Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 3 luglio 2009

Le stelle, i gechi e Morfeo

I rientri notturni nelle estati favazzinote hanno il primo posto nei miei ricordi più belli.
Inutile dire che fino ai fatidici diciotto anni ho patito il "coprifuoco" della mezzanotte.
Ogni sabato sera sempre la stessa scena.Tutti in piazza febbricitanti e vestiti fashion per andare a ballare e il fantastico rituale della scelta: "tu in macchina con me, tu 'nchiani cu iddu, figghioli non faciti bbuci chi i cristiani si curcaru a sta' ura".
Spettatrice divertita di tutto quel fermento, ogni volta mi preparavo mestamente ad andarmene a letto, affatto assonnata.Le solite chiacchiere con le vecchiette sedute fuori a prendersi il fresco della sera e poi di sopra a piedi nudi per le scale. Mi addormentavo in attesa del solito treno di passaggio, la scossa elettrica tra i fili agitati dal vento meglio di qualsiasi ninna nanna.
All'indomani dei benedetti diciotto anni, ogni veto pareva abolito: anche per me iniziarono i rituali del sabato sera, i vestiti da scegliere, gli amici con cui salire in macchina, i balli al pilone, i rientri alle quattro del mattino nel silenzio della notte, la statale illuminata dalla luna con quel mare calmo al mio fianco, amico silenzioso in attesa.
Il momento più bello doveva ancora iniziare: finalmente in camera, la porta della terrazza spalancata, mi appollaiavo sognante sulla balaustra col naso in su a guardare le stelle o i gechi sul muro in attesa della loro cena, in compagnia del solito treno.
Sempre in attesa. Di Morfeo, del prossimo sabato sera...
Della mia vita.

5 commenti:

Malumbra ha detto...

non hai detto cosa ti dicevano gli amici al tuo passaggio..

trilly ha detto...

Si,quelli che io credevo amici...
che figuraccia ogni volta!
Ah ecco! Mi hai dato lo spunto per l'argomento settimanale di Spusy. Le brutte figure ke ero costretta a subire per causa vostra! GREZZACCI!

u'longu ha detto...

Bella, brava Trylly
Ciao

chinnurastazioni ha detto...

Geco salamita e una farfalla, sul muro della sala d'aspetto della stazione di favazzina giocavano. Geco si avvicinava e farfalla scappava, uno, due, tri voti e gecu si mangiau a farfalla grigia. Bella trilly, quand'ero bambino, io e il mio amico Bitto facevamo a gara mi chiappaumu.

u Grecu ha detto...

Bellissima Trilly, il tuo post mi ha fatto ricordare un bel po' di storie sull'argomento.