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Salutamu!
UGRECU

giovedì 1 marzo 2012

Ciao Lucio

Purtroppo è vero, la notizia si sta diffondendo su tutta la rete, Lucio Dalla è morto.
Con lui scompare uno dei più grandi interpreti della canzone italiana, anzi a detta di molti, critici e gente comune, il migliore.
Con l’album “Dalla” del 1980, il più venduto quell’anno, a mio modesto parere credo abbia toccato l'apice del successo e della maturità artistica, mentre i singoli “Caruso” e “Come è profondo il mare” sono due perle che rimarranno indelebili nella storia della canzone italiana.
Francesco Guccini alla domanda, qual‘era la canzone che avrebbe voluto comporre, rispose senza esitazione “Come è profondo il mare”.
Ricordo ad un concerto con De Gregori nell’attesa che questi arrivasse, alcuni facinorosi si misero a gridare “nudo, nudo” e lui senza scomporsi minimamente rispose “Se questo può servire a qualcosa sono pronto a farlo”,ricevendo dal pubblico un fragoroso applauso e zittendo quegli imbecilli che volevano deriderlo.
Un grande Lucio Dalla che lascerà un vuoto enorme nel panorama musicale, poiché sia come interprete che come autore, ha inciso profondamente nella storia della musica italiana.

"Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c'e' niente di strano ma non posso venire.
Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare. . . .

Ora che sei lassù insieme agli angeli, puoi davvero volare, ciao Lucio.

7 commenti:

arcade fire ha detto...

Sai Mimmo, con Dalla e con tutte le cose che vengono da Bologna non sarò mai obiettivo. Amo visceralmente tutto di quella città: il crescentone di Piazza Maggiore (Piazza Grande), le torri, Il pavaglione, le osterie, i tortellini e Sguazzinelli Argia, qui in fondo alla via al 123. Però però, Dalla mi è piaciuto più da musicista. Come cantante pure mi è piaciuto, meno come autore. Qualche bella canzone del periodo d'oro (commercialmente). Il meglio, per i miei gusti, l'ha fatto nei tre album su testi di Roversi.
Nel 1975 (o forse 76 non ricordo) ha fatto un concerto alla villa comunale di Reggio, festival de l'Avanti (non l'Unità, strano). Saremo stati non più di cento persone, cantava le canzoni di Anidride Solforosa e fu grandioso, veramente. Ascoltai per la prima volta la canzone che risuona sugli scaluni ra cresia. Dimmi se non è poesia, tu che di queste cose sai.

Spusiddha ha detto...

Ho imparato ad apprezzare Dalla proprio con canzoni come Itaca, Anidride solforosa, Nuvolari, ecc., frutto della collaborazione con Roberto Roversi.
Ricordo quando all’indomani della separazione artistica con Roversi, i critici dissero che venendogli a mancare un collaboratore così bravo, un poeta come sai, Dalla non avrebbe più avuto alcuna risonanza, ne tantomeno il successo che aveva avuto finora.
Eppure si è saputo inventare anche come autore e credo, dopo il divorzio con Roversi, abbia scritto delle belle canzoni, forse più commerciali, questo è vero, alcune almeno, ma altre come Futura, Cara, La sera dei miracoli, Anna e Marco, L’anno che verrà, per citarne qualcuna, di autentica poesia.
Negli anni settanta era uscito un libro che aveva per titolo “Cercando un altro Egitto” dal nome, come sai, di una canzone di De Gregori. Parlava dei cantautori allora più famosi, come Guccini, Lolli, De Gregori, Dalla, Venditti, Bennato e altri. Su tutti l’autore (purtroppo non ricordo il nome) aveva qualcosa da ridire e faceva loro delle critiche più o meno severe. L’unico di cui parlava bene e ne decantava le lodi era Dalla, definendolo il miglior cantante italiano, al pari dei più blasonati cantanti stranieri di fama internazionale.
Come sai è sempre soggettivo il parere sui cantanti e ognuno di noi può esprimere qualsiasi tipo di giudizio.
Ti ricordi ad esempio Massimo Bubola? A me è sempre piaciuto, eppure il pubblico e la maggior parte dei critici, tranne per qualche rara eccezione, l’hanno sempre stroncato.
E che dire di Gigi D’alessio che ogni volta che fa un disco va sempre in vetta alla classifica dei dischi più venduti? O di Vasco Rossi, lontano parente di quello che cantava Vita spericolata?
Eppure la gente continua a comprare i suoi dischi, mentre De Gregori riesce a vendere si e no centomila copie.
Potremmo parlare per ore io e te, caro Mario, di musica e sarebbe una sana e bella discussione, conoscendo la tua competenza in campo musicale. Magari su qualche cosa non ci troveremmo d’accordo, ma è proprio questo il bello di una discussione tra due amici che si rispettano e si stimano reciprocamente.

arcade fire ha detto...

Optime Mimmo. Mettiamoci anche il Lungo che ci porta le canzoni francesi e poi staremo benissimo.
Ciao.

Longu, se Peppi u funtaneri non cià faci prova cu Mela a bagnarota.

u'longu ha detto...

prova

trilly ha detto...

Ciao Caro Lucio, incontrato al Bar dei Tribunali a Bologna qualche anno fa. Simpaticissimo con la sua vespa ed il casco che si illuminava tutto.

trilly ha detto...

Ciao Caro Lucio, incontrato al Bar dei Tribunali a Bologna qualche anno fa. Simpaticissimo con la sua vespa ed il casco che si illuminava tutto.

Anonimo ha detto...

E' una vera triste notizia la perdita di un cantautore di questa portata...

Per metterla sul ridere ricordo che una volta c'era una maglietta che diceva:

"Dalla non e' un cantante... e' un consiglio".