Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 3 giugno 2009

“La strafiga”

Parecchi anni fa, una trentina circa, venne in ferie a Favazzina, la classica “sciura” milanese piena di “danè” e insieme a lei le due figlie, una bionda e una mora. Erano, è giusto dirlo, tutte e due delle belle ragazze, ma mentre le mora era sempre sorridente e alla mano, la bionda era parecchio antipatica e se la tirava in modo bestiale. Guardava tutti dall’alto in basso in modo altezzoso e quando camminava stava talmente ritta che pareva avesse un manico di scopa infilato dentro al culo.
Al mattino quando arrivava in spiaggia più che a farsi il bagno, pareva dovesse andare a fare una sfilata. Non aveva un capello fuori posto ed era truccata in maniera perfetta, senza la minima sbavatura. Si sedeva sulla sdraio sotto il suo ombrellone e se ne stava tutto il tempo così, a guardare tutto quello che accadeva intorno a lei, senza muovere un ciglio, o manifestare la più piccola emozione. Sembrava una statua di sale anche per via della carnagione chiara che raramente i raggi del sole riuscivano a sfiorare. Il bagno manco a parlarne e il massimo che si concedeva era bagnarsi i piedi quando sulla spiaggia eravamo rimasti solo in pochi.
Ferruccio mitico personaggio di quegli anni e grande amico, na putiva schiariri.
«A me quella lì mi sta sulle palle! Cosa crede che c’è l'ha solo lei? Uno di questi giorni la butto in mare, gliele devo far abbassare quelle arie da gran fica».
Tutti i giorni seguitava a ripetere la stessa cosa, con la sua caratteristica parlata umbra che mi faceva morire ascoltare.
«Ma lasciala perdere, magari poi sua madre si offende» cercavo in tutti i modi di dissuaderlo, essendo la madre divenuta nostra amica.
Ma lui non se ne dava per inteso e un giorno, insieme a un gruppetto di nostri amici (non ricordo bene, ma magari vi erano pure u Longu e Arcade) si avvicinarono alla ragazza e prima che lei si rendesse conto di cosa stesse accadendo, la sollevarono di peso con tutta la sdraio e, correndo veloci, come la Madonna in processione, la buttarono in mare, tra i gridolini isterici della ragazza che, un affronto simile, ad una come lei, la più strafiga della spiaggia, non se lo sarebbe mai aspettato.
Una volta in mare, Ferruccio non ancora contento e per completate l’opera si avventò su di lei e la spinse sott’acqua con un piacere sadico, quasi affogandola, poiché la ragazza, tra l’altro, non sapeva nemmeno nuotare.
Io ero lì vicino e riuscii ad afferrarla e a fatica la tirai su, con lei che terrorizzata si era avvinghiata a me come un polipo. I capelli le si erano disfatti e c’è li aveva tutti appiccicati sulla testa, mentre il trucco, ormai sciolto, le colava sulle guance impiastrandole il volto, pareva avesse una maschera e, in preda al panico, aveva perso tutta la sua compostezza.
Schiumando rabbia tornò al suo ombrellone lanciando sguardi carichi d’odio a Ferruccio e compagni, mentre questi, contento per la riuscita se la rideva di gusto, beffeggiandola.
Raccolse le sue cose e velocemente si allontanò dalla spiaggia, furente, ma, almeno per quella volta, con i piedi per terra e non librandosi in aria come solitamente le piaceva fare.

7 commenti:

arcade fire ha detto...

Certo che c'ero, Mimmo. Tu dovresti ricordare di quella sera quando la bionda ci snobbò tutti e non venne alla cena a casa di Ferruccio. Andammo (con la complicità della madre) a casa sua dai Briganti e la tirammo giù dal letto. Il frusciar della seta, il profumo di marca e lo sbirciar infra generoso scollo ci mise knock down.

Spusiddha ha detto...

Il seguito, giuro, non me lo ricordavo, d'altronde sono passati trent'anni.
Certo che in quel periodo ci siamo divertiti un sacco!
Grande Ferruccio, pensa che non ho più saputo niente di lui, mi farebbe davvero piacere risentirlo, credo che adesso dovrebbe avere più di settantanni.
Antipatica ma "bona" la bionda!
All'epoca, sono sincero, più di un pensierino glielo feci!

trilly ha detto...

Gli uomini preferiscono le bionde...ma sposano le more!

u Grecu ha detto...

Aspettate, aspettate. Cu è stu Ferruccio dall'Umbria? e raundi veniva i precisu? Mi piacerebbe saperne di puù su questo personaggio misterioso (per me). Poi la storia della bionda snob è un vero capolavoro :-)

u'longu ha detto...

Bella Spusidda, mi ricordo quando la buttammo a mare con tutta la sdraio e accessori da mare.
Antipatica, ma che....

u'longu ha detto...

Spusidda la nostra omonomia ha colpito ancora.
Recatomi al CAF della CGIL per il 730 mi hanno detto che risultava tutto dichiarato.
Impossibile, rispondo, devo ancora dichiarare.
Dopo tante insistenze, hanno fatto le ricerche con il codice fiscale e si è scoperto l'arcano.
Eri tu il quello che aveva dichiarato.
L'anno prossimo, facciamolo congiunto, risparmiamo tempo e magari soldi.

Spusiddha ha detto...

Caro Longo pure a me l'anno prima era successo.
Forse sarebbe meglio non fare più il 730 mi pare che lo stato c'è ne frega già abbastanza di soldi!