Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 19 maggio 2010

Ceddu i passu




Il mio motto è vivi e lascia vivere, ma non c'è tregua, a Reggio si continua a sparare al Falco Pecchiaiolo, comi si fussi na bella marbizza da cucinare alla cacciatora.
Fermiamo la strage di questo bellissimo rapace.

19 commenti:

arcade fire ha detto...

Mi volete sparare sparatemi
ma dopo buttatemi in un fosso
che figura da fesso
immobile su un ceppo falso
volante da un comò a una buffetta
in combutta quando ci sono
di cornuti emergenti alle pareti
ironico lo scorno del destino
di me e del mio nome
atterrato dal volo naturale
il salone principale
adorno

chinnurastazioni ha detto...

Abbandonato e dimenticato in un angolo della stanza, nessuno più mi degna di uno sguardo, i bambini si fermano a tirarmi le mie splendide piume, ingrati! Neanche un semplice gesto con le braccia a ricordare chi ero. Non ricordo più, da quanto tempo sono adagiato su questo trespolo finto, ho le piume piene di polvere e gli occhi vitrei che fissano il tetto. Bestiale.Impallinato, imbalsamato e obsoleto. Bellisima dedica Mario, ci vuole cuore.

Statua A ha detto...

Non mi abituerò mai all'idea che si spari a creature simili, così, senza motivo, perchè le motivazioni che da quel lato provengono non possono essere ritenute valide ma assurde.
Quale cosa più bella ed emozionante di vederli in volo, in tutta la loro eleganza perfetto connubio tra movenze accattivanti e calibrate e splendidi piumaggi.E' stato dato loro un dono, quello di volare, che associato ad essi porta alla massima espressione di libertà.

Statua A ha detto...

..E più penso alla mano armata di quegli idioti e più sale la rabbia..

..e più penso alle vittime innocenti offese in tutto il loro essere fino allo strappargli via anche la vita e più mi pervade una grande tristezza..

romanaccia ha detto...

Ah già già. Specie particolarmente protetta ai sensi della legge L.N 157/92, articolo 2, punti a-b del comma 1.
Sanzioni previste per abbattimento, cattura, detenzione di mammiferi o uccelli particolarmente protetti: arresto da 2 a 8 mesi o ammenda da € 774.69 a € 2065.83 sosp. lic. da 1 a 3 anni.

arcade fire ha detto...

Concilia?

romanaccia ha detto...

Non scherziamo, ripassavo per l'esame. Tra l'altro questa forma di bracconaggio mi pare di capire sia circoscritta alla provincia di RC. Tutto un altro ATC.

arcade fire ha detto...

questa la so, la so
Ambito territoriale di caccia.
Io, speriamu mi ti bocciunu.

arcade fire ha detto...

No, davvero,no. Anche solo per Anita.

u'longu ha detto...

Da ragazzino, 11 o 12 anni, mio padre mi portava a caccia.
Un giorno mi portò nell'uliveto di Mittà a caccia di marbizze.
Su una rama di livara si posarono una marbizza e uno scheccia, sarebbe un piccolo passeraceo, lo scricciolo.
Era la prima volta che sparavo ad esseri viventi, nell'emozione mirai allo scheccia, molto meno attraente della marbizza, e lo uccisi.
Ero felice per la mira ma quando lo raccolsi in mano, così piccolo e indifeso, irremediabilmente morto, ci rimasi molto male, piansi.
Non voglio fare il tenerone perchè ho ucciso miglia di pesci che avevano lo stesso diritto di vivere, ma sarà stato il rumore, la fucilata, tanto piombo per una creatura così piccola, che da allora odio la caccia.
Non la pesca, la caccia

romanaccia ha detto...

Non è che conosci qualcuno alla provincia di Roma? Un bieco complice animalista e tolstojano pari tuo che ha insabbiato tutta la mia pratica? Mi pareva strano che fosse tornata solo la ricevuta della raccomandata, ora sì che mi spiego tutto. mitiveniva nu prolasso mucoso.
Spara Juri spara. In teoria ce la dovrei fare, salvo prolassi emotivi drastici e improvvisi. In effetti andando a pescare polpi, siccome che li piavo co le mano, mi è capitato che il polpo aggrappato con tutte le forze allo scoglio si spaccasse a metà testa in mano mia e tentacoli su scoglio. Ebbè in effetti m'ha fatto una certa impressione. Per un po' non ho mangiato polpi. Si vedrà. Sempre che alcune persone smettano di ostacolare il corso delle cose.
Nel frattempo dice il saggio uccello vola come pesce nuota

arcade fire ha detto...

Accazzu, identikit
Ama la letteratura russa
Cita Moretti meglio di D'Alema
ora puru CCCP puru fedeli alla linea
Accazzu, ma chista è comunista!
Smetto subito. Pure la licenza del calasnicof, pure la patente del carrarmato, compagni chiudete n'occhio. E sparate.

chinnurastazioni ha detto...

Sarò andato due o tre volte a caccia con mio padre, ma praticando sia cacciatori che pescatori mi sono convinto che i pescatori sono meno presuntuosi dei cacciatori. Un cacciatore dopo un anno che va in giro per i campi col fucile in spalla è sicuro di conoscere tutto sulla selvaggina, sui cani, sui fucili e pure sulla botanica.
Non c’è nessuno che possa convincerlo del contrario e le opinioni degli altri l’ho lasciano
indifferente
Il pescatore è diverso.
E’ più modesto e desideroso d’imparare, anche dopo tanti anni che va a pescare, sa benissimo che quando si inizia, non basta buttare la lenza con l’amo in acqua per prendere i pesci.
Non è la prima volta che sei li, e non combini niente, mentre a pochi metri da te c’è qualcun’altro che faci u pizziu.
Mentre il cacciatore sapi tutti cosi, il pescatore non si vergogna di chiedere e domandare su lenzi, filo, finali, esche e canne ultra leggere.
Senza offesa il pescatore è una altra cosa. In bocca al lupo

u'longu ha detto...

Ti vedo con la giacca rossa ed il corno, fucile a tracolla, osterie al ritorno per bere vino e raccontare balle.
"Mi fuiu na lepri, nu cunigghiu fici a tempu mi si 'mmuccia,..."
I pescatori sparano palle sulla misura, i cacciatori sull'altezza del volo, sulle cartucce umide.
Entrambi amano la natura ed il paesaggio.
Entrambi uccidono per amore,della natura, degli animali, di loro stessi.
Io i polpi l'uccidevo e uccido con un morso in mezzo agli occhi.
Quando ci penso,che fottuto criminale che sono.
Il problema è che non ci penso.

chinnurastazioni ha detto...

A caccia della volpe come un qualsiasi suddito dell'UK.
Preferisco un taglio di fustagno o tappuni verde forestale calabro, che ne dici Mimmo?

Statua A ha detto...

Anche io quando ero piccolo andai a caccia con mio padre, da semplice spettatore ovviamente visto l'età. Non ricordo molto della battuta di caccia in senso stretto, solo il forte rumore degli spari che interrompevano la normale calma di quei luoghi, cozzando con tutto ciò che mi circondava. E come in natura, nel regno animale, il comportamento innato ti consente di discernere la preda dal predatore, capii subito la differenza tra il rumore degli spari e il suono del vento, della vegetazione agitata da esso e delle diverse forme di vita li presenti. Non mi accostai mai a quest'hobby, perchè di questo si tratta e proprio per la sua natura ancora più inconcepibile per me, cominciai invece ad apprezzare tutto quello che la natura ci offre, ad amare i luoghi e gli animali che li popolano, liberi, vivi.

romanaccia ha detto...

La caccia è col cane da ferma, tutto il resto è turpe qualunquismo

romanaccia ha detto...

Il mio, di qualunquismo eh.

arcade fire ha detto...

Oh (bocca aperta), che disillusione.