Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

martedì 4 maggio 2010

L'ULTIMA OCCASIONE

E meno male che le cuccette erano confort, quattro loculi, nella mia c'erano ancora bucce di fave che qualche nostra conterranea, chissà quando, aveva sbucciato per ammazzare il tempo.
Un giovanotto corpulento con le cuffie eternamente incollate, mi faceva a suo modo compagnia.
A Reggio Emilia è salita una coppia di vecchietti, marito e moglie, presentandosi :
:- Siamo di Cosenza -
Stavo per dire che la cosa mi lasciava alquanto indifferente o peggio ancora, che me ne strafottevo, poi ho lasciato perdere.
Nella notte i vecchietti hanno fatto un concerto in si bemolle con rantolo finale, sembrava volessero segare tutti gli alberi della Sila, ho capito perchè si erano presentati in quel modo, era un avvertimento.
Al duetto presto si è unito un altro componente dal compartimento accanto, era di S. Giovanni in Fiore.
Volevo soffocarli con i cuscini, ma erano troppo piccoli, i cuscini.
Ho passato la notte con il cuccettista, amico di mio fratello, grande intenditore di calate di conzu, con relative esche, ami, correnti, luna, insomma avrò detto due parole in tutta la notte.
Finalmente a Favazzina, la mia Macondo.
Sembra un cantiere aperto, camion, ruspe, escavatrici, betoniere, se ci fosse a Milano lo stesso fermento, erano già pronti per l'Expò.
Il mattino seguente a pesca, armato di canna, secchio e pastuni, destinazione finale Sutta a Frunti.
C'era una luce strana, bianca, dovuta ad una leggera velatura del cielo, il mare bianco anche lui non respirava, non c'era onda.
I gabbiani erano posati, puntini sul mare, tutto taceva, non c'era un alito di vento.
Sembrava tutto irreale, come se il tempo, le cose, la vita, si fossero fermati.
Ed infine l'ho visto.
Appoggiato alla Prima Rocca, rivolto verso Scilla, un uomo crocifisso perdeva sangue dalla testa per colpa di una corona di spine e dalle mani perchè inchiodate alla croce.
Gesù Cristo mi guardava sofferente, avrei voluto aiutarlo ma ero paralizzato dalla paura, dalla sorpresa, dallo sgomento.
Il cuore mi batteva all'impazzata, chiudevo gli occhi sperando fosse un miraggio, quando li riaprivo era sempre lì fermo a guardarmi.
Oh cazzo, anni di sano ateismo, materialismo storico e non, logica, lumi, ragione, bruciati in un bianco mattino.
Volevo parlargli ma avevo paura che mi rispondesse, volevo dirgli che lo stimavo come uomo, filosofo, pacifista.
Ma allora cos'era quella visione ?
Che fare ? chiamare i carabinieri, la capitaneria o un prete, il vescovato, e se poi scompariva ? forse era meglio sentire prima Malumbra.
Mentre ero fermo a ragionare sul da farsi, sento delle voci da oltre gli scogli, compaiono due uomini in tuta di lavoro, prendono il crocifisso, s'umbuttano a 'ncoddu e vanno via.
:- Fermi sacrileghi, blasfemi, cornuti e ladri di crocifissi - mi ritorna la voce
:- Questa è roba nostra, si faccia i cazzi suoi - risposero andandosene
La strada per Scilla, tra Sutta a Frunti ed Cunduleu, era chiusa al traffico, mio fratello mi dice
:- Stanno facendo un film di carattere religioso, da un paio di giorni bloccano la strada quando devono girare delle scene -
Quando ci hanno fatto passare, ho visto il mio Gesu Cristo appoggiato ad un muro, solo, abbandonato, sembrava un povero Cristo in castigo.
Mi sono sentito solo ed in castigo anch'io, un povero cristo.
Se mai uscirà questo film, vorrei chiedere al regista:
:- Ma brutto stronzo, ch'inci trasi Sutta a Frunti cu Calvario, che attinenza c'è tra a Rocca Randi ed il Golgota ? e poi non si lasciano cristi incustoditi, qualcuno ci può restare male, molto male.

Credo che sia stata la mia ultima occasione.

10 commenti:

arcade fire ha detto...

O Longu se ti fanno Papa, e dovrebbero, mi faccio prete. Spettacolo. Ponnu girari tutti i film chi vonnu ma meglio di quello che hai appena descritto è impossibile.

chinnurastazioni ha detto...

La seconda parte della storia è degna di essere un seguel di "Jesus Christ Superstar" in versione Favazzinota. La cuccetta ti riserva sempre incontri colorati, una volta, tanti anni fa, viaggiai con un tipo, dall'aspetto enorme, 110 chili per 1,85, il quale indossava una camicia gialla a manica corta e sotto maglia di lana a manica lunga, nella mano destra imbracciava un cosciotto di agnello come na sciunettta, e nell'altra aveva un filoni i casa con cotolette, ogni muzzicata parrava cu'ddiu. Fu un viaggio indimenticabile. Bellissima Mimmo

Statua A ha detto...

Troppo forte il viaggio in treno, è una delle classiche situazioni in cui ci si ritrova viaggiando lungo lo stivale e devo dire che poteva capitare di peggio.
Per quanto riguarda la "visione" beh, da "non credere" sia capitato giusto a te, una vera e propria ironia del caso. Comunque credo che non sia stata "l'ultima occasione", e a tal proposito mi verrebbe da dirti, "abbi fede".

romanaccia ha detto...

Folgorato sulla via di Cunduleu. Financo Pasolini tapoti. http://www.youtube.com/watch?v=8MeuFnCDOKk&feature=related

u'longu ha detto...

Grazie a tutti.
La mia fervida fantasia mi porta a raccontare cose, visioni, ma voglio chiarire in maniera definitiva.
Sono stato, sono, e sarò sempre ateo.
Non ci criru.
Se eventualmente, nonostante tutto, dovessero farmi papa, sarei come quello di Cecco.
Ma all'amici, altro che prete, cardinale con incarichi speciali.

Spusiddha ha detto...

Longu, pirchì svelasti u retroscena?
Putivi riri chi avivi avutu na visioni, cusì ambeci i l'elettrodottu, magari costruiunu nu santuariu e a tia ti faciunu santu!
NARRATORE IMPAREGGIABILE!

arcade fire ha detto...

Qui sibi nomen imposuit Micum I

Mico I non suona male, Le Long.

u'longu ha detto...

Caro Spusidda, preferisco l'elettrodotto.
Mario traduci, lo sai che andavo al Piria

u'longu ha detto...

Scusa ho capito, anzi intuito. Sarei MICO I, e resterei I, non credo che il papato andrebbe oltre.

arcade fire ha detto...

U Piria, Mimmo, è stata una scuola d'eccellenza. I ragionieri milanesi nda ponnu