Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 6 febbraio 2010

I NOVANTA PERI

Una striscia di verde pallido con sfumature gialle si estendeva al di là del muro della scuola . Quando guardavo dalla finestra di casa mia, aveva l’aspetto di un enorme rettangolo. Quello che un tempo fu un giardino di rigogliosi Limoni era oramai ridotto a scheletri di legno, era un posto bellissimo per giocare tanto che a noi bambini pareva un’affascinante e misteriosa foresta piena di strani rumori.
Era un pomeriggio d’estate, io e il mio amico B. scivolammo dentro il giardino a caccia di lucertole, grilli e nidi di uccellini e fu proprio durante una delle nostre scorribande che ci imbattemmo in una serpe nera. B. intento a tenere in un pugno un grosso grillo, non aveva visto la serpe scivolare sul muretto del condotto dell’acqua. Allora gridai: “Corri, corri..!” E scappammo con tutte le nostre forze, ma io inciampai e andai a finire dritto dritto dentro un cespuglio di rovi, allora B. mi tirò fuori ed io pieno di spine e sangue tornai a casa. Dopo non ricordo bene cosa è successo , so solo che mia madre mindi resi na cadda. Nte Novanta Peri non tornai più. Fra tutti i posti di Favazzina questo è uno di quelli mi è rimasto nel cuore, un posto felice.
Spesso i posti mutano nel tempo, cambiano forma, migliorano l’aspetto, arricchiscono l’ambiente, ma ti lasciano dentro il prezioso ricordo della loro forma originale.

7 commenti:

u'longu ha detto...

Bella, Nino - Lo sai pirchì si chiamava Novanta Peri ? Perchè c'erano, na vota, novanta alberi di limone.
Quando ormai era incolto, era diventato, tra le altre cose, la patria dei baciaperi.
Sulu Spusidda e forse Mario si ricordano cos'erano i baciaperi, forse anche tu.
Comunque bello ricordarsi di questi posti, oramai ville e villini, con qualche casa.

arcade fire ha detto...

Mi hai preceduto Mimmo perchè volevo dire a Nino, dopo essermi complimentato per questo bel ricordo, che anch'io lo vedevo come un posto magico ma i baciaperi ti facevano tornare alla realtà terrena e dolorosa.

chinnurastazioni ha detto...

Certo che ricordo, sabbia mista a terra, baciaperi a tappeto e grilli bianchi. Del numero delle piante avevo una vaga idea, tu, adesso confermi.

Spusiddha ha detto...

Oltre i novanta alberi di limoni, come a ricordato u Longu, i novanta peri era famoso per la camomilla, ne cresceva in quantità esagerata ed era uno spettacolo stupendo, per quelli che come me hanno avuto la fortuna di vedere quel mare di corolle.
Ne cresceva cosi tanta che cumpari Ninu, se non ricordo male, che coltivava l'orto, riforniva tutto il paese, la mia famiglia compresa.
E come posso dimenticarmi i basciaperi? Ne ho preso così tanti quando andavamamo in giro scalzi che li ricorderò per sempre.

u'longu ha detto...

Bravo Spusidda, a camomilla, mi l'iva spirduto.
Che tu ricordassi dei baciaperi era fuori dubbio, per Mario e Nino non ero sicuro.
Vuol dire due cose :
o che noi due non siamo tanto vecchi
o, che nostri cari amici non siano più tanto giovani.
Preferisco la prima

romanaccia ha detto...

Ma che misteriosi che siete. Ma che sono? Una specie estinta? Ma non saranno quelle stracazzoline di spine perfide ed infide nascoste nella terra dei giardini là dove sembra più fine, accogliente e soffice dove la gioia di camminare scalzi è pari solo al dolore che si prova prendendone una?
Comunque doveva essere un bel posto ed è un bel post

trilly ha detto...

Molto bello questo post.
Penso pure io che i baciaperi siano quelle spine insidiose e maledettamente dolorose.