Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 15 febbraio 2010

Spusey e l'altruismo

Un famoso detto calabrese dice :- Non ciangiu pirchì mi muriu a iatta, ciangiu pirchì a morti s'imparau a porta i casa -
Infatti a cummari Nunzia 'nc'iva morutu a iatta e a morti, c'ormai sapiva a strada, sa pigghiau ri peri, na notti i 'mbernu, cu na tramuntana fridda.
Spusey odiava i funerali, ma conoscendo tutti era costretto ad andarci spesso, mentre Le Long e lo Smilzo, non se ne perdevano uno, erano parte attiva, addirittura 'mbuttavunu 'nto tambutu, anche se Le Long creava qualche problema, scompensava,sparigliava, metteva fuori squadro la salma.
Tutti pensavano quanto fossero bravi quei ragazzi, Spusey invece sapeva che c'era qualcosa di perverso, come se divertissero.
Erano arrivati al punto di unirsi alle donne per piangere il morto, specialmente Le Long, amava ripetere, sottolineare le doti, le virtù del defunto, anche quando si trattava, sempri bonanima, di emerita testa di cazzo.
Erano diventati pure amici dell'impresario funebre, tutti lo evitavano per via di una noiosa scaramanzia, loro invece no, lo coccolavano, l'assistevano, lo chiamavano maestro.
Quel giorno al funerale di cummari Nunzia, Spusey cercò i suoi amici con lo sguardo, c'era lo Smilzo, Le Long no.
Strano, molto strano.
Il funerale s'avviò dalla casa dell'estinta verso la chiesa, Sppusey chiese allo Smilzo
:- Aund'è Le Long ?
:- Perchè me lo chiedi ? sono forse io il suo custode ? - rispose lo Smilzo
:- Chi fai rispundi comu a Cainu ? E' semplice curiosità -
Non era risposta normale, sapeva ma non diceva, lo copriva.
Approfittando della pausa della messa fece un salto sul molo, nonostante una mare interessante per la pesca, nessuno, al ritorno suonò il campanello di casa, nessuno.
Era preoccupato, Le long che si perdeva un funerale, impossibile, forse era successo qualcosa.
In fondo non c'era niente di male, un giovanotto che non partecipava ad un funerale era una cosa normale, naturale.
Ma il suo animo d'investigatore era in subbuglio.
Aundi cazzu era ?
Il funerale arrivò alla porta del cimitero, il prete fece la solita doccia d'acqua santa a quelli ch'imbuttavanu davanti e si beccò le solite malanove sottovoce.
Era talmente strambato che al commiato, invece di esprimere il suo cordoglio, si complimentò con i parenti della morta.
Apparve all'improvviso, alla fine della coda per il cordoglio, cu sciatuni, aviva na faccia sbattuta, i capiddi all'aria.
Parrava zittu zittu cu Smilzo.
:- Aund'eri Le Long ? - chiese Spusey
:- Non tu pozzu diri - rispose Le Long
:- Stai attentu le Long, conosci la lunga mano della legge -
:- No, conosciu i corna longa di qualcuno, comunque non tu pozzu diri, questioni d'altruismo -
E allora Spusey capì che Le Long aveva tolto qualche pruriggine approfittando del funerale.
Il sole calava lentamente allungando le ombre dei limoni, Spusey si sentiva sollevato mentre tornava a casa.
Rallentò il passo per aspettarlo, quel maledetto puttaniere, fuorilegge, comunista e senza Dio.
Era sempre suo cugino

3 commenti:

arcade fire ha detto...

Chiar.mo prof Le Long sono orgoglioso che il nostro docente di filosofia si tenga in costante aggiornamento, sempre sul "pezzo" come si suole dire, e faccia della ricerca scientifica la fonte da cui far scaturire il suo insegnamento. Il concetto di altruismo ormai ci è ben chiaro dal punto di vista teorico, come umili allievi chiederemmo di poter accedere a qualche esercitazione pratica perchè la sola teoria come dice il suo ex-allievo Popper conduce al solipsismo o come dice il teologo Don Roccu alla cecità.In entrambi i casi non sarei più in grado di portare il tambuto.

L'allievo Smilzo

arcade fire ha detto...

Professore non tenga conto dell'imprecisione finale: in un caso o nell'altro u tambutu no mbuttu.


Bella Longu, ma stu Spusey chi voli sapiri i ...comu si chiama...l'haiu nta punta ra lingua...chidda chi...ma presentasti...

chinnurastazioni ha detto...

Partecipare a così tanti funerei accompagnamenti con relativo pianto greco tende molto a deprimere, sono meglio emozioni edificanti, ti fanno sentire meglio e ti inducono con più facilità ad essere disponibili ed altruisti. Ciao Long