Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 23 ottobre 2010

Mi sfogo con voi

A) Qualcuno mi può dire, che cos’hanno in comune un mucchio di massi a forma di “T”, buttali lì, senza senso, a protezione di una proprietà privata, e l’esplicita urgenza di sistemare la costa e i moli di fronte a Favazzina ?
La solita farsa, anziché intervenire per il bene di tutti, con le tasse dei cittadini si privilegiano gli interessi dei privati.
E’ possibile che nessuno abbia una coscienza civica, un minimo di attaccamento e di responsabilità verso il proprio territorio, che sta andando piano, piano, a scomparire,i eroso dal mare e dalla pioggia. C’è bisogno di una trasformazione integrale, fatta rigorosamente, con un progetto sensato che interessi tutto il paese. non sti puttanati.


B) Quale fiducia possiamo avere per il futuro ? Io dico nessuna.
L’ottimistica spinta in avanti che ci vuole dovrebbe scaturire da una nuova classe di amministratori, << ma chisti n’di presentunu i parenti, comu roba nova>>. E’ ora di dire basta. Noi tutti, dobbiamo considerare il paese non come un luogo di una semplice vacanza, ma un mondo che ci appartiene, malgrado la distanza, e ogni volta che torniamo, anche per breve tempo, ci ricarichiamo fisicamente ed emozionalmente, facendoci sentire vivi.
E’ come un rifugio, per brevi momenti di riposo, un ambiente che riporta alle proprie radici. Amiamo la nostra terra, può sembrare retorica ma io ci credo.-

2 commenti:

Statua A ha detto...

C'era una gag di un programma comico di anni fa che recitava:
"Pessimismo e Fastidio", beh, io aggiungerei anche Ira!
Hai menzionato caro Chinnu proprio uno dei punti fondamentali e cioè l'atteggiamento che hanno la maggior parte delle persone nei confronti del paese, il quale viene solo ed esclusivamente considerato da essi come un luogo aundi venunu mi si sciacquettìunu i palli e cu si vitti si vitti!
Provate a immaginare Favazzina senza mare, o comunque con un mare decisamente inquinato da non consentire la balneazione(cosa possibile, vedi i timori di malumbra); oppure provate ad immaginarlo semplicemente completamente senza spiaggia(cosa possibile visto l'inarrestabile erosione costiera accentuata dagli scellerati interventi delle amministrazioni passate, presenti e sicuramente future).
Secondo voi cosa succederebbe in entrambi i casi?
Che la stragrande maggioranza delle persone, proprio quelle persone di cui parlavo prima, non verranno più a Favazzina se non forse solo per una granita..
Il fatto è che anche alcuni che non sono solo di passaggio dimostrano completa strafottenza nei confronti del paese!

Se non si cambia noi tutti atteggiamento e modo di pensare e vedere le cose, allora non si avrà mai il cambiamento, perchè solo se ci sarà un' unica voce attenta alla salute del paese, ci potrà essere un' opposizione (si badi bene non politica) alle scelte folli di chi amministra la res publica.

u'longu ha detto...

Caro Nino, lo sai, sono d'accordo con te.
Purtroppo. e sono costretto a dire purtroppo, in democrazia vale il voto, e non c'è distinzione tra chia ama la sua terra e chi altamente se ne fotte.
Vinceranno sempre gli stessi, perchè sono lì, perchè sanno come toccare lo stomaco e non il cuore dei residenti.
Noi ormai siamo fuori, votiamo per altri sindaci, e ti posso garantire che i risultati, almeno a Milano, non è che siano molto migliori che a Favazzina.
Ci rimane la protesta, la presa per il culo, per questo è importante che questo Blog viva, non c'è altro mezzo, non possiamo, quei quattro giorni che siamo in ferie, cambiare lo stato delle cose.
Non c'è il tempo.
La cultura dei compari è difficile da sconfiggere, ci vorrebbe una rivoluzione, ma con chi ? come ?
Non sono rassegnato, sono semplicemente realistico e se non fossi ateo, mi raccomanderei a qualcuno il alto.
Lo faccio lo stesso, a li voti