Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

domenica 21 marzo 2010

Il "Malumbra" d.o.c.

Voglio segnalarvi il vino prodotto con tanta passione dai fratelli Fabio e Sergio M. un classico della nostra terra e dei nostri vitigni.

Vitigni utilizzati: Gaglioppo 95-100%, Trebbiano toscano/Greco bianco massimo 5%. Gradazione alcolica minima totale: 12,5%. Invecchiamento obbligatorio: 7 mesi. Caratteristiche: colore rosso rubino; profumo gradevole, delicato, intensamente vinoso; sapore secco, corposo, caldo, armonico, vellutato con l'invecchiamento. Denominazioni e qualificazioni particolari:

-"Classico": se prodotto nel territorio di Favazzina
-"Superiore": con gradazione minima del 13,5%.
-"Riserva": con gradazione minima del 13,5% ed invecchiamento di 2 anni.
Abbinamenti con i cibi: arrosti, selvaggina. Temperatura di servizio consigliata: 18-20 °C

A suffragare la sua notorietà e soprattutto l'indiscussa qualità, vi allego il filmato di un noto sommelier che ne decanta le lodi.


18 commenti:

Statua A ha detto...

Insuperabile Albanese!

arcade fire ha detto...

Sempri citu è!

u'longu ha detto...

Cu sapi comu, ho pensato la stessa cosa.
Lo proprorrei per il lavaggio delle stoviglie

chinnurastazioni ha detto...

Anche contro il calcare va bene.

chinnurastazioni ha detto...

Tuttavia, è megghiju un citu i Favazzina che un pastorizzato ra Franciacorta

Malumbra ha detto...

ancora cu stu citu, vardati chi è bonu! spusidda u pruvau.
Arcade e Longu voi ormai siete da tavernello, oh oh..

Spusiddha ha detto...

E' vero io l'ho assaggiato! Ovviamente niente a che vedere coi vini dei nostri padri, però si puo migliorare.
Quello che difetta maggiormente, e Malumbra lo sa, è la gradazione alcolica, troppo leggero, per adesso un vino per signore (senza offesa naturalmente).

arcade fire ha detto...

Visto l'impegno aggiungo un aggettivo positivo. Citu promettente

Spusiddha ha detto...

Volevo anche segnalare che i vitigni da me indicati non sono quelli delle nostre parti, pensavo che qualcuno se ne accorgesse e lo facesse notare.
Da noi si usava, o almeno mio padre nelle mostre vigne usava, il 50% di Bordeaux l'uva nera più coltivata al mondo, il 20% di Maddamma, il 20% di Malvasia, il 2-3% di Zibibbo (volutamente non raccolto e lasciato sulla vite) e il resto di uva varia, come a Livedda e altre.

Spusiddha ha detto...

Mario, data la bassa gradazione, difficile che possa diventare perfino citu!

trilly ha detto...

Povero Malumbrello, io sono certa che è buono il tuo vinello ;-)
Un caro saluto.

arcade fire ha detto...

Si capiva che ironizzavi, Mimmo. Il gaglioppo non è l'uva di Cirò?
Malumbra è un artista in grado di far diventare citu pure il succo di zambara.Oppure dalla stessa pianta grassa produrre il Citutequila.

Spusiddha ha detto...

Come al solito a te non si può nascodere niente, è proprio il Cirò il vino da me indicato!

u'longu ha detto...

Mario, Malumbra 'ndi rici bevitori di Tavernello.
A nui ??????
Ogni vota mi telefuna Marchesi per dirmi che ne penso dei vini dell'annata e non mi faccio pagare per rispetto.
Mi devo ricordare di suggerirgli un buon vino per insalata, il Malumbrino di Favazzina, ottimo anche per l'insalata i limoni.
Scherzo Sergio, ma se Spusidda dice che lo fai leggero probabilmente è perche l'uva macinata 'nta gebbia la lasci per poco tempo, magari senza coprirla.
D'altra parte si può lasciare quanto si vuole se uno possiede un palmento per conto suo, ed io e Spusidda ce l'avevamo.

arcade fire ha detto...

Tavernellu a nui? A me, che sono amico di cotanti latifondisti, immobiliaristi agricoli e capitalisti della racina? Statti attentu a comu parri Malumbra pirchì quandu nui ndi mbivimu u citu tu aivi a nasciri, quandu nui mbivivumu vinu tu bevevi latte e ora mentru tu bevi citu a nui ndi futtiu a demenza alcolica.

Statua A ha detto...

Vero Spusiddha, l'avevo notato che non erano i vitigni propri della zona, aggiungo a quelli che hai detto tu quali maddama etc, anche Prunesta, Nerello, Gaglioppo.
In realtà si dovrebbe guardare sia ai nomi "ufficiali" che a quelli "dialettali", ad esempio,Marcarisa, 'nzolia nira, Patruneri da alcuni chiamato Patri niro che forse corrisponde a Pinot nero.
Inoltre, visto che state denigrando u vinellu i malumbra considerandolo citu, riporto voci le quali dicono che l'aceto di Favazzina era davvero speciale! Sicuramente lo sapete anche voi.

u'longu ha detto...

E' vero Statua, a Favazzina c'era nu citu eccezionale, ma non lo facevano apposta, tentavano di fare il vino ma qualcosa andava storto.
Come sta capitando a Malumbra, tenta di fare il vino, ma puttanazza ra miseria latra, qualcosa va sempre storto.

arcade fire ha detto...

Secondo me ci mette troppa uva. Malumbra ricordati che il vino si fa anche con l'uva, ma non solo con. Ciù menti u bisolfitu?