Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

giovedì 25 febbraio 2010

Il sesso degli angeli

L'ecografia ha eliminato il problema. Le onde ultrasonore disegnano la figura del bambino e con certezza quasi assoluta rivelano il sesso del nascituro. Le coppie gradiscono molto: sapere il sesso è già un pò programmare il futuro, dal colore del corredino e della cameretta alle attività artistico-sportive, danza per lei, calcio per lui, pianoforte per entrambi.
Ci sono però gli irriducibili che non vogliono sapere, maschio o femmina sempre un figlio è, in ogni caso i nomi sono già scelti, Naomi o Noemi, Nic(h)olas o C(h)ristian, i naturisti del parto in casa, coi pannicelli, l'acqua bollente, la levatrice.
Come un tempo, quando si auguravano che fosse maschio ma cosa sarebbe venuto non lo sapeva nessuno.
Eppure uno che poteva sapere c'era: P* L* di Favazzina. Tra una chiacchiera e l'altra, in piazza Santa Croce, diceva all'amico dell'esistenza di un metodo infallibile per conoscere in anticipo il sesso del bambino. Non era difficile per un esperto come lui: gli sarebbe stato sufficiente guardare la forma, l'orientamento delle svasature, valutare la globosità.
-Ra panza?- chiese l'amico
-No, ru culu- rispose P.
-Comu no? ora ti fazzu viriri u culu i me mugghieri.
-Ou, ieu non ti circaia nenti. Sei tu che vuoi sapere.
La storia è questa, ufficiale e documentata.

La leggenda tramanda di un appuntamento sul campo per l'osservazione. Lo scienziato guardò, misurò, soppesò senza toccare nulla e annunciò il risultato.
-Masculu e fimmina-
-Chi voli diri?- chiese il futuro padre, leggermente preoccupato.
-Gemelli.

...un metodo scientifico non può prescindere dal risultato che deve essere prevedibile, misurabile e riproducibile. Ci possono essere piccoli scostamenti dal risultato atteso, sono tollerati e non inficiano la correttezza formale del metodo...

Nacque un figlio maschio e lo chiamarono Rocco, come suo nonno.

5 commenti:

u'longu ha detto...

Sicundu mia Favazzina è la vera patria delle filosofia, ma quali Atene.
Poi se c'è sciroccu a filosofia cresce, trasborda, si respira.
Ho sentito battute al paese, su qualsiasi cosa della vita, che valgono interi trattati.
Favazzina era anche cinema, bastava sederti e guardarti intorno, prima o poi cominciava il film.

arcade fire ha detto...

Concordo Mimmo. Certe sagome! Il personaggio in questione ancora adesso si contraddistingue per originalità di pensiero con picchi di cazzunaggine sublime

chinnurastazioni ha detto...

Prossima frontiera: scegliere il sesso del nascituro così si evita di incorrere in discussioni con personaggi folkloristici di questo portata.

arcade fire ha detto...

Folkloristico è termine azzeccatissimo, Nino.

romanaccia ha detto...

Quest'uomo è un genio.