Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

martedì 8 giugno 2010

P. Cerasus Ibrida





Può essere. Può benissimo essere.
Prunus cerasifera: Ciliegia susina o Suregio o Mirabella o Mirabolana o Prugna Amolo o Susina Amolo.
"Antico ibrido naturale tra susino e ciliegio. ... Ha portamento espanso, con chioma aperta, irregolare e fitta, dai rametti spinosi, di altezza fino a 7,5 metri.
Il Frutto ha la forma di una Ciliegia, ma ha la grossezza dell’Albicocca:... è tondo e marcato da un lato con un rudimento di sutùra, che però è appena visibile.
La polpa è gialla ... ed è composta di un tessuto di filamenti fibrosi che le è particolare."
"Il suo gusto ha poco rilievo*, e sente più della Susina, che della Ciliegia.
Il nocciolo è oblongo, schiacciato ed appuntato come quello delle Susine, e la polpa che lo avvolge vi è così attaccata che non ne resta mai spogliato: esso chiude una mandorla oblonga e leggermente amarognola."

* Vabè son gusti (ndr)

9 commenti:

arcade fire ha detto...

Vedi mò?
u capu Chemi aveva creato la prunocirasa. Pure io tradizionalista, preferisco i pruna di Oblungo viola blu fucsia, che colore era?

romanaccia ha detto...

Prugne rosse da voi non ne voglio e me ne fotto da voi.
Sò scelte.

Statua A ha detto...

Ma che so, non ce sto a capì più nulla, forse ha ragione Longu nel dire che son le stesse ma solo che possono ancora maturare di più, forse no, non so, io comunque ricordo che dentro non sono di colore giallo ma piuttosto di un rosso scuro.
Insomma l'unica cosa certa per ora, oltre alla bonta delle prugne in questione, è che ancora una volta senza volerlo Chinnurastazioni dettau l'argomento settimanale, giusta infatti la tua etichetta a questo post Romanaccia.

u'longu ha detto...

Ah quanto amo la polemica.
Io non voglio dire che non esistono prugne rosse in natura, con tutti gli scienziati (anche ferrovieri)e i super contadini che ci sono in giro, ci saranno prugne gialle,verdi,marroni,cobalto, verde mare, occhio di pernice.
Dico solo che quelle favazzinote, prima della rivoluzione chemiana e anche dopo, avevano quel colore.
Magari si sono estinte, siccaru, ma credo che come sapore non avessero eguali.
Naturalmente, de gustibus.

chinnurastazioni ha detto...

La prugna di Favazzina e se vogliamo retrodatarla quella dei Ruffo aviva natru sapuri, sapiva di muredda russa con lampi di asprigno che stuzzicava u gustu, u nozzulu ti ristava in bocca fino a quandu non ti sintivi rattari u palatu.

u'longu ha detto...

Nino, ai Ruffo e a tutti quelli come loro, io le prugne gliele infilerei nel culo a una a una.
Poi passerei ai meloni

romanaccia ha detto...

Reazionari conservatori borghesi. La prugna rossa la trionferà!

arcade fire ha detto...

Manco mi piacciono le prugne, preferisco i meloni. Buonanotte

Spusiddha ha detto...

Conzala comu voi sempri è cucuzza!
Parliamo tutti delle stesse prugne, i pruna ru capu.
Se lui è stato il primo che le ha portate a Favazzina non possiamo certo togliergli il merito!
Comunque nella vigna a Frunti avevo due piante di duroni che erano una meraviglia!