Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 24 giugno 2011

L'esame di maturità

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Esami di Stato conclusivi dei Corsi di Studio di Istruzione Secondaria Superiore

PROVA DI FAVAZZINOTO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

TIPOLOGIA A - TEMA DI ORDINE GENERALE
"Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti"
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).

"Se Cola cacava non muriva"

Il candidato analizzi il valore scato-escatologico di questa affermazione del Caratozzolo proponendo un confronto critico in relazione alla previsione del Warhol.

TIPOLOGIA B - ANALISI DEL TESTO
1)"Petra chi non faci lippu sa leva a sciumara"
2)"Petra chi non rucciulìa faci a muffa"

Il candidato proponga un'interpretazione complessiva del testo numero 1, valuti l'affermazione in positivo del Galanti "speriamo m'è petra chi faci lippu"(cfr Favazzina blog post W gli sposi) e la confronti con l'affermazione del Mariuzza "non c'intra nenti ma va bene lo stesso"nel post Accademia della Fava.
Il candidato analizzi il testo numero 2 "Petra chi non rucciulìa faci a muffa", svolga una comparazione fra i due testi proposti e spieghi che cosa dovrebbe fare una pietra a Favazzina.
Infine il candidato conduca un'indagine etimologica del termine "lippu".

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dalla pavimentazione della via marina fino al collasso del Circolo Autonomo Sportivo (CAS). A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico, di un sandwich storico o al più comu na pagnotta china di pumaroru e mulingiani friuti. A un’Età della catastrofe, che va dal 1950 sino ai postumi della prima versione (o toccu) di Patruni e Sutta, hanno fatto seguito una ventina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società favazzinota più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’80. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del paese come 'a Rimembranza, l’ex Pastificio e il litorale Sena-Suttafrunti, un’Età di catastrofe”.
Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’80 di Favazzina.


TIPOLOGIA D - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
"Ava cazzu! rissi Labbati quandu vitti a so soru prena
.
"Cola cula u cafè".
"Spetta mamma, prima mi lavu i mani e poi u culu".

L'ironia favazzinota è motivo di disaccordo. Alcuni studiosi la considerano una forma della cazzunaggine. (Longu: "Cazzunaggine e stortami: similitudini e differenze"; Spusidda-Longu: "Cazzon chi legge"). Altri autori negano l'autonomia di tale ironia che non presenta tratti distintivi dai caratteri comunali (Croceocrocè: "Perchè non possiamo non dirci cucuzzi longhi").

CONSEGNE
Sviluppa l’argomento o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

21 commenti:

u'longu ha detto...

Professore, si possono fare tutte le tracce ?

arcade fire ha detto...

voi siete commissario d'esame prof Longu, non facitili copiari

Galanti ha detto...

Arcade ogni tanto mi s'insinua il sospetto che tu alimenti il tuo genio con sostanze psicotrope!

arcade fire ha detto...

Galanti, sai che ingurgitavamo, da adolescenti a Favazzina? Zucameli, gli steli di quei fiori gialli da campo. Non ho mai smesso.

mariuzza ha detto...

Rido, rido e ancora rido fino alle lacrime...non riesco a trattenermi...Se Cola cacava non muriva!!!

Ma come si fa a non ridere con una frase del genere?
voglio sapere tutto di questo aneddoto... me lo racconterete
professori io per il momento non consegno...

romanaccia ha detto...

Mariù passami qualcosa

u'longu ha detto...

Mariuzza sono andati a scomodare momsieur de La Palice per indicare una cosa ovvia.
Noi invece l'avevamo in casa, senza tantu traficu, discreto.
Poi la bellezza cacofonica "Se Cola cacava non muriva".
Al genio di Mario il merito di servirceli su un piatto.
A proposito le sostanze dopanti, le zucameli, sono i fiori del trifoglio, almeno credo

chinnurastazioni ha detto...

Tipologia C: non si tratta di epatite. Boom economico e incrementu demogafico, ci portarono ru toccu a scupa, con puntate minime di dieciliri a manu, e poi, poi direttamenti o trisetti a cinqu con puntate i centu liri. Oggi? oggi jucamu a bidda, e sindi truvamu in dui, n'di cuntamu i tempi belli.

arcade fire ha detto...

Il prof Longu non dovrebbe suggerire così smaccatamente. Ma forse sì, cu si ndi futti! Zucameli, trifoglio, giusto, correttamente Acetosella. Struggente la rievocazione malinconica di Chinnu, è anche verità.
Mariù non nci passari nenti mancu a merendina: faci finta, è preparata.
Io genio? Eugenio! Non cugghiuniamu.

u'longu ha detto...

A trisetti a cincu si iucava a cincucentu lire a botta, milli pi chiddu chi chiamava.
Metà anni settanta milli liri a botta dumila pi chiddu chi chiamava.
Il gioco è stato portato a Favazzina da Lulù, che non era una donna, ma il padre di Gianni il Principe oggi detto il Direttori.
Migliori giocatori, come sempre Birrittedda e a bonanima i Petru u Corazzeri, assolutamente negati Petru u Cicaluni e a bonanima i Cicciu u Piloru.
Tutti gli altri allo stesso livello, alle dipendenze del Dio delle carte.
Un saluto agli esaminandi, chiedete pure. vi sarà dato.

Spusiddha ha detto...

Credo che opterò per lo scritto "Se cola cacava non muriva"
Un argomento che trovo davvero "profondo" anche se qualcuno lo trova invece "inbarazzante".
Sulla parola "Cazzuni" più che un saggio potrei scrivere un libro, troppo denso e bello il suo significato, credo che in nessun altro dialetto ci sia una parola simile per forza ed intensità.
Volevo dirti genio ma me l'ha rubata u Longu.
Mostro va bene?

romanaccia ha detto...

La mia preferita è l'analisi del testo. tipologia B.


Zucameli = agretti pure qui li mastichiamo. ma pure i bambini. vuoi vedere che sono quelli la causa di tutto?

arcade fire ha detto...

Mi ricorda un altro ritratto di sovrana che legge: Maria Antonietta di Maria Teresa d'Austria. Maestà, ditemi che non siete voi, povero collo.


Proprio ieri sera ho assistito a un musical con questa idea tutt'altro che disprezzabile: la vita di Maria Antonietta attraverso le canzoni di Madonna. Mi è piaciuto

chinnurastazioni ha detto...

Cu zucameli mi liavunu i renti, preferiv0 a sunna chi'n'ci ravunu e boi, era piu dolce e aveva un retrogusto di liquirizia.

Statua A ha detto...

Beh, fantastico il detto "Se Cola cacava non muriva", a dire il vero io l'ho sempre recitato per intero "se Cola cacava non muriva stuppatu".
E poi gli Zucameli, credo che tutti almeno una volta li abbiamo provati, sinceramente per l'etimologia non son preparato Prof. ma più che sostanza psicotropa Lei rischia di crear danno ai reni....

Saluti alla commissione

romanaccia ha detto...

*Maria Antonietta di Maria Teresa d'Austria
La mia amatissima sorella

arcade fire ha detto...

Perdonatemi lo scangio, maestà. Saluti a Ferdinando.

u'longu ha detto...

Statua, "stuppato" è un'aggiunta al detto che nel gergo favazzinoto non esiste, mai sentito.
Anzi rende inutile l'ironia sull'ovvietà perchè la specifica.
Naturalmente non essendoci nessuno che si può elevare a sacro tutore dei "detti", ognuno ha il diritto di raccontarla come meglio crede.

arcade fire ha detto...

Io mi ergo a tutore dei "cosiddetti".

romanaccia ha detto...

Che dire io mi aspErgo chi faci caddu.
Longu sei il mio filologo preferito. Peccato la democrazia

u'longu ha detto...

Grazie per la stima mia cara ma più che un filologo mi sento n'acchiappa saraghi a tradimento.
Gradisco la bellezza della parola, il suono, l'intercalare.
Certe bestemmie favazzinote sono favolose, rendono l'idea, lo stato d'animo.Perdonami Malumbra.
Ad esempio mi scappa un sarago di mezzu chilu, allora menziono invano Il Principale con entrambi i lati.
Mi scappa un cefalotto, santi di serie B tipo S. Gennaro, Rocco, Rita da Cascia.
Mi scappa una spigola e si leva puru a lenza, una miscela tendente all'Alto.
Ma non sono un blasfemo o forse si