Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

giovedì 27 marzo 2008

Il Falò

L'usanza del Falò, da non confondere con la più intimista e riflessiva grigliata, era un evento che si praticava a Favazzina al massimo un paio di volte ogni estate. La rarità dell'evento era motivata dagli effetti dirompenti che esso produceva sia a livello sociale che culturale: genitori incazzati, coppie rovinate, sbornie colossali, bagni notturni, ecc.
Come ogni rituale che si rispetti anche il Falò aveva le sue fasi che andrò a descrivere:

L'iniziativa: nelle serate di scazzo esistenziale collettivo qualcuno, in genere Gino P******o o anche Tempesta, se ne usciva fuori con "pirchi non facimu 'nu Falò?". Subito venivano interpellati i "capocomitiva" che avvertivano i propri accoliti e iniziavano la raccolta dei fondi... le mitiche 5.000 lire sindacali (oggi 2,58 euro!!!!). Ad onor del vero bisogna dire che alla fine c'era sempre pubblico non pagante e che i conti non tornavano mai, ma questo è un dettaglio!

"Procurare" la legna: questa fase, all'apparenza inoffensiva, in realtà raccoglieva solo i più coraggiosi.... si era a rischio della vita in quanto, aggirandosi nei dintorni di Favazzina, ci si "procurava" la legna che veniva "gentilmente" e "generosamente" offerta dai più altruisti donatori.

Acquisto degli ingredienti: Mentre un primo gruppo si occupava della legna, una seconda équipe pensava ad andare a Bagnara per comprare "qualcosina da bere". Tipicamente c'era sempre qualche femmina che rompeva i coglioni con frasi tipo "ma non prendiamo anche un po' di stuzzichini?". Bisognava accontentarle, per cui parte dello già scarso budget andava a patatine e noccioline, mentre il grosso era investito in vino, frutta, zucchero e alcolici di ogni tipo!

Preparazione del drink: come i più perspicaci avranno capito, gli ingredienti servivano per preparare la famosa Sangria Favazzinota. Tale bevanda avrebbe ucciso un toro in corsa!!
Veniva presa una conca per i panni, lavata in modo sommario, e lì andava versato il vino, aggiunta la frutta, lo zucchero (doveva essere dolce per ubriacare i fimmene) e poi..... venivano versate almeno 10 bottiglie di alcolici tra cui whisky, cognac e alcool puro a 90 gradi. Come tocco finale venivano buttate dentro un paio di bottiglie di plastica piene di ghiaccio.

A questo punto tutto era pronto per cominciare! Si aspettava la notte, si raggiungeva la spiaggia, si accendeva il fuoco e....... a questo punto i miei ricordi si fanno confusi e procedo per istantanee:

Flashback: Malumbra che bombica supra u molu tenuto da L**** che fa da crocerossino!

Flashback: U Pacciu che mi dice: "Grecu, mbivi mbivi e poi futti futti!"

Flashback: Mimmo u L**k che faci "u satu 'nto focu"

Flashback: U Bambinu con gli occhiali da sole con una lente sola che dice: "E' libbero u bagnu?"

Flashback: Io e Marco I***I che soccorriamo U Capubanda ormai privo di conoscenza

Flashback: Le chitarrine suonate da rompere le corde e i cori che attaccano "La canzone del sole" in quattro tonalità diverse

Flashback: Le coppie che si formano al momento e si allontanano

Flashback: Le coppie che si formano al momento e pensano di allontanarsi, ma sono così ubriache da imboscarsi a pochi metri dal fuoco

Flashback: Scibbalocchiu che "a pigghia r'un pere"

Flashback: Le sigarette che non sai quante cazzo ne hai fumate, ma continui ad aprire il pacchetto finché non ti accorgi che sono finite!

Flashback: I rompicoglioni che attaccano conversazione proprio mentre... era quasi fatta

Flashback: i bicchieri di plastica immersi nella sangria

e...... tanti altri.

Tutto questo era il Falò... altro che discoteca!

7 commenti:

trilly ha detto...

...meraviglioso! peccato che non vi abbia mai partecipato così intensamente.... i miei rompevano notevolmente ed erano sempre in agguato.

Malumbra ha detto...

greco se non sbaglio scibbalocchiu disse: "ma chi ti ndi futti, pigghiala i mperi e pà pà pà!!"
tu hai fatto un mix di molti falò, ci sarebbe però da raccontare il mitico falò con sangria party organizzato nei primi anni '90 da Gino P... che diede il via a tutta una serie di appuntamenti del genere che però non raggiunsero mai i livelli di quella celebre notte dove, infatti, non si salvò nessuno, tutti mbriachi! (e c'è stato pure chi si è cac... addosso! non facimu nomi..)

mbù ha detto...

Si è vero u greco era cusì mbriacu chi i cunfundiu tutti, ma nche i miei ricordi sono di più falò. Mi ricordo qualche scena e qualche storia intorno a sti falò, per esempio:
1)chi si è ca...to addosso quella sera bevve per amore di una ragazza e per avere il coraggio di dirle certe cose, poi rischiò pure l'annegamento;
29io e mio cugino mileto senior a bere direttamente dalla tinozza mentre tutto intorno era un campo di battaglia con vittime in ogni angolo;
3)u lordazzu coricato a braccia aperte e pancia in giù(come facesse a respirare è stato un mistero;
4)Pi..o gu..o che quando stavamo tornando a casa dice "non tenunu mancu mpocu i sangria" (loro)e va a sbattere con un paletto conficcato nel terreno mentre lo dice;
5)ad uno dei primi falò la mitica frase che u gir...o rivolse a g..o pan...lo, qualche giorno dopo l'incidente che ebbe con la sua clio, "mbivi pocu chi sennò mbesti puru a peri".
Non ho mai partecipato alla preparazione della sangria altrimenti non ne avrei mai bevuto un bicchiere vedendone i metodi di preparazione, ho partecipato spesso alla raccolta della legna, una volta sulla spiaggia sutta a frunti vedemmo dei pali piantati a mo di recinto che sembravano abbandonati e iniziammo a sradidicarli dalla sabbia, ad un tratto vedemmo pas...le fe..le che disse "Ma chi i chiantammu anita sti pali?No? E allura chi ca...u i sciuppati a fari?"
Tutto questo e tanto altro erano i nostri falò..Adesso penso che non ci sarebbe più nenache la voglia di andare a bagnare a comprare niente, figurarsi a raccogliere legna....

u Grecu ha detto...

HAHAHAHHAHAH! Vi prego continuate così...scrivete altri post sui falò, specialmente la storia ru pacciu che non l'ho mai saputa per bene!

mbù ha detto...

purtroppu a storia ru pacciu a mia ma cuntaru, forsi tempesta si ricorda comu fu u fattu

minù ha detto...

anche io ci sono stata a un falò

mariuccia ha detto...

Ragazzi tra i riti e le usanze di fava mancano le cacce al tesoro che ogni anno organizzavate e non ci credo che non sia successo niente di bello da raccontare sul blog... io ero in tenera età per cui ricordo poco ma ho partecipato ad una caccia al tesoro e mbù ci aiutava con le soluzioni... lo posso confessare vero? mi permetti mbù? mitiche cacce al tesoro per trovare i bigliettini si arrivava a fare il giro di tutta favazzina e ci stava anche il bagno a mare... Dai che qualcuno racconti.