Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 29 giugno 2009

PERICOLO INQUINAMENTO

Cari favazzinoti e non, quest'anno la campagna contro l'inquinamento marino promossa da Legambiente (Goletta verde) ha toccato parecchie coste calabresi, anche la nostra. Ci sono diverse voci che parlano di inquinamento che interessa anche la costa viola (a Reggio Calabria c'è già divieto di balneazione), si possono vedere i risultati all'indirizzo: http://www.ministerosalute.it/balneazione/risultatoProvincia.jsp?CodProv=080. La prima voce "200 m a sud torrente praia longa" si riferisce al torrente della zona che noi chiamiamo "cava musella", a circa 1,5/2 km da Favazzina. C'è qualcuno che ne sa di più?
Penso che questo argomento tocchi un po tutti, residenti e non al sud perchè, diciamoci la verità, c'è rimasto solo il mare
!
Poi c'è un'altro problema, un "regalino" (l'ennesimo) che ci vogliono fare i nostri rappresentanti politici! se avete un pò di pazienza leggete questo:

REGGIO CALABRIA:

RIGASSIFICATORE

GIOIA TAURO

creato da Gian Joseph Morici - Ultima modifica 16/06/2009 20:28

Danni al prezioso corallo nero, a turismo e salute di Costa Viola e Scilla

REGGIO CALABRIA: RIGASSIFICATORE GIOIA TAURO

Gasiera

GIOIA TAURO - REGGIO CALABRIA (UnoNotizie.it)

Il patrimonio naturalistico ambientale e marittimo calabrese d’interesse mondiale continua a perdere le sue ricchezze per l’inettitudine di una classe politica sempre più attenta agli interessi economici delle vari lobbies e sempre meno interessata alla salvaguardia delle peculiarità del nostro territorio e della salute dei cittadini che in esso risiedono.

Ai piedi della Ninfa Cratèide e di sua figlia Scilla, lungo la Costa Viola, decantata per le sue bellezze da Platone, si estende la colonia di corallo nero, unica e più grande del mondo, sensibile alle temperature e ai mutamenti ambientali, tanto da essere considerata specie protetta.

Anche questo incantesimo naturale che il tempo ha gelosamente custodito lungo i secoli nelle acque del mare, tra i 50 e i 110 mt di profondità, rischia oggi di venire annientato in pochissimo tempo con la realizzazione di un mega rigassificatore unico al mondo dalla capacità di 12-16 miliardi di mc di gas.

Infatti il gas arriverà a Gioia Tauro con le metaniere in forma liquida ad una temperatura di - 163° centigradi e nelle operazioni di rigassificazione verrà portato alla temperatura di 9°centigradi. Il tutto avverrà prelevando l’acqua del mare alla quale verrà sottratta un’enorme quantità di energia calorica prima di essere restituita alle nostre coste più bassa di 7° e addittivata con IPOCLORITO DI SODIO (OSSIA: CANDEGGINA).

Nello studio d’impatto ambientale di parte, presentato dalla società Lng, manca qualsiasi riferimento ad un’analisi dello stato di salute del nostro mare, o meglio prendono in considerazione i dati di uno studio del Ministero Ambiente del 1996-99 come se negli ultimi dieci anni non fosse cambiato nulla.

In realtà proprio in questi anni il nostro mare è stato sempre più inquinato ed oggi, in base ai dati pubblici forniti dal Ministero della Salute, in provincia di Reggio Calabria risulta che le acque di San Ferdinando sono già fortemente inquinate (cfr. risultati e tabelle del ministero pubblicate all’indirizzo internet http://www.ministerosalute.it/balneazione/risultatoProvincia.jsp?CodProv=080).

Dai risultati emerge chiaro che la balneabilità a San Ferdinando è vietata per ampi tratti proprio per inquinamento. Da tali analisi risulta che le nostre acque sarebbero già inquinate oltre la soglia di legge, non balneabili e da sottoporre sin da subito a provvedimenti di bonifica e successivi monitoraggi di verifica” altro che costruire un rigassificatore con autorizzazione di riversare in mare IPOCLOCORITO DI SODIO, candeggina altamente inquinante, i cui composti sarebbero cancerogeni.

Tutto ciò è potuto accadere per la miopia politica dei nostri amministratori che nel permettere la presenza di numerose strutture dall’elevatissimo impatto ambientale tutte in pochi chilometri quadrati di territorio della Piana, ci hanno portati ad un punto di “non ritorno” non in grado di ricevere più alcun tipo di ulteriore inquinamento.

Allo stato dei fatti manca inoltre uno studio serio, neutrale e pubblico sulle conseguenze di quest’ultima attività con l’ ecosistema marino e anche sulla possibilità di arrecare danno al “corallo nero” o di dare il colpo di grazie all’attività dei pescatori delle nostre coste. Nello studio di parte presentato dalla LNG ci si limita solamente ad affermare che le quantità di ipoclorito di sodio che verranno riversate nelle nostre acque saranno nei limiti consentiti dalla legge come se fissare un limite possa evitare ad un veleno di essere tale.

Queste sostanze che saranno riversate in mare anche se nei limiti di legge inquineranno e l’inquinamento è dannoso per la salute e l’ecosistema.
Come possiamo credere che il turismo non subirà alcuna conseguenza? Chi si bagnerà nelle nostre acque sempre più inquinate e sempre più fredde? E quanti posti di lavoro si perderanno a fronte delle 80 persone impiegate nel rigassificatore?

Vogliono costruire un ecomostro, di nome e di fatto. La fila dei questuanti per avere prebende, ogni giorno s’infittisce. A parte due sindaci della Piana nessun politico di rilievo si è interessato delle conseguenze sul territorio e dei pericoli incombenti sulle popolazioni. I partiti una volta d’opposizione, sensibili alla salvaguardia dell’ambiente, oggi sono diventati partiti di governo e non si interessano più della salvaguardia del territorio e delle sue ricchezze naturali.

Dalla politica continuano ad arrivare le consuete proposte per monetizzare il pericolo, usando l’arma inebriante del danaro e il ricatto dei posti di lavoro, modo indegno di un paese civile per favorire luoghi ad economia forte, i quali si liberano di questi impianti pericolosi per allocarli altrove, dove la politica è inesistente o acquiescente.

Ancora una volta il sud viene sfruttato , ancora una volta con il benestare di tutta la classe politica calabrese e la piana di Gioia Tauro viene colonizzata per soddisfare le esigenze dei potenti di turno.

Noi a questo sistema non ci stiamo e continueremo ad opporci.

I delegati del comitato
Giuseppe Rizzo
Jacopo Rizzo
Renato Bellofiore

- Uno Notizie Reggio Calabria –



5 commenti:

chinnurastazioni ha detto...

O GLAUCO, Dio marino, svegliati dal tuo sonno, e dal fondale dove tu giaci,risali in superfice, in aiuto a Scilla, la tua amata. La maga Circe, sotto lo spoglie di politici inetti tornano ad avvelenare le tue acque,distruggendo la tua amata e la costa viola.

Spusiddha ha detto...

Quando vene costruito il porto a Gioia Tauro, già d’allora sapevo le nefaste conseguenze alle quali la nostra zona sarebbe andata incontro. Era sufficiente conoscere i problemi con l’inquinamento che hanno avuto o hanno città come Augusta, Portovesme, Porto Torres , Taranto, Saline, tanto per citarne qualcuna, per capire cosa ci aspettava. Basta stare sdraiati sulla spiaggia di Favazzina e, orologio alla mano, ogni minuto, massimo due passa una porta container. Ormai da anni sul nostro mare galleggia una patina oleosa impossibile da non notare. In un recente servizio televisivo sulle coste della Calabria, si parlava del degrado delle nostre spiagge e dell’inquinamento che oramai ha raggiunto livelli preoccupanti, soprattutto dovuto alla mancanza di depuratori e alle fiumare nelle quali vengono scaricati ogni sorta di rifiuti, che poi a causa delle piene vengono riversati regolarmente in mare.
Adesso ci manca il rigassificatore, poi faranno gli inceneritori e dei calabresi non rimarrà più traccia.
Purtroppo dei politici in generale e soprattutto di quelli del sud, non mi aspetto niente di buono, sono tutti uguali a qualsiasi credo politico appartengono, si venderebbero pure l’anima per il loro tornaconto.
Secondo me ci vorrebbero delle dimostrazioni di forza, coinvolgere il più possibile l’opinione pubblica con continue manifestazioni di protesta. Fare intervenire i midia, giornali, televisione, trasmissioni come Annozero o Striscia la notizia potrebbero servire a far conoscere il problema e a smuovere le coscienze, anche se sono sempre convinto che da noi per risolvere i problemi bisogna cambiare prima le teste.
Mi conforta il fatto che nonostante tutto c’è ancora gente che ha voglia di lottare, come i delegati del comitato, che non si vuol piegare al sistema e che, seppur piccola, ci da la speranza per poter vivere in un mondo migliore.

u'longu ha detto...

Bisognerebbe ritornare al fenomeno del brigantaggio, quello che per fame costrinse migliaia di persone a diventare briganti.
Ora è al contrario, la deformazione del brigantaggio ('ndragheta) è al potere, i poveri cristi non possono nemmeno diventare briganti. Ci rimane la pirateria

IUSI ha detto...

Vi segnalo il Blog del MONITORAGGIOIDROGRAFICO, dove troverete cose molto interessanti e non solo; per le istituzioni, Vi suggerisco di accedere previo codice d'accesso dato dall'AFor, alla piattaforma NINPHEA dove troverete la reale fotografia della Calabria, inerenti le problematiche del dissesto idrogeologico e di tutto quello che concerne l'inquinamento dei fiumi e torrenti Calabresi.
Grazie per l'attenzione, il Coordinatore Provinciale di Reggio Calabria del Centro dati del Servizio Regionale di MONITORAGGIO IDROGRAFICO p.a. IUSI
http://monitoraggioidrografico.blogspot.com/

chinnurastazioni ha detto...

La Goletta Verde è stata invitata a venire in Calabria dal rappresentate regionale dell’associazione. L’ intento è quello di denunciare lo stato di degrado delle nostre coste: abusivismo edilizio, intrallazzi di rifiuti tossici e radioattivi, inquinamento organico da fogne. Tutto questo è stato voluto per sensibilizzare l’opinione pubblica e quella degli operatori turistici calabresi. Raggiungere attraverso l’informazione e la sensibilizzazione tutti i strati sociali. Anzichè intervenire per eliminare il problema dell’inquinamento del mare, il nostro comune si limita esclusivamente a vietare la balneazione,. Negli anni passati il povero Dott. Currò , dopo attente analisi delle acque marine antistante, faceva esporre il cartello “DIVIETO DI BALNEAZIONE. Oggi è ancora così.”