a Bordighera?


*La commissione del segretario è corretta nella sostanza, non nella forma.
Le parole esatte non le ricordo, se qualcuno può correggere sarei contento.

9 commenti:

u'longu ha detto...

Solo per questo post meriteresti la cittadinanza bagnarota, fossi il sindaco di Bagnara te la darei subito, comprese le chiavi.
Non ti posso aiutare dal punto di vista storico perchè materialista sin da bambino, me ne fottevo assai della carta, pensavo solo al contenuto.
Mi fai ricordare un mio vicino di casa, Gianni u bagnarotu a bonanima, lavoratore stagionale del torrone, che ogni tanto, ero un bambino, mi mollava una lenza di torrone che teneva sempre in tasca.
Era incartata alla meno peggio, ma ancora calda di produzione, un sapore che non ho più ritrovato.
Posso solo aggiungere, ma non ne sono sicuro, che il colore della carta cambiava rispetto al tipo di torrone.
Ad esempio era rossa per il torrone classico, gialla per l'ostiato, blu per i bacetti, e via di seguito.
Ciao herr doctor

u'longu ha detto...

Solo per questo post meriteresti la cittadinanza bagnarota, fossi il sindaco di Bagnara te la darei subito, comprese le chiavi.
Non ti posso aiutare dal punto di vista storico perchè materialista sin da bambino, me ne fottevo assai della carta, pensavo solo al contenuto.
Mi fai ricordare un mio vicino di casa, Gianni u bagnarotu a bonanima, lavoratore stagionale del torrone, che ogni tanto, ero un bambino, mi mollava una lenza di torrone che teneva sempre in tasca.
Era incartata alla meno peggio, ma ancora calda di produzione, un sapore che non ho più ritrovato.
Posso solo aggiungere, ma non ne sono sicuro, che il colore della carta cambiava rispetto al tipo di torrone.
Ad esempio era rossa per il torrone classico, gialla per l'ostiato, blu per i bacetti, e via di seguito.
Ciao herr doctor

u'longu ha detto...

Scusatemi, ho perso la mano

chinnurastazioni ha detto...

E' dolce, troppo dolce, mi rizza u pilu sulu mi viru u zuccuru caramellato. Ho iniziato a mangiare torrone solo dopo che ho smesso di fumare. Delizioso, sublime. Adesso invece ne mangio fin troppo. Le cartine che ricordo sono quelle colorate trasperenti. Ciao Mario

Spusiddha ha detto...

Ricostruzione minuziosa e post delizioso, come il torrone che tutti gli anni quando vengo in vacanza ad agosto mi porto a casa, e custodisco gelosamente fino alla vigilia di Natale, perchè se ci manca il torrone di Bagnara per me e soprattutto per mio figlio non è Natale.
Grande come sempre caro Mario e buone feste a te e famiglia.

arcade fire ha detto...

Longu hai ragione sui colori delle varie qualità, ricordo.
Ciao Nino, beato te. Io continuo a fumare e mangio torrone che non è manco di Bagnara.
Grazie Spus, scialativi cu turruni e buone feste

u'longu ha detto...

Mio fratello e mia madre mi hanno spedito il torrone con la posta, puttanazza di quella spundatazza, non è ancora arrivato.
Voi vidiri chi su futtiru ?
Anzamadiu, per rappresaglia, metto sotto con la macchina il primo postino che mi capita.

romanaccia ha detto...

eh, io ho perso anche la testa se non commento questi tre bei post tutti a firma M. e dire che il calcio e il torrone manco mi piacciono, ma la luna sì, e pure voi! Buon Natale a tutti.
(emmaperò che Natale è senza una natività? ormai m'ero abituata a quelle garbatissime natività ateo-spirituali -mai mai mai direi cattocomuniste)

arcade fire ha detto...

speriamo piaccia ai piccoli, il torrone e che non sia andata sprecata la sosta intermedia del vapore. Buone feste