Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 28 dicembre 2009

Favazzina

Da un canto un rivo di pietre asciutte e d'immondizia varia.
Dall'altro canto un masso con due corni che van su a penetrare l'aria.
Nel mezzo giace un local gentil, una cittadina:
E' il paese dei miei padri, e' Favazzina.

La stazione, il ponte, i vicoli, la filanda,
La "Rimembranza", gli orti, gli scogli e la marina.
Essi son posti belli e la' il cor, coi miei ricordi, si sollazza,
E con la mente vaga sugli scalini sacri della piazza.

L'acqua della Fiumara e' ora rara, come gli amici miei di gioventu',
L'acqua del mare bagna ancor quel famoso scoglio, ma i corni non ci son piu'.
Sebben i miei ricordi son come grani di calda sabbia della marina,
Le mie tenere emozioni mai potran morir fintantoche' esiste Favazzina.

5 commenti:

arcade fire ha detto...

Bravo Antonio, ti ricordo che per scrivere poesie devi resistrarti alla SIAE. E pagare le tasse. In Italia è così.

arcade fire ha detto...

Registrarti (non resistrarti)

u'longu ha detto...

Bravo Antonio, che bella poesia.
Peccato per le tasse, sono terribili, figurati che io per scrivere quattro stronzate devo pagare salato, non riesco a pensare per le poesie.
Spusidda, nostro cugino, ci sta rimettendo la pensione

Spusiddha ha detto...

Buon sangue non mente!
Bravo cugino, bella poesia, Favazzina è una grande ispiratrice.
Per quanto riguarda le tasse è meglio lasciare stare, in Italia siamo quelli che paghiamo più di tutti.
Diceva Otello Profazio " guvernu italianu ieu ti ringraziu chi pi pisciari non si paga daziu e chi pi farsi na bedda cacata nun c'è bisognu i carta bullata"

Malumbra ha detto...

Complimenti antonio, molto bella! Spusidda non sacciu quandu a scriviu sta canzuni Otello Profazio, sicuramenti non oggi. Se guardi la bolletta dell'acqua (almeno qui a scilla) c'è anche la voce "tassa fognature".