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Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

domenica 16 settembre 2007

U campione i biliardo

Continuando l'ormai storica serie "Le avventure di Raffaele" vorrei narrare un evento che forse pochi ricordano!

Primi anni '90
Una sera me ne stavo seduto tranquillo al Bar ru magu. Sembrava una serata come tante... al bar c'era poca gente perché erano andati tutti ad assistere ad una recitina che si teneva all'asilo. Non sapevo che da li a poco avrei assistito ad un serie di eventi che avrei ricordato per sempre piegandomi dalle risate!
Colsi l'occasione per fare due chiacchiere con Raffaele e Walter u Melanisi che erano seduti poco distanti e stavano osservando alcuni avventori che giocavano a biliardo.
Raffaele: "Belin come giocano male! In questo paese non sanno giocare a biliardo... noi a G* si che giochiamo, mica come questi... poi io sono un campione, ho vinto diversi tornei, anche regionali... poi mi sono classificato...".
A Walter non servì altro: "Minchia Raffaele, sempre il solito contaballe! ma cos'hai vinto pirla di un campione!"
Raffaele sentendosi punto nell'orgoglio (e quando mai) millantantò chissà quali e quanti titoli sportivi. Walter lanciò al sfida: "Va bene, grande campione allora giochiamo all'americana, io sono in squadra con il greco!". Fu inutile dirgli che non sapevo manco tenere la stecca in mano e che giocando con me avrebbe fatto una figura pessima... ormai il guanto della sfida era tratto e non potevo tirarmi indietro.
Raffaele intanto si era alleato con il fido Marcello (sua spalla comica per anni). Ormai tutto era pronto... la tenzone stava per cominciare! Quota in palio, oltre l'umiliazione del perdente, il pagamento dell'uso del biliardo.
Già dopo i primi dieci minuti di gioco io e Walter eravamo clamorosamente sotto! Tra l'altro mi ero reso conto che, se io non sapevo tenere la stecca in mano, Walter, se possibile, era ancora più scarso di me! Raffaele se la ridacchiava sotto i baffi... la sconfitta era inevitabile. Walter era inaspettatamente tranquillo anche perché stava per sfoderare una arma sottile e implacabile... LA GUERRA PSICOLOGICA!
Ogni volta che Raffaele si apprestava al tiro cominciava: "Forza Pirla di un campione... facci vedere come la sbagli.... vedi di non strappare il panno pirlone! Dai non metterci due ore che altre persone vogliono giocare..." Raffaele iniziò prima ad innervosirsi, poi ad incazzarsi quindi a SBAGLIARE CLAMOROSAMENTE anche i tiri più facili! Intanto io e Walter usando la tecnica di tentare solo i tiri facili e, nel contempo, di cercare di coprire le bilie a Raffaele rimontavamo sempre di più lo svantaggio riportandoci in una situazione di parità.
Nell'ordine Raffaele, per giustificare gli errori, portò le seguenti argomentazione: il biliardo pende (non come quelli di G*), le stecche sono storte, le sponde non rispondono bene, il panno non è riscaldato, il gessetto non.... gessetta e quant'altro!
Nel frattempo nel paese si era sparsa la voce della tenzone e, complice anche la fine della recita, il bar si era riempito di pubblico non pagante che incitava vigorosamente i contendenti e che si ammazzava dalle risate di fronte ai punzecchiamenti di Walter e agli errori di Raffaele che, nel frattempo, si era messo a litigare anche con il pubblico!
Dopo una mezz'ora di gioco eravamo rimasti con solo due bilie, palla in mano a Raffaele, sua bilia, a causa di un nostro errore, piazzata davanti alla buca.... il tiro della vittoria... praticamente un calcio di rigore!
Raffaele si sdraia sul biliardo, si rialza, usa il gessetto, controlla con un occhio chiuso che la stecca sia dritta, fà il giro del biliardo in ginocchio con lo sguardo rasente al panno.
Walter: "Ma ti vuoi muovere! minchia... un campione di biliardo che fa tutte 'ste cose... dai la metterebbe in buca anche un bambino... cazzo stiam' facendo notte!".
Moviola
Raffaele si piega, si rialza, si ripiega, si rialza, usa il gessetto, poi si ripiega, stringe un po' gli occhi, trattiene il fiato, suda, diventa rosso, dovrebbe piazzare delicatamente la palla in buca... basterebbe una leggera spintarella... invece.... LANCIA UNA BORDATA PAZZESCA! Le palle rimbalzano nel biliardo e escono fuori. La prima rotea nell'aria, piroetta e si deposita 'nti cugghiuni i Roccu ra Palasia che inizia a saltellare a piedi uniti emettendo mugugni e facendo scompisciare tutti gli avventori. L'altra va dritta dritta sul bancone del Mago delle granite che inizia a inveire rumorosamente contro Raffaele: "Raffaele, si sempre tu chi fai burdello!!!". Nel trambusto generale Walter raccoglie le palle, le posiziona, manda la nostra in buca, con un sorrisino si avvicina a Raffaele e dice: "Uè, campione di biliardo! abbiamo vinto, c'è il conto da pagare!".
Raffaele rosso in faccia e prossimo ad una crisi isterica butta la stecca dicendo "giocate voi!" e se ne va, ovviamente senza pagare!
Walter con aria di sufficienza paga il conto rivolgendo epiteti a Raffaele quale Pirla, Barbone e... campione di biliardo.

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